
NBA, risultati della notte: Lillard ne mette 51, Pelicans e Kings eliminati dai playoff
Damian Lillard firma 51 punti contro Philadelphia, che perde Joel Embiid per infortunio. Arrivano i primi verdetti nella corsa playoff a Ovest: vincono gli Spurs trascinati da un super DeRozan, eliminando i Pelicans di Melli e i Sacramento Kings dalla corsa playoff. Cade ancora Memphis battuta dai Thunder di un Gallinari chirurgico. Vincono Boston e Houston, Brooklyn sorprende i Clippers nonostante 39 punti di Leonard

PORTLAND TRAIL BLAZERS-PHILADELPHIA 76ERS 124-121 | Dopo il passo falso contro i Clippers, i Blazers vincono e si riportano a mezza partita di distanza dall’ottavo posto occupato da Memphis, con la certezza che sabato alle 20:30 italiane si disputerà almeno una partita dello spareggio per andare ai playoff (le squadre sono invece da decidere). Un successo arrivato dopo aver quasi sprecato 17 punti di vantaggio, ma tenuto stretto grazie a due liberi di Nurkic a 10.2 secondi dalla fine
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Se Portland ha vinto è stato però soprattutto per i 51 punti di Damian Lillard. Dopo i pesanti errori contro L.A. e le bordate verbali con Beverley e George, la stella dei Blazers si è sfogato mettendo 18 punti nel solo ultimo quarto e trascinando di peso i suoi al successo con 16/28 al tiro e 15/16 ai liberi. “Ieri abbiamo perso una partita che dovevamo vincere e io sono uno dei motivi più grandi per cui è successo. Perciò stasera mi sono detto: ‘Non permetterò che accada di nuovo’” ha detto dopo la gara
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Il secondo miglior realizzatore in casa Blazers è Carmelo Anthony con 20 punti, che si è tolto la soddisfazione di superare John Havlicek e Paul Pierce nella classifica marcatori ogni epoca, salendo al 15° posto assoluto. Hanno chiuso in doppia cifra anche Nurkic (15 punti), CJ McCollum (16) e Mario Hezonja (12)
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Per i Sixers la sconfitta non è neanche lontanamente la peggior notizia della serata. Joel Embiid infatti è dovuto uscire nel primo quarto dopo essere ricaduto male in difesa, procurandosi un non meglio precisato infortunio alla caviglia sinistra. “Ne saprò di più tra poco, non ne so abbastanza per commentare” ha detto cautamente coach Brett Brown, che pochi giorni fa ha già perso Ben Simmons probabilmente per il resto della stagione
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Senza le due stelle a disposizione, Josh Richardson ha provato a farsi carico dell’attacco firmando il suo massimo stagionale da 34 punti, seguito dai 20 di Alec Burks, i 16 di Tobias Harris e i 15 di Al Horford, rimontando quasi del tutto i 17 punti di svantaggio accumulati nel secondo quarto. “I ragazzi hanno combattuto, lo spirito del gruppo è stato fantastico: dobbiamo esserne orgogliosi” la sintesi di coach Brown, che rimane al sesto posto nella Eastern Conference

OKLAHOMA CITY THUNDER-WASHINGTON WIZARDS 121-100 | Sempre in vantaggio fin dalla palla a due (13-0 il parziale iniziale) i Thunder guidano per tutti i 48 minuti e non hanno problemi a sbarazzarsi di una versione degli Wizards che non ha più nulla da chiedere alla bolla di Orlando: il top scorer di OKC è Darius Bazley dalla panchina, con 23 punti, ma tutta la squadra produce bene in attacco, come testimoniano le percentuali (oltre il 51% dal campo e il 46% da tre punti)
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Gioca soltanto 21 minuti, i suoi Thunder non hanno particolarmente bisogno di lui, ma Danilo Gallinari è efficace come solo lui sa fare: soltanto 8 tiri presi in tutta la partita (6 realizzati, di cui tre dall'arco) e 20 punti alla sirena finale, con un plus/minus che ne simbolizza il suo grande impatto sulla gara (+17)
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SAN ANTONIO SPURS-NEW ORLEANS PELICANS 122-113 | San Antonio fa gara di testa per tutta la partita (unico vantaggio Pelicans sul 3-2) ma il margine abbastanza comodo con cui i texani vanno al riposo all'intervallo, sul +17, evapore dopo un terzo quarto da 32-19 per Zion Williamson e compagni. Ci sono 25 punti e 7 rimbalzi per il n°1 dei Pelicans, e ancora meglio fa JJ Redick (31 con 8/12 dalla lunga distanza), ma San Antonio si affida all'esperienza di DeMar DeRozan negli ultimi minuti e porta a casa una vittoria importantissima
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Il leader degli Spurs (che a Orlando non possono contare su LaMarcus Aldridge e che hanno Patty Mills sempre relegato in panchina) è il giocatore di Compton, che dimostra tutta la sua forza nel momento più importante della gara: 14 dei suoi 27 punti infatti li mette a segno nel quarto periodo, infallibile dalla lunetta (7/7) ma precisissimo anche dal campo (10/16). È lui il match-winner per gli Spurs
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Belinelli ha il merito di essere in campo nel finale (attirandosi i falli dei Pelicans e realizzando 4 liberi fondamentali) e in generale riesce a portare un contributo alla vittoria dei texani anche in una serata non brillantissima al tiro (3/11 dal campo, con 2/6 dall'arco). Aggiunge 2 assist e 2 rimbalzi alla sua partita e chiude con 14 punti in 21 minuti
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In un roster dei Pelicans che sembra tutto - con l'eccezione del veteranissimo Redick - smarrito e senza troppa disciplina, si perde anche la prestazione dell'azzurro, che vede una decina di minuti nel primo tempo (2 punti con 1/3 al tiro) ma poi non mette più piede in campo nel resto della gara, osservando dalla panchina una sconfitta che spinge New Orleans quasi fuori dai playoff
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TORONTO RAPTORS-MEMPHIS GRIZZLIES 108-99 | Memphis parte meglio, tenendo i Raptors a 20 punti nel primo periodo, ma il parziale dei due quarti centrali dice 68-46 per i campioni NBA in carica, che sembrano aver chiuso la gara. Invece i Grizzlies di un Grayson Allen ancora positivo (20 punti per lui) piazzano un parziale che li riporta anche a -4 prima di arrendersi ai canadesi, più forti nel gestire i possessi decisivi nel finale e a guadagnarsi la quarta vittoria sulle cinque gare disputate nella bolla. Sempre più "pericolante" l'ottvo posto di Memphis
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Dei sei giocatori in doppia cifra dei Raptors ce n’è uno — Serge Ibaka — che chiude in doppia doppia (12 con 12 rimbalzi) ma a dominare è Pascal Siakam che riscatta la sua brutta prova contro i Celtics (solo 3 punti) con una gara da 26 punti che lo vede tirare bene tanto dal campo (9/16) che da tre punti (4/9)

