
Mercato NBA, è tempo di scegliere per i free agent: chi deve cambiare squadra e chi no
Con l’inizio della sessione di mercato sempre più vicino, sono tanti i giocatori che andranno a caccia di un contratto in questa anomala stagione slittata in avanti - in attesa di capire quando si ripartirà e quale sarà l’entità della riduzione del salary cap. Discorso particolare per i free agent, da sempre combattuti tra il prolungare la permanenza nella propria squadra o il cercare nuove opportunità: Bleacher Report ha stilato una lista di nomi, dispensando consigli su come muoversi nelle prossime settimane

DERRICK FAVORS - MEGLIO RESTARE AI NEW ORLEANS PELICANS | Perfetto come giocatore a cui ancorare la difesa, Favors ha dimostrato già quest'anno di poter far funzionare al megliore i Pelicans: con lui in campo New Orleans ha viaggiato in regular season con +9 punti realizzati su 100 possessi. Non sarà il miglior talento della squadra, ma perché andare via?

Lui stesso lo ha sottolineato in diverse interviste: "Mi piace tanto far parte di questo gruppo, di questa squadra: spero che il prossimo anno potrò continuare a crescere insieme a loro". L'intesa per un accordo a livello economico non dovrebbe essere complicata da trovare, al resto poi penserà il campo

NERLENS NOEL - MEGLIO ANDARE VIA DAGLI OKLAHOMA CITY THUNDER | Dietro Steven Adams in due anni ha fatto una fatica bestiale a giocare: nove partite da titolare su 138 totali, 15 minuti di media e meno di 4 milioni di dollari raccolti in un biennio. Davvero troppo poco: meglio cercare spazio e soddisfazioni da un'altra parte

Diverse voci hanno parlato di un possibile ritorno a Dallas, ma in realtà sono altre le squadre che potrebbero offrirgli l'occasione ideale. La soluzione più intrigante? I Golden State Warriors, a caccia di un centro atletico e mobile a cui affidare un bel po' di minuti sul parquet. Detroit e Charlotte le altre opzioni sul tavolo

TRISTAN THOMPSON - MEGLIO ANDARE VIA DAI CLEVELAND CAVALIERS | Con Drummond in squadra - che a breve troveremo in questa lista - il suo ruolo ai Cavaliers si riduce sempre di più. A 29 anni la sua carriera in fondo è tutt'altro che finita e, nonostante i tweet di Kevin Love che lo definisce la "priorità n°1 della squadra" le cose potrebbero andare in un'altra direzione

Destinazioni ideali? Al netto del contratto sicuramente da rivedere a ribasso, le big della Eastern Conference. Boston farebbe carte false per aggiungere alla propria rotazione un centro del genere, mentre Toronto vedrebbe in Thompson il giocatore perfetto per "svecchiare" un roster che potrebbe perdere pezzi nelle prossime settimane (Ibaka e Gasol su tutti)

TIM HARDAWAY JR. - MEGLIO RESTARE AI DALLAS MAVERICKS | Basta un dato: 42% nei tiri catch-and-shoot in stagione da tre punti, le conclusioni perfette per chi ha la fortuna di giocare al fianco di Luka Doncic. Una fortuna di cui l'ex giocatore dei Knicks vuole continuare a beneficiare anche in futuro, consapevole che difficilmente troverà un contesto migliore

Restano da scegliere soltanto le condizioni contrattuali: Hardaway può prendersi i 19 milioni previsti dalla sua player option, oppure rinunciare e puntare a un accordo più duraturo nel tempo - andando incontro alle esigenze dei Mavericks e garantendosi così diverse stagioni di permanenza in una delle squadre più intriganti della NBA

DAVIS BERTANS - MEGLIO ANDARE VIA DAGLI WASHINGTON WIZARDS | La sua scelta l'ha già fatta lo scorso giugno, quando ha comunicato alla squadra di non voler scendere in campo nella bolla per evitare infortuni e farsi trovare pronto alla firma del nuovo contratto lontano da Washington. Serve aggiungere altro?

Portland, Oklahoma City, Phoenix e la lista potrebbe andare avanti ancora a lungo: Bertans e il suo 42% con i piedi oltre l'arco non dovranno fare altro che restare ad aspettare l'offerta più alta e scegliere lo scenario più conveniente

MONTREZL HARRELL - MEGLIO RESTARE AI CLIPPERS | Il miglior sesto uomo dell'anno ha trovato a Los Angeles la dimensione ideale in uscita dalla panchina: al netto della tentazione di andare a prendersi un ruolo con maggiori responsabilità, perché mai dovrebbe rinunciare alla possibilità di concorrere per il titolo NBA?

A livello contrattuale potrebbe doversi accontentare di qualche milione di dollari in meno per andare incontro al bilancio dei Clippers, ma se c'è un proprietario NBA nel caso in grado di pagare la tassa di lusso quello è Steve Ballmer: il settimo uomo più ricco del mondo farà di tutto per mantenere intatto un roster del genere

GORAN DRAGIC - MEGLIO RESTARE AI MIAMI HEAT | Nonostante il ruolo da comprimario, la messa in discussione delle ultime sessioni di mercato e tutto il resto, Dragic ha sempre risposto presente sul parquet e anche in questi playoff è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista: perché allora andare via da Miami?

