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NBA, gli Atlanta Hawks trasformano l’arena nel più grande seggio elettorale degli USA

ELEZIONI
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La franchigia di Atlanta ha ottenuto di trasformare la State Farm Arnea in un seggio elettorale per le elezioni locali di agosto e per le presidenziali previste per il 3 novembre. “Avremo il seggio più sicuro, efficiente e grande di tutta la Georgia — e forse del paese” ha detto il proprietario Antony Ressler

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Da quando il coronavirus ha fermato le attività delle arene in tutti gli Stati Uniti e da quando la giustizia sociale è tornata al centro delle discussioni nel paese, tutte le squadre NBA si sono ritrovate a discutere di come poter svolgere il proprio compito all’interno delle comunità. Gli Atlanta Hawks hanno deciso di fare un passo a cui nessuno aveva pensato prima: trasformare il proprio palazzetto, la State Farm Arena, in un enorme seggio elettorale. Il piano è stato approvato dal Fulton County Registration and Elections Board, con il palazzetto degli Hawks che diventerà luogo di voto per il ballottaggio delle primarie nello stato della Georgia previsto per il prossimo 11 agosto e per le elezioni presidenziali del 3 novembre. L’idea è nata nel weekend successivo alla morte di George Floyd a Minneapolis, quando l’arena degli Hawks è diventato luogo di ritrovo per le proteste dei manifestanti — portando i principali attori della franchigia, dall’allenatore Lloyd Pierce al CEO Steve Koonin fino al proprietario Antony Ressler, a discutere di come poterlo sfruttare per avere un impatto sulla comunità. “Rendere la State Farm Arena il seggio elettorale più sicuro, efficiente e grande di tutto lo stato — e forse dell’intero paese — è un’idea che aiuterà Atlanta a diventare un modello per tutti gli altri, cosa che non è stata recentemente”. Nelle ultime elezioni del 9 giugno, infatti, le code ai seggi sono state chilometriche (specialmente nei quartieri a maggioranza afro-americana), aumentando enormemente il rischio di contagi da coronavirus che sono in crescita in buona parte degli Stati Uniti.

 

La sicurezza per il coronavirus e le spese a carico degli Hawks

Proprio la prevenzione del virus è uno dei motivi principali per cui l’arena può rivelarsi il luogo ideale dove svolgere le elezioni. Secondo le prime stime saranno diverse centinaia le stazioni preposte al voto che verranno disseminate all’interno degli oltre 60.000 metri quadrati di estensione dell’arena, permettendo di creare file distanziate e sicure senza che i votanti entrino in contatto tra loro, ad esempio creando percorsi separati che portino dagli spalti al campo. Gli Hawks si sono offerti di pagare le spese per i giorni delle elezioni, a partire dai 300 impiegati a tempo pieno dell’arena e le diverse centinaia che lavorano part-time, con i votanti che potranno parcheggiare gratuitamente i loro veicoli nei dintorni dell’arena. “Adam Silver ha sempre detto che le arene dovrebbero rappresentare dei luoghi pubblici per le città che servono” ha detto il CEO Koonin. “Questa è un’idea talmente ovvia da farci dire: ‘Ma perché nessuno ci ha pensato prima?’”. Le arene di grandi dimensioni, infatti, vengono spesso utilizzate per comizi e convention (il Partito Repubblicano nel 2016 utilizzò la Quicken Loans Arena di Cleveland poche settimane dopo la vittoria dei Cavaliers per annunciare la candidatura di Donald Trump), ma non come seggio. L’esempio degli Hawks potrebbe portare anche le altre squadre a utilizzare in questa maniera i loro campi da gioco, attualmente impossibilitati a ospitare eventi o concerti per via della pandemia.