
NBA, risultati della notte: Milwaukee vince ancora, Booker batte Lillard e trascina i Suns
I Bucks passano a Chicago con il minimo sforzo e allungano in vetta alla Eastern Conference anche grazie alla sorprendente sconfitta di Miami a Washington. Ben 33 punti a testa per Booker e Lillard, nel successo conquistato in trasferta da Phoenix. Minnesota senza i big vince dopo un tempo supplementare contro i Nets (36 punti di Dinwiddie), Atlanta torna a sorridere dopo 10 ko in fila nonostante l’assenza dell’infortunato Trae Young, Utah senza problemi regola Detroit

CHICAGO BULLS-MILWAUKEE BUCKS 102-123 | Tutto davvero troppo facile per i Bucks, che non smettono di vincere e passano senza troppi problemi a Chicago. Dura un tempo la resistenza dei padroni di casa, che nel secondo quarto si rifanno sotto grazie al tiro dalla lunga distanza (8/14 nella frazione), ma poi vengono travolti da un 40-25 di parziale a inizio ripresa che chiude definitivamente i conti. Sono 19 i punti di Zach LaVine, modesto al tiro e impreciso come tutta Chicago - 37% dal campo la percentuale complessiva dei Bulls
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Giannis Antetokounmpo torna in campo dopo due gare saltate a causa dei problemi alla schiena: 23 punti, 10 rimbalzi e 6 assist in 27 minuti di gioco, giusto il minimo indispensabile per sbarazzarsi di Chicago e tornare ad accomodarsi in panchina nel finale. La sua schiacciata in transizione nel terzo quarto è la giocata più spettacolare della sfida, secondo miglior realizzatore di squadra alle spalle di un Khris Middleton da 25 punti e 6 rimbalzi. Per Milwaukee è la sesta vittoria nelle ultime sette gare, in una prima metà scarsa di regular season praticamente perfetta

PORTLAND TRAIL BLAZERS-PHOENIX SUNS 116-122 | Un primo quarto da dimenticare e poi una lunga cavalcata per porre rimedio al 38-19 di parziale incassato in avvio. Missione compiuta per Phoenix, che si prende di forza la seconda vittoria in fila e condanna Portland a subire la quarta consecutiva in una regular season in continua altalena dei Blazers. A sigillare il successo, la tripla del +6 firmata da Kelly Oubre che manda un bacio al pubblico del Moda Center per salutare la vittoria dei suoi Suns
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Sfida nella sfida quella tra Devin Booker e Damian Lillard: il n°1 di Phoenix chiude con 33 punti, 9/19 dal campo (con nessun tentativo dalla lunga distanza), un perfetto 15/15 ai liberi e 7 assist. Quasi il doppio quelli di Ricky Rubio, in doppia doppia da 15+13 e terzo miglior realizzatore di squadra alle spalle di un Kelly Oubre Jr. da 29 punti
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Sono 33 anche i punti realizzati da Damian Lillard, che parte fortissimo come tutta Portland e segna 5 triple nella sola prima frazione di gioco. È sempre lui a firmare il gioco da tre punti che ha 73 secondi dalla sirena riporta Portland sul -2, ma dopo il canestro di Booker il suo tentativo disperato si ferma soltanto sul ferro. Il layup del 120-116 nel finale serve a pareggiare i conti con l’avversario nel testa a testa personale, ma non evita la sconfitta ai padroni di casa
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-BROOKLYN NETS 122-115 OT | Partita combattuta e divertente a Minneapolis, vinta dai padroni di casa dopo 53 minuti di gioco nonostante le assenze illustri di Karl-Anthony Towns - alle prese con una caviglia fuori posto da ben sette gare - e Andrew Wiggins, febbricitante e rimasto a riposo. Ci pensa Shabazz Napier con i suoi 24 punti (massimo in stagione) e un Jarrett Culver da 21 a trascinare i T’wolves all’overtime e a tornare a sorridere dopo il pesante ko casalingo contro Cleveland di meno di 48 ore fa. Minnesota resta così a un paio di partite dalla zona playoff, nella speranza che il recupero degli infortunati possa dare un’ulteriore spinta
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Il volto dei Nets invece è ancora una volta Spencer Dinwiddie, autore di 36 punti e 8 assist in 40 minuti di gioco, chiusi con 12/31 dal campo, tre triple, cinque rimbalzi e il solito inestimabile contributo a livello di leadership. Per lui è la 18^ gara oltre quota 20 punti segnati nelle 21 consecutive saltate da Kyrie Irving causa infortunio. Caris LaVert è fuori da metà novembre, mentre Kevin Durant non ha mai messo piede sul parquet. Inevitabile che questa stagione di Brooklyn sia diventata un’annata di transizione
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WASHINGTON WIZARDS-MIAMI HEAT 123-105 | Vittoria sorprendente degli Wizards, che fanno a meno dell’infortunato Bradley Beal e si affidano a un improbabile trio di realizzatori per travolgere Miami nel secondo quarto e poi tenersi stretto un vantaggio più che meritato. Una vittoria figlia dei canestri di Jordan McRae, autore di 29 punti massimo in stagione, e della miglior prestazione a livello realizzativo della carriera di Ian Mahinmi, che chiude con 25 punti e 10/11 al tiro (unico dei titolati di Washington in doppia cifra)
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Il nome più sorprendente tra i protagonisti della sfida però è un altro: Garrison Mathews, alla sua 11^ gara in NBA, raccoglie ben 28 punti in 29 minuti, con 6/9 dal campo, 4 triple e 12/13 a cronometro fermo. Una sentenza per gli Heat, che ben sapevano che il suo massimo in carriera fosse di soli 6 punti nelle sfide giocate in questa complicata stagione per gli Wizards

