NBA, risultati della notte: George e Leonard debuttano vincendo, Denver ferma Houston
Paul George e Kawhi Leonard scendono in campo per la prima volta insieme e i Clippers vincono in casa contro i Celtics al termine di una partita bellissima, risolta solo al supplementare. Denver ferma la striscia di 8 vittorie dei Rockets tenendoli per la prima volta sotto 100 punti. Un altro show di Luka Doncic: tripla doppia da 35 punti in meno di 26 minuti, primo di sempre a riuscirci. Settima sconfitta in fila per San Antonio, sconfitta a Washington nonostante i 10 punti di Belinelli. Di seguito tutti i risultati e gli highlights della notte
L.A. CLIPPERS-BOSTON CELTICS 107-104 OT | Partita intensissima e combattutissima a L.A. in quello che potrebbe essere un antipasto di Finals. I Clippers rimettono in piedi una partita che sembrava ormai persa con un parziale di 8-0 che li manda avanti di tre lunghezze nell’ultimo quarto, ma Jayson Tatum pareggia a 13 secondi dalla fine dopo aver fatto cadere Paul George. Kawhi Leonard quindi sbaglia il tiro della vittoria sulla sirena, lasciando spazio a un supplementare di pura battaglia. A deciderlo è una stoppata dello stesso Leonard sull’ultimo tentativo di Kemba Walker, che si vede cancellata un’ottima occasione per pareggiare
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In casa Celtics rimane il rammarico di aver perso una partita dopo aver toccato anche il +10 nel corso del secondo tempo, trascinati dai 30 punti di Jayson Tatum (12/24 dal campo di cui 5/10 da tre) e dal cuore di un Marcus Smart da 15 punti e 8 assist, giocandosela fino all’ultimo anche in una serata da 12/45 al tiro dalla lunga distanza (1/8 per Jaylen Brown, 1/11 per Smart e 3/9 per Walker)
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Per i Clippers invece la coppia Leonard-George ha fatto bene alla prima uscita insieme (17 per Kawhi, 25 con 8 assist per PG13) ma sono stati gli “altri” a vincere la gara, con 27 punti di un decisivo Lou Williams e i 14 punti con 16 rimbalzi e 7 assist di un indemoniato Patrick Beverley, capace di punire le scelte difensive dei Celtics con le sue 4 triple su 7 tentativi
DENVER NUGGETS-HOUSTON ROCKETS 105-95 | Vittoria di prestigio dei Nuggets, che battono gli Houston Rockets e interrompono la loro striscia di otto vittorie consecutive. Lo schema è sempre lo stesso: mettere pressione agli avversari e lasciare che l’altitudine della “Mile High City” faccia il resto. Certo, poi aiuta anche avere un Nikola Jokic da 27 punti e 12 rimbalzi, accompagnato da un Jamal Murray impreciso al tiro (4/16 per 10 punti) ma capace di rendersi utile in altri modi (9 assist per ispirare un quintetto tutto in doppia cifra e 6 recuperi, massimo in carriera)
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James Harden vive per una volta una serata “normale”, chiudendo con 27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, interrompendo la sua striscia di otto partite con almeno 36 punti a referto. Per lui anche pochi tentativi dal campo, chiudendo con 8/16 dal campo, 4/8 da tre punti e 7/10 ai liberi con ben 8 palle perse e -17 di plus-minus in 37 minuti
Tutti i Rockets hanno faticato, venendo tenuti per la prima volta in stagione sotto i 100 punti segnati. Russell Westbrook ha chiuso con 25 punti ma con 8/22 al tiro, segnando solo 2/9 da tre punti all’interno del 12/38 di squadra dei Rockets, tenuti a un ritmo decisamente più basso rispetto a quello a cui sono abituati (97 possessi nella gara). A nulla è servita la doppia doppia da 12 punti e 21 rimbalzi di Clint Capela, alla quinta partita con almeno 20 rimbalzi
DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 142-94 | Basta un solo quarto ai Dallas Mavericks per chiudere la pratica contro quello che resta dei Golden State Warriors, travolti con un 44-16 nel parziale iniziale che rende bene l’idea della differenza tra le due squadre. Per Golden State — a cui non servono i 22 punti di Eric Paschall — è la peggior sconfitta dal 1973 in una partita di playoff. “Cosa possiamo prendere da questa partita? Niente, la si butta solamente nel gabinetto” le parole amare di coach Steve Kerr