Agli Heat serve un giocatore come lui, con quell'esperienza e capacità di guidare la squadra in fasi cruciali come dimostrato ai playoff. Potrebbe rinnovare anche soltanto per un anno (Miami vuole spazio salariale a disposizione per il 2021): 15 milioni di dollari per una stagione, con l'obiettivo di essere protagonista in post-season il più a lungo possibile

ANDRE DRUMMOND - MEGLIO RESTARE AI CLEVELAND CAVALIERS | Scaricato dai Pistons a stagione in corso, ritrovatosi a essere un peso e non più un valore aggiunto e finito a Cleveland dove la distanza tra il roster attuale e l'opportunità di iniziare a vincere è ancora molto ampia. Cambiare aria? Non adesso e c'è un'ottima ragione per restare

Fino al prossimo 17 ottobre infatti Drummond può decidere di accettare la sua player option da 28.8 milioni di dollari per prolungare di un anno il suo contratto: nessuno sarebbe lontanamente disposto a corrispondergli una cifra del genere al momento. Meglio tenersela stretta e poi vedere cosa accade il prossimo anno

HASSAN WHITESIDE - MEGLIO LASCIA I PORTLAND TRAIL BLAZERS | In Oregon ha avuto la possibilità di mettersi in mostra e ha trovato un gruppo che ha scelto di scommettere su di lui quando in pochi lo avrebbero fatto. Questioni di necessità, visto l'infortunio di Jusuf Nurkic, ma adesso con il rientro del bosniaco lo scenario è cambiato

Rimbalzi e stoppate non sono mancate, ma a Portland in caso di permanenza verrebbero meno i minuti a disposizione sul parquet. Una cosa va detta a prescindere: un contratto da 98 milioni per quattro anni non lo offrirà più nessuno, ma qualora dovesse "accontentarsi" di meno le proposte non dovrebbero mancare

DEMAR DEROZAN - MEGLIO ANDARE VIA DAI SAN ANTONIO SPURS | Non è scoccata la scintilla, non ha funzionato la voglia di rivincita dopo il "tradimento" dei Raptors (che bene hanno fatto a cambiare, conquistando subito il titolo NBA), mentre per DeRozan non è stato lo stesso in Texas

Ci sono in ballo però i 27.7 milioni della sua player option, che gli garantirebbero un altro anno (molto ricco) agli Spurs: ma davvero DeRozan è un giocatore "finito" da non poter ottenere un'offerta migliore, più duratura e ricca, da un'altra parte? Per Bleacher Report è giusto rischiare e provare a cambiare

FRED VANVLEET - MEGLIO RESTARE AI TORONTO RAPTORS | In tanti lo vogliono, molti busseranno alla sua porta, ma nessuna della alternative sul tavolo è minimamente paragonabile all'opportunità di lottare per il vertice della Eastern Conference come il restare ai Raptors. Davvero c'è bisogno di andare via per qualche milione di dollari in più?

VanVleet non è passato dal Draft e ha incassato molto meno di quanto avrebbe meritato finora, ma con i contratti dei vecchi veterani in scadenza a Toronto non vedono l'ora di confermarlo e di affidargli anche le chiavi della squadra. New York o Detroit riusciranno a fargli cambiare idea?

SERGE IBAKA - MEGLIO ANDARE VIA DAI TORONTO RAPTORS | Il suo ciclo con la squadra del Canada si è concluso - nel migliore dei modi - lo scorso anno con il titolo. In questa stagione i Raptors hanno dimostrato di poter lottare e stanno onorando i playoff nel migliore dei modi, ma restare ancora dietro a Gasol potrebbe essere limitante

Dopo aver imparato a colpire con i piedi oltre l'arco, Ibaka ha reso definitivamente il suo gioco completo per la pallacanestro del 2020: nonostante l'età, il fisico continua a reggere e l'atletismo ormai non è più il pezzo forte del suo bagaglio tecnico. Ci sarà la fila fuori dalla sua porta per accaparrarsi un veterano del suo livello

ANTHONY DAVIS - MEGLIO RESTARE AI LAKERS | "Ma dove devi andare?", è la domanda che ronza nella testa di tutti: lanciato finalmente ai playoff con una squadra di livello, Davis sta dominando in post-season, dimostrando di essere il tassello decisivo per i gialloviola

LeBron James tra qualche anno infatti, nonostante la resa, sarà costretto ad abdicare per raggiunto limite d'età - pronto a cedere il suo scettro al n°3 dei Lakers, uno dei migliori compagni che King James abbia mai avuto al suo fianco. Basterà firmare il rinnovo di contratto e aspettare, con la speranza di iniziare a vincere sin da subito

CARMELO ANTHONY - MEGLIO ANDARE VIA DAI PORTLAND TRAIL BLAZERS | Le parole che hanno sancito la fine della stagione di Melo sono state: "A Portland ho trovato una nuova casa", ma al netto delle 58 gare da titolare e dell'entusiasmo ritrovato, il n°00 dei Blazers ha dimostrato di poter far comodo anche a squadre ancora più "di vertice". Un aspetto da non sottovalutare

L'ossessione di Anthony infatti, dopo aver incassato per anni centinaia di milioni di dollari, non sono certo i soldi, ma l'opportunità di vincere quel titolo NBA che manca nella sua bacheca: nelle prossime settimane potrebbero essere molte le squadre "da titolo" a bussare alla sua porta. Sicuro di voler rinunciare soltanto per la comodità di restare ai Blazers?