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NBA, LeBron James sui Lakers: "Mentalmente non siamo pronti per i playoff"

PAROLE
©Getty

Dopo la faticosa vittoria con le riserve dei Denver Nuggets, LeBron James ha fatto il punto sulla sua condizione e quella dei Lakers: "Mentalmente non sono ancora in modalità playoff e nemmeno lo è la squadra, ma lo saremo. Per preparare quelle partite ci vuole grande impegno ed energia: non serve cominciare con anticipo"

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Quando si parla di squadre piene di veterani si fa sempre riferimento al concetto di “interruttore”, come se alcuni giocatori con maggiore esperienza possano da un momento all’altro spingerlo e cominciare a rendere in maniera diversa rispetto al passato. Nel caso dei Los Angeles Lakers, i tifosi sperano che sia quello che succederà tra una settimana quando cominceranno i playoff, visto che il rendimento dei gialloviola nella bolla fino a questo momento non è stato entusiasmante. Anche nella vittoria contro i Denver Nuggets, arrivata grazie a un canestro di Kyle Kuzma a 4 decimi dalla fine, i Lakers hanno faticato nell’ultimo quarto contro le riserve degli avversari, che hanno tenuto a riposo i loro migliori giocatori nel finale — l’ennesimo campanello d’allarme insieme alle quattro sconfitte già accumulate fino a questo momento. Per LeBron James, però, è tutta una questione di testa.

Non penso che siamo al nostro massimo e nemmeno dovremmo esserlo, perché per una partita di playoff serve un tipo diverso di preparazione” ha detto dopo la partita quando gli è stato chiesto da uno a 10 dove pensa che si trovino i Lakers in ottica playoff. “Bisogna spendere ore e ore su una singola squadra perché sai che dovrai affrontarla almeno quattro volte; durante la regular season o queste otto partite si ha forse un giorno, a volte nemmeno pieno, e poi devi già pensare alla prossima”. James ne ha quindi approfittato per fare un check sulla sua condizione e quella della squadra: “Io personalmente dal punto di vista mentale non sono ancora in modalità playoff: fisicamente ci sto arrivando, sento meglio le gambe sotto di me, il mio gioco sta migliorando e mi trovo sempre più a mio agio con la bolla. Per quanto riguarda la parte mentale non sono ancora pronto e nemmeno lo è la squadra, ma lo saremo. Per i playoff bisogna avere un tipo di mentalità diverso e non c’è necessità di cominciare ad averlo con grande anticipo, perché richiede molta energia e molto impegno”.

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Insomma, l’interruttore esiste davvero e LeBron James sa come spingerlo, trascinando con sé tutti i compagni: manca solo una partita contro Sacramento per chiudere le otto “seeding games” e poi i gialloviola si siederanno a osservare chi uscirà vincitore dallo spareggio play-in del weekend (da seguire in diretta su Sky Sport NBA nella serata di sabato) per cominciare la preparazione ai playoff. La strada verso il titolo NBA è ancora lunga, ma James spera di aver trovato l’ingrediente mancante in Kyle Kuzma: “Per poter vincere l’anello deve essere il nostro terzo miglior giocatore” ha detto dopo la vittoria. “Se io sono in difficoltà o se lo è AD, deve essere il nostro secondo migliore ogni singola sera. Se Kuz non gioca bene, non possiamo vincere il titolo”.

 

[testo di Zeno Pisani e Sheyla Ornelas]

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