
Playoff NBA, i risultati della notte: L.A. fa 2-1 con un mostruoso LeBron; Bucks eliminati
Il n°23 dei Lakers segna 29 dei suoi 36 punti nel primo tempo, trascinando i gialloviola al 2-1 nella serie contro Houston, cui non bastano sia Harden che Westbrook a 30 o più punti. Ma a far notizia nella notte è ovviamente l'eliminazione ai playoff dei Milwaukee Bucks, che senza Giannis Antetokounmpo fermato dall'infortunio alla caviglia si arrendono ai Miami Heat: 4-1 nella serie per Jimmy Butler e compagni che tornano in finale a Est per la prima volta dal 2014 (quando c'era LeBron)

HOUSTON ROCKETS-LOS ANGELES LAKERS 102-112 | Dopo tre quarti la gara è in parità, 82-82, ma l’ultimo periodo si apre con un 10-0 di parziale per L.A. che indirizza la sfida, parziale che si allunga a 17-5 e che alla fine vede i Lakers vincere gli ultimi dodici minuti 30-20 e portare a casa gara-3. Fondamentale la difesa degli uomini di coach Vogel nel secondo tempo, con Houston tenuta a soli 38 punti con il 35% al tiro
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LeBron James è l’assoluto dominatore di gara-3: 29 dei suoi 36 punti arrivano in un primo tempo in cui tira 10/14 dal campo con 4/5 da tre punti. E se all’intervallo non ha neppure una stoppata a tabellino, le cose cambiano nel terzo quarto quando in 10 minuti di pallacanestro rimanda al mittente in 4 occasioni un tiro dei Rockets. Prestazione leggendaria del n°23 gialloviola sui due estremi del campo: sono 36 alla fine con 13/23 al tiro, 4 triple, 7 rimbalzi e 5 assist
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Se LeBron James è Batman, il suo Robin a L.A. è Anthony Davis, autore di una gara-3 da soli 13 tiri (9 segnati) ma capace di 26 punti, 15 rimbalzi e 6 assist. Gli ruba però i riflettori un Rajon Rondo determinante, soprattutto nel secondo tempo: l’ex Celtics dalla panchina porta in dote 21 punti (15 dopo l’intervallo), con soli 11 tiri (8 segnati) ma anche 9 preziosi assist

Houston crolla nel finale, ma per tre quarti gioca alla pari con i Lakers. Il merito è di un James Harden che sfiora la tripla doppia con 33 punti (11/23 al tiro con 4/9 dalla lunga distanza), 9 assist e altrettanti rimbalzi, anche se "il Barba" fa fatica negli ultimi dodici minuti quando trova solo un canestro (da tre punti) sulle quattro conclusioni che si prende nel quarto conclusivo. Alla fine per lui (come per tutti i Rockets escluso Austin Rivers) c'è un plus/minus negativo (-7) alla sirena
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Reagisce bene dopo le deludenti prestazioni delle prime gare Russell Westbrook, anche lui capace di toccare quota 30 in gara-3, con anche 8 rimbalzi, 6 assist e 2 recuperi. Buone anche le sue percentuali al tiro (13/24 dal campo, compreso un 2/4 dall’arco) ma sono soprattuto i suoi 11 punti nel quarto quarto a impressionare, l’ultimo dei Rockets a mollare anche davanti al parziale dei Lakers. Houston ha 16 punti con 7/11 da Jeff Green dalla panchina e tira il 40% da tre punti, ma su solo 30 tentativi
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MILWAUKEE BUCKS-MIAMI HEAT 94-103 (1-4) | La prima notizia, quella che di certo condiziona la partita (e forse la serie) è che Giannis Antetokounmpo guarda gara-5 dalla panchina, incapace di recuperare dall’infortunio alla caviglia riportato nella quarta partita della serie vinta poi con una prova d’orgoglio dai suoi compagni. La stagione dei Bucks finisce quindi con una sorprendente eliminazione in semifinale di conference, senza il loro MVP in campo
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Dopo il match point fallito in gara-4, per un clamoroso “cappotto” ai danni della testa di serie n°1, Miami non si lascia sfuggire il secondo matchpoint e vince la quinta sfida contro i Bucks di squadra e da squadra, con 6 giocatori capaci di chiudere tra i 12 e i 17 punti, quelli toccati da Goran Dragic (7/15 con 2/5 da tre per lui) e Jimmy Butler. Ancora una volta molto importante il contributo del rookie Tyler Herro dalla panchina: sono 14 con 3/7 da tre per lui, ma soprattutto ci sono anche 8 rimbalzi e 6 assist in 37 minuti in campo

L’uomo copertina in casa Heat però è ancora una volta Jimmy Butler, che gioca un’altra gara a 360 gradi: per il n°22 di coach Spoelstra ci sono solo 6 tiri in tutta la partita (4 segnati), ma come al solito va spesso in lunetta (dov’è infallibile, 8/8) e ai suoi 17 punti aggiunge 10 rimbalzi, 6 assist e un recupero. È lui l’anima degli Heat che da testa di serie n°5 raggiungono così la finale di conference: non accadeva dai Memphis Grizzlies del 2013

Senza replicare gli incredibili eroismi di gara-4, in contumacia Antetokounmpo è ancora una volta Khris Middleton il miglior marcatore di Milwaukee: per il n°22 dei Bucks ci sono 23 punti (con 25 tiri), 7 rimbalzi e 6 assist ma anche 6 palle perse e 6 falli. Fa meglio di lui per percentuali Donte DiVincenzo (5/9 al tiro per 17 punti) mentre Brook Lopez chiude con una doppia doppia da 15 e 14 rimbalzi. Solo 2/12 al tiro per Eric Bledsoe mentre la panchina di coach Budenholzer (Marvin Williams escluso) fa 3/13 al tiro