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Lakers e Bucks, partenza e record da 10 e lode: sono loro le migliori in NBA

NBA

Proseguono di pari passo le prime della classe a Est e Ovest: LeBron James e Giannis Antetokounmpo hanno messo in fila dieci successi, guidando le loro squadre con prestazioni da MVP in un avvio di stagione andato oltre le aspettative. Il bello (e difficile) arriva adesso: confermarsi davanti a tutti anche contro avversari di livello

Il dibattito è già iniziato e molti hanno già decretato la loro sentenza: Anthony Davis è il miglior lungo con cui LeBron James abbia mai giocato in carriera, un All-Star di livello assoluto al pari di Dwyane Wade a Miami e Kyrie Irving a Cleveland. Compagni di squadra che hanno garantito al n°23 dei Lakers titoli e successi, quello che sperano di raccogliere anche i gialloviola dopo anni d’astinenza. Difficile chiedere di più ai ragazzi di coach Vogel in questo primo mese abbondante di regular season: 14-1 è il miglior record raccolto in un singolo mese dai Lakers dal marzo 2000 (quando fecero 15-1), mentre non riuscivano a conquistarne 14 a novembre dal 1971 – un filotto inserito all’interno della striscia da 33 successi consecutivi. Dieci vittorie in fila è il massimo raccolto in assoluto dai Lakers dalla stagione 2009/10, quando Kobe Bryant e compagni fecero 11 in fila. Il 17-2 di record permette così di eguagliare la miglior partenza nella storia della franchigia, approfittando al meglio di un calendario sulla carta favorevole. Vincere contro “le piccole” però è la virtù dei forti e il 14-0 conquistato contro squadre che hanno perso più gare di quelle vinte è lì a dimostrarlo: stritolare le franchigie “da battere” è requisito fondamentale per chi vuole arrivare fino in fondo. Le prossime 5 gare invece saranno contro avversari che hanno un record superiore al 50%; banco di prova per misurare lo spessore e la resa di una squadra che non vuole smettere di stupire. Il pubblico di Los Angeles nel frattempo si gode lo spettacolo: il 29 novembre i Lakers infati hanno raccolto lo stesso numero di vittorie messe assieme nell’intera regular season 2015/16 – la prima di un lungo cammino di ricostruzione, l’ultima con Kobe Bryant sul parquet, uno dei passi fondamentali per arrivare a mettere sotto contratto LeBron James e tornare a sognare in grande.

Bucks prima forza a Est grazie a super Antetokounmpo

Milwaukee deve così accontentarsi del secondo miglior record NBA: 16 vittorie in 19 gare, le ultime 10 arrivate una dopo l’altra eguagliando il record raccolto nella stagione 1985/86. Era da decenni che i Bucks non riuscivano a essere così continui nel rendimento in regular season, grazie a un Giannis Antetokounmpo ancora più efficace dopo la stagione da MVP. Il n°34 greco ha messo a referto contro Cleveland la 19^ doppia doppia consecutiva in questa stagione – la striscia più lunga per aprire la regular season dalle 34 di Bill Walton del 1977 che restano il record da battere. Antetokounmpo viaggia sfiorando il 56% dal campo, raccogliendo 13.6 rimbalzi e 6 assist di media e cercando il più possibile di ampliare il suo raggio di tiro: più del modesto 29% dall’arco infatti, sono le 27 triple a segno a incoraggiare i Bucks – oltre la metà di quelle realizzate in tutta la passata regular season. Un trend in crescita, determinante per garantire a Milwaukee una nuova dimensione offensiva. La squadra del Wisconsin nel frattempo continua a macinare successi, nonostante gli infortuni: Khris Middleton è ancora mezzo servizio dopo essere stato fuori per qualche settimana, George Hill è rientrato dopo due gare d’assenza, Sterling Brown invece dovrà lavorare a lungo per recuperare dal problema al ginocchio. Una rotazione ridotta che non ha limitato Milwaukee, già in vantaggio rispetto alle varie Philadelphia, Toronto e Miami che continua a correre alle sue spalle – e a vincere sempre in casa. Un messaggio per tutta la NBA: i Bucks sono la squadra da battere a Est.