Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, il piano di Michael Jordan per difendere contro LeBron James

PAROLE
©Getty

In un lungo articolo del 2013 per i suoi 50 anni, Michael Jordan aveva rivelato come avrebbe cercato di difendere contro LeBron James, ammettendo di averlo studiato a lungo: "Se va a sinistra, tira; se va a destra, punta al ferro. È una questione di meccanica". Ma i dati non erano dalla sua parte

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

In questi giorni in cui si sta parlando molto di Michael Jordan per via di "The Last Dance", è inevitabile anche scavare indietro negli articoli che sono stati scritti su di lui. Uno dei più approfonditi e rivelatori in epoca recente è quello scritto dal giornalista Wright Thompson per conto di ESPN The Magazine nel 2013, in occasione dei 50 anni di MJ. Un pezzo lunghissimo per il quale Thompson aveva passato diverso tempo in compagnia di Jordan osservandone le ossessioni e la competitività, anche a più di 10 anni di distanza dal suo terzo e ultimo ritiro. A un certo punto guardando in tv una partita della sua Charlotte (al tempo ancora Bobcats) contro i Boston Celtics, i telecronisti avevano azzardato un paragone tra MJ e LeBron James, mettendoli alla pari. A quel punto il racconto di Thompson riporta la reazione di Jordan in questi termini: “Lui sente ogni singola parola e si capisce che quelle parole hanno un effetto. Rimane con lo sguardo fisso sullo schermo e dice: ‘Io studio LeBron. Quando va a destra, di solito penetra a canestro; quando va a sinistra, di solito tira in sospensione. Ha a che fare con la sua meccanica di tiro e come carica il pallone per il rilascio. Perciò se dovessi marcarlo, nove volte su dieci lo spingerei ad andare a sinistra per farlo tirare. Se va a destra arriva in area e non lo posso fermare, perciò devo impedirlo ad ogni costo’”.

La risposta di LeBron nel 2013: "La teoria è sbagliata"

Uno scouting report in piena regola che al tempo fece anche diverso rumore, arrivando fino alle orecchie di James che non la prese benissimo — e soprattutto non sostenuto dalle statistiche, che indicavano come LeBron andasse più a sinistra che a destra e che oltretutto tirasse meglio col sinistro (anche perché nella vita di tutti i giorni è mancino) piuttosto che di destro. Dopo il suo buzzer beater vincente ai playoff in gara-1 contro Indiana, arrivato dopo una penetrazione andando a sinistra, James disse a Brian Windhorst di ESPN “Mi sa che quella teoria è sbagliata”, lanciando un messaggio neanche troppo velato a MJ, di cui più volte ha affrontato i Bobcats/Hornets uscendone quasi sempre vincitore. Ironicamente, il canestro con cui LeBron ha sorpassato MJ nella classifica marcatori ogni epoca è arrivato proprio andando a sinistra fino al ferro. Osservando i dati di quest'anno con i Lakers, però, in isolamento c'è una certa tendenza di James a preferire l'arresto e tiro quando va a sinistra (22% dei casi) piuttosto che quando va a destra (solo l'8%), anche se la penetrazione rimane in ogni caso l'opzione preferita (quasi l'80% a destra e il 60% a sinistra). Insomma, un fondo di verità nelle parole di MJ forse c'è, anche se non assoluta come l'aveva fatta passare nel 2013. Non avremo mai la riprova, ma sarebbe stato decisamente memorabile vedere sul parquet se le teorie di Jordan avrebbero potuto avere successo contro James.