Il grande rimbalzista 5 volte campione NBA prima con Detroit e poi con Chicago tesse le lodi del suo ex compagno ai Bulls: "Ha rivoluzionato la posizione di point forward: gente come Kevin Durant dovrebbe ringraziarlo per come ha cambiato il gioco"
L’attenzione che si è scatenata sui Chicago Bulls sei volte campioni NBA negli anni ’90 ha riportato sul tavolo anche l’eterno (e forse futile) dibattito sui diversi tipi di pallacanestro giocata nelle varie decadi. L’ultimo a intervenire al riguardo uno come Dennis Rodman, che ha scelto di mettere a suo modo a confronto — uno contro l’altro — due nomi eccellenti come quelli di Scottie Pippen e LeBron James. “Se LeBron avesse giocato negli anni ’90 — ha detto “Il verme” — avrei comunque sostenuto che il secondo miglior giocatore dietro a Michael [Jordan] sarebbe stato Scottie”. Più che un colpo basso verso l’attuale n°23 dei Lakers, però, l’affermazione è più da vedere come una dichiarazione di stima nei confronti del suo ex compagno, per il quale Rodman non nasconde un’ammirazione davvero sconfinata. “Ha rivoluzionato la posizione di point forward — dice — e tutti i giocatori di oggi dovrebbero ringraziare Scottie Pippen. Gente come Kevin Durant dovrebbe dire: ‘Wow, guardate cosa ha fatto per noi’. Scottie sapeva trattare la palla, tirare, difendere e andare a rimbalzo”. Come al solito, paragoni tra giocatori di epoche diverse sono sostanzialmente impossibili da fare, anche se nel caso di Pippen e James è curioso come le 17 stagioni nella lega giocate dal n°33 dei Bulls siano lo stesso periodo trascorso in NBA dalla superstar dei Lakers. Le cifre danno a quest’ultimo un vantaggio neppure minimo — quasi il doppio dei punti segnati, più assist, più rimbalzi, senza parlare di riconoscimenti individuali come i premi di MVP o le convocazioni all’All-Star Game — anche se Pippen ovviamente può contare su quei sei titoli NBA in bacheca, il doppio di quelli finora vinti da LeBron.