BOSTON CELTICS-ORLANDO MAGIC 122-119 OT | Successo al supplementare per i Boston Celtics, che conquistano la loro terza vittoria consecutiva grazie alle prodezze di Gordon Hayward e Jayson Tatum. Il secondo è autore di 29 punti tra cui il canestro del pareggio a 4.2 secondi dalla fine dei regolamentari, seguito dai 19 con 12 rimbalzi di Jaylen Brown per sopperire a un’altra serata opaca di Kemba Walker (4 punti e 6 assist con 1/9 al tiro in 32 minuti)
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Protagonista assoluto del match è stato un Gordon Hayward “vintage” da 31 punti, 9 rimbalzi e 5 assist con 12/18 al tiro, firmando anche i liberi del sorpasso nel supplementare dopo i quali i Celtics non si sono più voltati indietro. “La nostra squadra è al meglio quando sono aggressivo e attacco, perché apre il campo per tutti gli altri” ha detto dopo la partita che consolida il terzo posto a Est

Terzo ko consecutivo per i Magic, che scendono all’ottavo posto nella Eastern Conference e sono così condannati ad affrontare Milwaukee al primo turno di playoff. Senza Aaron Gordon (bicipite femorale) e Evan Fournier (malattia), Nikola Vucevic ha chiuso con 26 punti e 11 rimbalzi seguito dai 16 con 10 assist di Markelle Fultz in uscita dalla panchina, sprecando 5 punti di vantaggio a 48 secondi dalla fine

SACRAMENTO KINGS-HOUSTON ROCKETS 112-129 | Vincono ancora i Rockets, che senza poter contare su Russell Westbrook per la seconda partita in fila trovano da altri giocatori le risorse per eliminare i Kings dalla corsa playoff. James Harden è come sempre efficiente (32 punti, 8 rimbalzi e 7 assist con 10/21 al tiro e 9/9 ai liberi) e Ben McLemore ne aggiunge 20 con 6/14 dall’arco, ma è una riserva a prendersi i riflettori
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Austin Rivers infatti ha firmato il suo massimo in carriera con una prestazione da 41 punti in uscita dalla panchina, guidando il terzo quarto da 32-15 che ha aperto in due la gara. Per la guardia una serata magica da 14/20 al tiro con 6/11 dalla lunga distanza, solidificando il suo posto nella rotazione di coach D’Antoni anche quando tornerà Eric Gordon. “Sono un realizzatore di livello, anche se in questa squadra non mi è richiesto di esserlo visto che abbiamo due dei migliori in assoluto come James e Russ” ha detto dopo la partita
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Quinta sconfitta in sei gare nella bolla per Sacramento, matematicamente eliminata dalla corsa ai playoff dopo il successo di Portland su Philadelphia. Si allunga quindi a 14 la striscia di stagioni consecutive senza post-season per la franchigia, la più lunga attualmente aperta in tutta la NBA. I 26 punti di De’Aaron Fox non sono riusciti a invertire la rotta: “Dobbiamo capire che bisogna cambiare mentalità: spero che questa esperienza sia di lezione” ha detto coach Walton dopo la gara

L.A. CLIPPERS-BROOKLYN NETS 120-129 | Dopo aver battuto già battuto i Bucks, i Nets si prendono un altro scalpo eccellente come quello dei Clippers, seppur in versione rimaneggiata senza Paul George, Patrick Beverley e Montrezl Harrell. Merito di cinque giocatori in doppia cifra guidati da uno splendido Caris LeVert (27 punti e 13 assist), i 25 di Joe Harris e i 21 dalla panchina di Tyler Johnson, oltre che la doppia doppia da 16+16 di Jarrett Allen e i 19 di esperienza di Garrett Temple. Ai playoff affronteranno Toronto
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I Clippers hanno pagato un inizio letargico nel primo quarto, permettendo agli avversari di tirare con l’85.7% (18/21) in quella che è stata la miglior prestazione stagionale in un quarto in tutta la NBA, finendo subito sotto di 21 lunghezze. Kawhi Leonard ci ha provato fino all’ultimo segnando 39 punti con 14/25 al tiro in poco meno di 37 minuti, ma i Nets hanno chiuso i conti allungando nel finale. L.A. dovrà difendere il secondo posto nella prossima gara con lo scontro diretto contro Denver, distante una partita in classifica