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Dopo la tripla doppia con massimo in carriera contro San Antonio, Luka Doncic si è regalato un’altra serata memorabile: nel solo primo quarto ha realizzato 22 punti con 5 rimbalzi e 5 assist, chiudendo il primo tempo a quota 33 (a uno dal record di franchigia, ovviamente di Dirk Nowitzki) e finendo con 35 punti, 10 rimbalzi e 11 assist in meno di 26 minuti — primo di sempre a riuscirci segnando almeno 30 punti
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PHILADELPHIA 76ERS-NEW YORK KNICKS 109-104 | Vittoria in volata per i Sixers, che hanno bisogno di un ultimo quarto da 35-25 per rimontare i Knicks, duri a morire fino all’ultimo secondo dopo essere stati sopra anche di 17 lunghezze. Il miglior realizzatore è Joel Embiid con 23 punti e 13 rimbalzi, mentre dall’altra parte a guidare New York sono stati i 22 di Marcus Morris ma senza riuscire a evitare la nona sconfitta consecutiva dei Knicks contro i Sixers
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Proprio loro due sono stati protagonisti di attimi di tensione quando sono venuti a contatto dopo uno scontro sotto canestro. L’intervento dei compagni a dividerli ha evitato guai peggiori tra i due ex alunni di Kansas (entrambi puniti con un fallo tecnico, più un flagrant per Morris che ha trascinato via Embiid), ma ha comunque testimoniato l’alto livello di intensità messo in campo dalle due squadre e tra i due giocatori, che si erano già beccato durante le sfide ai playoff tra Sixers e Celtics
Tra le note più liete, bisogna sicuramente segnalare la prima — a suo modo storica — tripla di Ben Simmons in carriera in NBA: dopo 17 errori consecutivi nelle sue prime 172 partite da professionista, l’australiano si è finalmente sbloccato mandando in visibilio il pubblico di Philadelphia, che aspettava il suo primo centro dall’arco in maniera spasmodica. Per lui 18 punti e 13 assist nella vittoria dei Sixers
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WASHINGTON WIZARDS-SAN ANTONIO SPURS 138-132 | Non accenna a fermarsi la crisi degli Spurs, battuti anche a Washington per la loro settima sconfitta consecutiva. Gregg Popovich prova a mischiare le carte mettendo Patty Mills e Jakob Poeltl in quintetto al posto di Dejounte Murray e Trey Lyles, ma la difesa concede 138 punti (33 solamente a Bradley Beal, tra cui un terzo quarto da 21 con 9/9 al tiro) e l’attacco non riesce a compensare nonostante i 31 di DeMar DeRozan e altri sette giocatori in doppia cifra
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Marco Belinelli tocca la doppia cifra per la prima volta in stagione segnando 10 punti in 13 minuti con 4/9 al tiro e 2/5 da tre, anche se il plus-minust stavolta è fortemente negativo (-16). Per coach Pop, comunque, il problema rimane difensivo: "Se segni 132 punti, hai una buona possibilità di vincere. Ma se ne concedi 138, non puoi vincere mai" ha detto in una cortissima conferenza stampa. "Sono molto intelligente, è una cosa logica. Non c'è molto altro da dire"
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-UTAH JAZZ 95-103 | Le cose in NBA cambiano molto velocemente: ne sanno qualcosa gli Utah Jazz, che dopo aver perso in casa contro i Minnesota Timberwolves due sere fa si prendono la rivincita sul loro campo, costringendoli a sbagliare 31 delle 45 triple tentate. A guidare la squadra di coach Snyder sono i 30 punti di Bojan Bogdanovic e i 26 di Donovan Mitchell, autori di tre triple a testa in un ultimo quarto deciso dal parziale di 12-0 da loro propiziato
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I T’Wolves si consolano con il ritorno di Andrew Wiggins, rientrato in campo dopo aver saltato le ultime tre gare per motivi personali e influenza. È lui il miglior marcatore di squadra con 22 punti (pur tirando 1/10 da tre), in una serata in cui Karl-Anthony Towns ne mette solo 14 dopo aver fatto i conti con problemi di falli (e con la difesa di Utah) per tutta la gara
