In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, violato il protocollo a Disney World? Arrivano le segnalazioni anonime

NBA NELLA BOLLA
©Getty

Dwight Howard ha ricevuto un richiamo per non aver indossato la mascherina, mentre Doc Rivers vorrebbe approfittarne per mettere in difficoltà i suoi principali avversari: basta telefonare al numero messo a disposizione dalla lega e segnalare chi non rispetta le regole

CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

Condividi:

La NBA ha messo in piedi una linea telefonica anonima a cui gli stessi giocatori e gli addetti ai lavori possono rivolgersi per segnalare chi non sta seguendo il protocollo o evita di utilizzare i dispositivi di sicurezza messi in piedi per evitare la diffusione del Covid-19 all’interno della bolla di Disney World a Orlando. È di ieri la notizia che sono state numerose le chiamate e che alcuni giocatori, a seguito della segnalazione, hanno ricevuto degli avvisi per non aver rispettato distanziamento sociale o per essere andati in giro senza mascherina. Uno di essi è Dwight Howard, colpevole di non aver protetto il naso e la bocca e di aver continuato a muoversi all’interno dell’hotel senza preoccuparsene. Lo ha raccontato lui stesso ai giornalisti durante la conferenza stampa con i media, spiegando di essere anche stato ammonito e diffidato dal replicare un’atteggiamento del genere. C’è chi invece scherzando - ma non troppo - su questa novità, ha sottolineato di aver trovato il modo di far aumentare in maniera considerevole le possibilità di vincere il titolo NBA dei suoi Clippers: “Ho segnalato LeBron James ieri sera - commenta sorridente coach Doc Rivers - oggi tocca a Popovich. Sto cercando di tirare dentro tutti quanti, il mio obiettivo è quello di restare l’unica squadra al completo a poter scendere in campo”. E poi aggiunge serio: “Non ci stiamo confrontando con una situazione normale: il Covid-19 è molto contagioso, dobbiamo essere intelligenti e capirlo. Vogliamo fare il nostro lavoro e avere un riferimento a cui rivolgersi può essere di supporto”. Anche se tocca fare la spia.