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NBA, serata da incubo per Joel Embiid: prima partita da zero punti in carriera

NBA
©Getty

Contro i Toronto Raptors il centro dei Philadelphia 76ers ha vissuto una serata tremenda, chiudendo con zero punti sbagliando tutti gli 11 tiri presi e i 3 tiri liberi tentati. Merito della grande difesa di Marc Gasol e del resto dei Raptors, con Drake a bordocampo che non si è fatto sfuggire l’occasione di prendere in giro l’avversario

L’ultima volta che Joel Embiid era stato a Toronto ne era uscito con gli occhi pieni di lacrime a seguito dell’eliminazione dei suoi Philadelphia 76ers per via del canestro di Kawhi Leonard. Quattro rimbalzi sul ferro a loro modo indimenticabili e che hanno cambiato il corso dei playoff dello scorso anno, e dal quale i Sixers non sembrano essersi ancora rialzati – almeno a giudicare dalla sconfitta subita per mano degli stessi Raptors anche questa notte. E soprattutto non si è rialzato Joel Embiid, che ha vissuto una serata tremenda: per la prima volta da quando gioca in NBA ha chiuso senza neanche un punto a referto, frutto di un pessimo 0/11 dal campo in 31 minuti. “Non posso avere questo tipo di produzione” ha detto dopo la gara. “Non avrei mai pensato di trovarmi qui a parlare di non aver segnato neanche un punto in una partita, ma è andata come è andata. Ci sono sere in cui segni tutto e altre in cui non segni niente”. Embiid ha sbagliato anche i tre tiri liberi tentati nella sua partita, dando comunque il suo contributo a rimbalzo catturandone 13 (nessuno più di lui nella partita), distribuendo due assist e perdendo quattro palloni per un -9 complessivo di plus-minus. I suoi compagni, comunque, non sembravano particolarmente preoccupati: “Tutti hanno partite no, nessuno è Superman”. Stasera è successo a Joel, ma si sistemerà tutto” ha detto Ben Simmons, che ha sfiorato la tripla doppia con 10 punti, 9 rimbalzi e 14 assist pur con 7 palle perse.

La grande prestazione di Gasol: "Difensivamente sono ovunque"

Un giocatore in particolare ha dato molto fastidio a Embiid: la presenza di Marc Gasol. Lo spagnolo – che al termine della serie dello scorso anno si è reso protagonista di uno splendido gesto, consolando il suo avversario in campo – ha costretto da subito il camerunense a prendersi diversi tiri dalla media distanza, ricacciandolo indietro nelle poche volte in cui ha provato ad avvicinarsi a canestro e contestando ogni sua conclusione. “Bisogna dargli i suoi meriti: è stata una lunga serata per Jo soprattutto per colpa sua, un ex Difensore dell’Anno di questa lega” ha detto coach Brett Brown. “Difensivamente sono ovunque, sono lunghissimi e sono stati attenti nel riempire sempre l’area” ha detto Embiid, che ha negato comunque che la fatica (era alla quarta partita in sei giorni) abbia avuto un peso: “Di sicuro non sembravo affaticato e non sentivo addosso la fatica” ha detto lui che aveva criticato il concetto di “load management”, dichiarando di voler giocare il più possibile.

La presa in giro di Drake e il tremendo record dei Sixers in Canada

La brutta serata di Embiid non è comunque passata inosservata all’arena, e ovviamente Drake a bordocampo non ha mancato di farsi sentire. Come testimoniato dalle telecamere di TSN, il rapper ha ironicamente cantato “M-V-P! M-V-P!” al centro dei Sixers mentre si trovava sul cubo dei cambi pronto a rientrare, “trollandolo” come spesso il camerunense – peraltro impassibile nell’ignorarlo – fa con i suoi avversari. Toronto in ogni caso si è confermata la bestia nera dei Sixers, che non vincono in Canada dal lontano 10 novembre 2012. L’appuntamento è allora rimandato al prossimo 23 gennaio, quando i Raptors ospiteranno di nuovo Embiid e soci alla Scotiabank Arena.