Il direttore dello sviluppo dei giocatori dei Phoenix Suns, l’italiano Riccardo Fois, ha commentato così la sconfitta dei suoi sul campo dei Los Angeles Lakers: “Difficile vincere senza tutto il reparto lunghi, ma abbiamo lottato. L’obiettivo è giocarsi i playoff fino alle ultime dieci partite. La morte di Kobe Bryant è stato uno shock per tutti: la NBA ha aiutato tantissimo i nostri giocatori”
I Phoenix Suns non stanno attraversando un grande momento della loro stagione né a livello di record né a livello di salute. Nonostante la vittoria di tre giorni fa contro Houston, sul campo dei Los Angeles Lakers è arrivata la settima sconfitta nelle ultime otto partite disputate per i Suns. “È sempre difficile commentare una sconfitta quando ti manca metà squadra: senza Ayton, Kaminsky, Saric e Baynes era fuori praticamente tutto il reparto lunghi” ha commentato Riccardo Fois, direttore dello sviluppo dei giocatori per Phoenix. “Abbiamo perso la battaglia a rimbalzo di 30, direi che la partita è tutta lì. Però i ragazzi hanno lottato e hanno dato tutto: sicuramente non è mancato l’impegno”. I segnali positivi arrivano soprattutto dalla crescita dei giovani: “A inizio anno ci eravamo messi come obiettivo quello di arrivare a questa parte della stagione con i vari Mikal Bridges, Jevon Carter, Cheick Diallo e Cam Johnson in crescita. Per noi sono giocatori importanti, oggi hanno avuto l’opportunità di giocare tanti minuti per via delle assenze e hanno fatto bene”. Nonostante le sei gare e mezzo di distanza dall’ottavo posto occupato da Memphis, per i Suns l’obiettivo rimane sempre quello di andare ai playoff: “Per forza bisogna crederci: si scende in campo per vincere ogni partita. Purtroppo gli infortuni non ci hanno permesso di raggiungere i nostri obiettivi. Ora dobbiamo recuperare i giocatori che sono fuori, dopodiché cercheremo di finire la stagione al meglio. Con la squadra al completo abbiamo un ottimo record, mancano 30 partite e dobbiamo crescere nel gioco e individualmente. L’obiettivo è quello di arrivare alle ultime dieci partite ancora in corsa per i playoff: penso sia realistico riuscirci, che poi alla fine era il nostro scopo a inizio stagione”.
La reazione dei Suns alla morte di Kobe: “Uno shock per tutti, alcuni ancora lo stanno superando”
La NBA e il mondo intero sono stati scossi nelle ultime settimane dalla tragica morte di Kobe Bryant e della figlia Gigi insieme ad altre sette persone in un incidente di elicottero. Ma come è stata viverla dall’interno di uno spogliatoio NBA? “È stato uno shock per tutti i nostri ragazzi, come per il resto della NBA” ha spiegato Fois. “Noi eravamo a Memphis e stavamo per scendere in campo: alcuni dei nostri lo conoscevano personalmente ed erano stati suoi compagni di squadra, perciò è stata ancora più dura. Non è stato facile per nessuno e per alcuni dei nostri è ancora uno shock che sanno superando poco a poco, aprendo anche altre ferite personali. La lega ha messo a disposizione tutta l’assistenza possibile e questo ha aiutato a superare questo momento di difficoltà”.
[Intervista di Zeno Pisani | Video di Sheyla Ornelas]