Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Washington Wizards: John Wall non tornerà a giocare nel 2019-20

washington
©Getty

La sospensione a tempo indeterminato della regular season NBA dilata i tempi della stagione 2019-20 e potrebbe permettere agli infortunati di recuperare la condizione fisica: non nel caso dell'ex All-Star degli Wizards, fermo da oltre un anno e alle prese con i problemi al tendine d'Achille

Prima le schiacciate in allenamento per chiudere nel migliore dei modi il 2019, poi i 5 contro 5 di gennaio e le partitelle con i ragazzi della G-League pochi giorni prima che la NBA chiudesse definitivamente le porte a causa del coronavirus. Un passo dopo l’altro John Wall si stava lentamente avvicinando al suo ritorno sul parquet - faticosa riabilitazione dopo la rottura del tendine d’Achille e la ricaduta “casalinga” che lo hanno costretto a restare fuori ormai da oltre un anno. L’intenzione era quella di rimettersi del tutto in forma e tornare poi a disposizione il prossimo autunno. “Niente partite nella stagione 2019-20”, questo il mantra, rimasto lo stesso anche adesso che i tempi della regular season potrebbero dilatarsi non poco a causa dello stop. La conferma infatti è arrivata da Tommy Sheppard al Washington Post: “Lo abbiamo detto più volte che non vediamo l’ora di rivedere in campo John la prossima stagione e la nostra impostazione resterà quella. Siamo ansiosi di riabbracciarlo, di riaverlo con la nostra uniforme addosso. Ma non credo che il prolungamento di questa stagione cambino le cose e i tempi del suo recupero”. Dopo l’operazione, l’infortunio e la ricaduta, i tempi di recupero stabiliti per Wall erano già superiori all’anno - tra i 12 e i 15 mesi. Una cifra che a questo punto potrebbe addirittura estendersi oltre un anno e mezzo, nonostante i suoi video in allenamento stiano spopolando già da settimane sui social: accelerazioni al ferro, schiacciate e giocate che a molti hanno ricordato quelle del John Wall All-Star. Lo stop però in realtà ha tolto anche a lui la possibilità di testare la sua condizioni in situazioni di confronti con altri giocatori sul parquet - un processo quotidiano di riabilitazione impossibile da replicare in queste condizioni.