Playoff NBA, Milwaukee domina in gara-3: Orlando battuta 121-107
NBA SU SKYTutto facile per i Milwaukee Bucks in gara-3: Giannis Antetokounmpo e soci dominano dal primo minuto toccando anche il +34 nel corso del secondo tempo, grazie soprattutto ai 35 punti dell’MVP greco. Ai Magic non bastano i 24 di DJ Augustin per evitare l’1-2 nella serie. Nel secondo quarto Marvin Williams e James Ennis si mettono le mani addosso: doppio tecnico e doppia espulsione
La debacle di gara-1 si può definitivamente lasciare alle spalle. I Milwaukee Bucks dominano gara-3 contro gli Orlando Magic e si portano in vantaggio nella serie, toccando anche il +34 nel corso del secondo tempo. Una sfida senza storia fin dall’inizio, con i Bucks che hanno al massimo rischiato il rientro fino al -12 degli avversari, ma rimettendo le giuste distanze grazie alle accelerazioni di Giannis Antetokounmpo. Per l’MVP in carica un’altra doppia doppia da 35 punti (12/14 al tiro, 2/3 da tre e 9/12 ai liberi) e 11 rimbalzi: non era mai successo nella storia dei playoff che un giocatore chiudesse con almeno 35 punti, 10 rimbalzi e l'85% al tiro. Insieme a lui un Khris Middleton sicuramente più incisivo (17+8+6 con 7/17 al tiro) e le doppie cifre di Eric Bledsoe (14) e Brook Lopez (16). Per i Magic ci sono più realizzatori sopra quota 20 dalla panchina (DJ Augustin con 24 e Terrence Ross 20) che in quintetto (Nikola Vucevic, spesso raddoppiato e triplicato, chiude con 20 ma con 19 tiri), con un disastroso Evan Fournier da -28 di plus-minus. Milwaukee si rimette così al comando delle operazioni in una serie che ora proverà a chiudere il prima possibile, mentre Orlando sembra essere a corto di soluzioni per riaprire i conti.
Il racconto del primo tempo
A inizio partita sono gli attacchi a farla da padrone, con Nikola Vucevic che si rimette a tirare (e spesso a segnare) tutto quello che gli capita tra le mani e Khris Middleton che prova a scuotersi di dosso la ruggine delle prime due gare della serie, segnando 5 punti in fila per mettersi in partita. A prendere il sopravvento sono le riserve dei Bucks, che con Antetokounmpo in panchina piazzano un parziale di 12-3 che manda la squadra avanti in doppia cifra sul 23-12. L'ingresso della panchina dei Magic ridà un po' di energia ai "padroni di casa", ma a fine primo quarto i Bucks rimangono avanti in maniera confortevole sul 31-23.
Antetokounmpo al primo possesso offensivo del secondo quarto è già in doppia cifra (12 punti), e con altre due accelerazioni spinge a +15 il vantaggio dei suoi in una partita senza alcuna storia. I tentativi di DJ Augustin di riaprire la partita (9 dei suoi 12 punti nel solo secondo quarto) vengono immediatamente spenti da Middleton e da Matthews, che firma la tripla del +19 mentre Evan Fournier fatica anche solo a palleggiare. La partita si accende a metà quarto quando James Ennis e Marvin Williams si scontrano a rimbalzo e si prendono a spintoni, con l'assistente dei Magic Darvin Ham (e in parte anche l'arbitro accorso per separarli) che si prende anche un mezzo pugno da Ennis. Gli arbitri decidono per un doppio fallo e una doppia espulsione, con Williams ed Ennis che prendono le vie degli spogliatoi. Neanche questo episodio cambia però l'elettroencefalogramma dei Magic, che vanno all'intervallo sotterrati sotto 27 punti di scarto sul 70-43.
Il racconto del secondo tempo
La ripresa si apre subito con la tripla dei Bucks che vale il +30 e i Bucks continuano a mantenere facilmente il controllo delle operazione, imponendo la loro superiorità. Il massimo che i Magic riescono a fare è rientrare fino al -21 grazie a un'altra tripla di Vucevic, ma basta un gioco da tre punti di Giannis Antetokounmpo per tenere la situazione sotto controllo nonostante i 34 punti concessi agli avversari nel quarto.
I Bucks si distraggono a inizio ultimo quarto e concedono un parziale di 9-2 che riavvicina i Magic fino al -15, costringendo addirittura Budenholzer al timeout. Milwaukee però risponde a tono e mantiene le distanze, con Giannis che crea dal nulla lo spazio per andare a schiacciare il nuovo +21 dei suoi a 6 minuti dal termine. È l'allungo che permette ai due allenatori di svuotare le panchine: finisce 121-107 e i Bucks si portano sul 2-1 nella serie.