È entrato in ritardo nella bolla di Orlando (per "motivi personali"), ma ora si ritrova in ritardo di condizione e alle prese con una forma fisica tutt'altro che ideale. Insufficiente, secondo le parole del suo allenatore, "per disputare un 5-vs-5 in allenamento, figurarsi in partita"
Markelle Fultz è arrivato nella bolla di Orlando in ritardo, rispetto ai suoi compagni. “Motivi familiari”, dice lui senza raccontare di più, pur smentendo con forza le voci di una positività al Covid-19: “Non è così, ma sono abituato a leggere un sacco di bugie sul mio conto online”. Costretto a sopportare 36 ore di quarantena, allo scadere della 36^ il suo sms ha fatto sorridere tutti i compagni: “Sono libero”, ha scritto immediatamente. A tale annuncio sulla chat di squadra hanno fatto seguito una serie di messaggi “Free Kelle” che la dicono lunga sull’accoglienza dei compagni verso l’ex prima scelta assoluta, che nelle ultime 4 gare prima della sospensione sembrava aver ingranato una marcia in più: 17.5 punti, 5.5 assist, quasi 3 rimbalzi di media con anche un recupero, sfiorando il 60% al tiro. Fultz decisivo allora per le chance dei Magic di difendere il loro ottavo posto a Est (e magari insidiare una Brooklyn alle prese con un roster rivoluzionato)? Non proprio, almeno a sentire le parole di coach Steve Clifford, tutt’altro che ottimista sulle chance di poter contare fin da subito sul suo n°20 nelle gare di Orlando. “Non penso sia fisicamente pronto per scendere in campo”, dice il coach di “casa”. “Tutti i giocatori sono stati così a lungo lontani dai campi… ma per Markelle la situazione è diversa, per via del suo passato. Non ha la condizione fisica al momento per reggere un 5-vs-5, né in allenamento né tanto meno in partita”. D.J. Augustin e Michael Carter-Williams si sono spartiti i suoi minuti nella prima gara di allenamento disputata (e persa contro i Clippers), e coach Clifford non vede al momento vicino il momento del rientro in campo di Fultz: “Parlo quotidianamente con lo staff medico, e stiamo agendo con tutte le precauzioni del caso. Non mi sento malissimo - dice lui - ma ovviamente so di avere ancora del lavoro da fare”. Neppure poco, ad ascoltare il suo allenatore. Che certo vorrebbe averlo in campo per la ripartenza del campionato, ma che è tutt’altro sicuro di riuscirci.