MILWAUKEE BUCKS-ATLANTA HAWKS 135-127 | Quinta vittoria consecutiva e nona delle ultime dieci per i Bucks, trascinati ancora una volta dai 33 punti con 11 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo insieme ai 28 punti di Eric Bledsoe. I vice-campioni della Eastern Conference sono riusciti a difendere il vantaggio accumulato nel terzo quarto (38-22) in un’ultima frazione in cui hanno concesso 44 punti agli avversari, tra cui il massimo in carriera del rookie De’Andre Hunter (27) e i 25 di Trae Young
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Per Giannis Antetokounmpo un’altra prestazione mostruosa, la nona in questa stagione in cui ha toccato quota 30+10 (nessuno come lui in NBA). L’MVP in carica ha segnato tutti i tiri da due punti presi (11/11) e ha sporcato le percentuali solo con il tiro pesante (1/6), sbagliando 5 dei 13 liberi tentati
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TORONTO RAPTORS-ORLANDO MAGIC 113-97 | La mini-striscia di tre vittorie consecutive degli Orlando Magic si interrompe a Toronto, dove la squadra di coach Clifford perde non solo la partita ma anche Nikola Vucevic e Aaron Gordon per infortuni alle caviglie – uscendo entrambi con stampelle dagli spogliatoi. Due assenze decisamente troppo pesanti per i Magic, a cui non bastano i 21 punti di Evan Fournier e la doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi di Jonathan Isaac
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In casa Raptors invece è ormai del tutto la squadra di Fred VanVleet (24 punti) e Pascal Siakam (18+11), a cui si aggiungono i 19 di un Terence Davis al suo massimo in carriera (anche 8 rimbalzi e 5 assist per la guardia), mantenendo inviolato il campo di casa con la sesta vittoria consecutiva a fronte di zero sconfitte. Zero sono anche le vittorie dei Magic in trasferta in questa stagione
MIAMI HEAT-CLEVELAND CAVALIERS 124-100 | Nessun problema per i Miami Heat, che travolgono i Cavaliers segnando 75 punti nel solo primo tempo (pareggiato il record di franchigia) e veleggiano fino alla vittoria di 24 punti, concedendo al massimo agli avversari di tornare fino a -16. Per Jimmy Butler una serata da 21 punti nonostante il brutto 3/16 dal campo, accompagnato dai 22 di Tyler Herro e altri cinque giocatori in doppia cifra. Per i Cavs ci sono solo i 25 punti con 13 rimbalzi di Kevin Love e i 19 di Collin Sexton
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Il grande protagonista della sfida è stato però Duncan Robinson, che ha dato un grosso dispiacere al suo ex allenatore al college John Beilein. Il tiratore di Miami ha messo la firma su 7 triple nel solo secondo quarto (record di franchigia), chiudendo il primo tempo con 8 e la partita con 9/15 per 29 punti, ovviamente il suo massimo in carriera. “Il ragazzo è cresciuto tantissimo negli ultimi due anni” ha detto Beilein. “Una parte di me lo odia, ma è anche sangue del mio sangue”
ROBINSON ON FIRE, I CAVS LO CERCANO... SU GOOGLE. FOTO
BROOKLYN NETS-CHARLOTTE HORNETS 101-91 | Tornano a vincere i Brooklyn Nets, che dovendo fare ancora a meno di Kyrie Irving (terza partita saltata per infortunio alla spalla) si affidano al trio formato da Jarrett Allen (22 con 17 rimbalzi, massimo stagionale) – Taurean Prince (20 punti) – Spencer Dinwiddie (anche lui 20, prima votla in stagione con tre giocatori sopra quota 20). Agli Hornets non bastano i 18 di Terry Rozier e i 17 di Devonte’ Graham
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CHICAGO BULLS-DETROIT PISTONS 109-89 | Era dalla partita di esordio in questa stagione che Lauri Markkanen non superava quota 20, ma finalmente il finlandese si è sbloccato: i suoi 24 punti con 7/14 al tiro hanno propiziato la vittoria dei Bulls, aiutati anche dai 12+15 di Wendell Carter Jr. per interrompere la striscia di tre sconfitte consecutive. Non accenna a fermarsi invece il momento negativo dei Pistons, arrivati al quinto ko in fila nonostante i 18 punti di Derrick Rose e i 16 di Blake Griffin – con Andre Drummond sottotono con 6 punti e 14 rimbalzi uscendo per falli a 6 minuti dal termine. Solo tre settimane fa chiudeva a 25+24 contro gli stessi Bulls
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