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Morte Kobe Bryant, altre due famiglie fanno causa per omicidio colposo

MORTE KOBE
©Getty

I familiari di quattro delle otto vittime dell’incidente di elicottero che ha coinvolto Kobe Bryant e la figlia Gianna lo scorso 26 gennaio hanno fatto causa per omicidio colposo alla compagnia che possiede e gestisce i velivoli, ma senza citare il pilota Ara Zobayan. Vanessa Bryant aveva già fatto lo stesso a un mese dalla tragedia

Sono passati quasi tre mesi dal tragico incidente di elicottero che ha coinvolto Kobe Bryant, la figlia Gianna e altre sette vittime sulle colline di Calabasas, nell’area metropolitana di Los Angeles. Ora le famiglie di quattro vittime (i due figli di John Altobelli, Keri Altobelli e la sorella Alyssa, e il marito e i tre figli di Christina Mauser, allenatrice della squadra) hanno fatto causa per omicidio colposo alla Island Express Helicopters Inc. e alla Island Express Holding Corp., rispettivamente le compagnie che gestivano e possedevano il velivolo guidato dal pilota Ara Zobayan. Le accuse sono state depositate elettronicamente nella giornata di domenica. Già due mesi fa Vanessa Bryant, vedova di Kobe e madre di Gianna, aveva presentato la causa in termini simili alla Corte Superiore di Los Angeles, anche se a differenza delle due famiglie degli Altobelli e dei Mauser aveva citato anche il deceduto Zobayan come accusato. In tutte le deposizioni viene contestata la superficialità e la negligenza degli operatori del velivolo come causa dell’incidente, avvenuto la mattina di domenica 26 gennaio in condizioni di pesante nebbia. Secondo l’accusa di Vanessa Bryant, anche Zobayan è stato negligente nel volare in quelle condizioni e non avrebbe dovuto far decollare l’elicottero. Nell’incidente sono decedute anche Sarah Chester e sua figlia Payton, che nei giorni scorsi è stata onorata al Draft WNBA insieme a Gianna Bryant e Alyssa Altobelli.