Il veterano dei New York Knicks, protagonista di una eccellente al tiro da tre punti, potrebbe essere uno dei nomi più interessanti sul mercato. Su di lui ci sarebbero gli L.A. Clippers e i Philadelphia 76ers alla ricerca di un tiratore in uscita dalla panchina
Veterano, duro, ottime percentuali da tre punti. Tre caratteristiche che rendono Marcus Morris un giocatore da mettere nel mirino per quelle squadre che devono necessariamente puntare al titolo in questa stagione, a maggior ragione visto che il suo contratto è in scadenza e non rappresenta un investimento a lungo termine. Per questi motivi sulle tracce del giocatore dei Knicks, secondo quanto riportato dal New York Post, ci sarebbero sia gli L.A. Clippers che i Philadelphia 76ers. I primi hanno potuto osservare da vicino quanto sia letale il suo tiro in questa stagione, visto che Morris ha firmato il suo massimo in stagione con 38 punti e 6/7 dalla lunga distanza. L.A. però è a corto di asset e di scelte al Draft dopo aver ceduto quasi tutto agli Oklahoma City Thunder in cambio di Paul George, pur avendo a disposizione la loro prima scelta del 2020 (per quanto di valore piuttosto basso, essendo dalla 20 in poi). I Sixers, invece, riporterebbero a casa un nativo della città (Morris è di North Philly) e aggiungerebbero versatilità e tiro da tre punti a una panchina che ne è priva, per quanto trovargli uno spazio in quintetto potrebbe rivelarsi impossibile. Entrambe le squadre per far funzionare una trade avrebbero comunque bisogno di una terza squadra con cui fare “sponda” per scaricare dei contratti, molto probabilmente gli Atlanta Hawks che sono gli unici ad avere ancora spazio salariale. Morris, nel frattempo, non sembra preoccupato dalle voci: “Sono un veterano, questa m…a non mi dà più fastidio” ha detto il giocatore dei Knicks. “Le voci sono solo voci. Sono contento di essere a New York e voglio aiutare questa squadra a svoltare. Non spreco neanche un minuto del mio tempo per pensare a quelle voci”. Sarà anche così, ma il suo 45.4% è troppo prezioso per rimanere in una delle peggiori squadre della Eastern Conference.