Passo falso invece per Miami, che perde soltanto per la terza volta in 20 incroci stagionali contro avversarie della Eastern Conference. Agli Heat non bastano i 27 punti e 19 viaggi in lunetta di Jimmy Butler, in quella che è stata l’ultima partita della decade in NBA di Miami: la squadra della Florida termina così con un record complessivo di 488-319, il migliore tra tutte quelle lungo la costa Est

ORLANDO MAGIC-ATLANTA HAWKS 93-101 | Gli Atlanta Hawks sono la peggior squadra NBA di questa prima parte di regular season, tranne quando si tratta di affrontare Orlando. Contro i Magic infatti è arrivata la vittoria che ha interrotto la striscia di 10 sconfitte in fila (la seconda in altrettanti incroci con la squadra della Florida), nonostante l’assenza dell’infortunato Trae Young. Merito dei canestri di un Brandon Goodwin da 21 punti e dei 19 di Kevin Huerter, al termine di una sfida in cui ha avuto la meglio chi è riuscito a far segnare due punti in meno e non chi ha dimostrato di poterne fare qualcuno in più dell’avversario
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Ai Magic non bastano I 27 punti e 6 rimbalzi di un Nikola Vucevic da 12/19 dal campo, a cui si aggiungono i 22 di Evan Fournier e i 17 e 6 assist di D.J. Augustin in uscita dalla panchina. Incolore la prestazione di Markelle Fultz, che in 31 minuti litiga con il canestro e con la partita, terminando il match con soli 3 punti a referto

UTAH JAZZ-DETROIT PISTONS 104-81 | Successo per i Jazz, che provano a complicarsi la vita da soli nel primo tempo contro un avversario demotivato, impreciso e privo di forze. Utah tira con il 33% dal campo nel primo tempo, ma anche senza trovare grande continuità e ritmo si riporta comodamente in vantaggio grazie ai 23 punti di Donovan Mitchell e ai 20 di un Jordan Clarkson da subito di impatto in uscita dalla panchina per i padroni di casa. A pesare come un macigno sui Pistons sono le palle perse: ben 17, che portano a 25 punti fondamentali raccolti dai Jazz
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Detroit, ancora senza l’infortunato Blake Griffin, continua ad annaspare in una regular season sempre più complicata: i 20 punti di Derrick Rose in uscita dalla panchina sono una costante, così come la doppia doppia da 15 e 13 di Andre Drummond sotto canestro. Il resto però è davvero poca cosa, per una squadra che resta non troppo distante dalla zona playoff a Est