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NBA, Zion Williamson, i record da rookie e Michael Jordan: “Non ci credo”

Il paragone
©Getty
MEMPHIS, TN - JANUARY 31: Zion Williamson #1 of the New Orleans Pelicans smiles during the game against the Memphis Grizzlies on January 31, 2020 at FedExForum in Memphis, Tennessee. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2020 NBAE (Photo by Joe Murphy/NBAE via Getty Images)

La prima scelta assoluta all’ultimo Draft in 15 partite ha rivoluzionato i suoi Pelicans, raccogliendo prestazioni da oltre 20 punti segnati e mantenendo ottime percentuali dal campo. Numeri raramente messi a referto da un rookie in passato, con un'unica grande eccezione: “Il paragone con MJ? Emozionato che il mio nome sia nella stessa frase con il suo”

In molti dubitavano del fatto che il suo impatto da rookie potesse essere rilevante dopo tre mesi di regular season già disputati, ma in quattro settimane o poco più Zion Williamson è riuscito a cambiare i suoi Pelicans, a lanciarli verso i playoff e a prendersi record e paragoni di primissimo livello. L’ultimo gliel’ha sussurrato all’orecchio Jahlil Okafor, mentre i cronisti prendevano d’assalto lo spogliatoio di New Orleans: a seguito della gara di domenica scorsa contro Golden State, Zion è diventato l’unico rookie assieme a Michael Jordan a giocare quattro partite in fila chiuse con almeno 25 punti a referto e il 57% dal campo. “Cosa, Jordan?”, è la reazione spontanea del n°1 dei Pelicans, incredulo per il fatto di essere associato a un nome del genere. Fatto un check assieme ai giornalisti che lo circondavano però, la notizia è risultata vera: “Wow, Jahlil non mi ha preso in giro. Diceva sul serio. Mi manda in estasi questa cosa, non posso mentire. Uno dei miei giocatori preferiti, ho spesso raccontato che mia madre mi diceva di guardare i suoi video e studiarli a fondo. Imparare da MJ vuol dire provare a essere come lui e ritrovarmi da subito nella sua stessa “categoria” significa tantissimo per me”. In realtà per ventelli consecutivi da giocatore con meno di 20 anni - Jordan alla sua età era ancora al college - nessuno ha fatto meglio di Williamson: con i 24 punti a referto nel successo contro Cleveland infatti, Zion ne ha messe in fila dieci e superato un Carmelo Anthony d’annata che nel 2003-04 si fermò a quota nove. “Sono dati assurdi, paragoni che rendono felici più i giornalisti di me. Onestamente non scendo in campo pensando a questo, non sapevo neanche di concorrere a un record di questo tipo. È venuto fuori perché voglio vincere, quello è il mio unico obiettivo quando sono sul parquet”.