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NBA, Pascal Siakam fa mea culpa, Lowry gli dà un consiglio: "Leggi tutti gli articoli"

TORONTO
©Getty

L’All-Star camerunense dei Toronto Raptors ha faticato moltissimo per tutta la serie contro i Boston Celtics, e si è preso le sue responsabilità dopo l’eliminazione: "Gran parte della colpa è mia, devo imparare da questa situazione". Il compagno di squadra Lowry gli ha dato un consiglio: "Ci sono passato anche io, deve leggere ogni articolo che scriveranno su di lui e usarli come motivazione"

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In ogni traiettoria di una stella NBA c’è un momento in cui le cose vanno male. Non c’è un singolo giocatore di alto livello nella lega la cui traiettoria è sempre e solo stata ascendente, ma è come si reagisce dai momenti bassi che determina il carattere di una stella. La serie contro i Boston Celtics è stata senza alcun dubbio un momento basso per Pascal Siakam: l’ala camerunense dei Toronto Raptors ha chiuso con 15 punti e 7.4 rimbalzi di media in oltre 40 minuti sul parquet, commettendo 2 palle perse a partita a fronte dei soli 3.3 assist distribuiti e tirando col 38% dal campo e il 12.5% da tre punti (4/32), con un plus-minus di -3.1. Solamente in gara-4 l’All-Star dei canadesi è riuscito a superare quota 20 punti, ma per riuscirci ha avuto bisogno di 23 tiri (2/13 dalla lunga distanza) riposando per soli due minuti in tutta la gara. Oltre ai problemi individuali in attacco nel dover affrontare difensori che potessero pareggiarne la forza fisica come Jayson Tatum, Jaylen Brown o Marcus Smart, Siakam ha anche faticato in difesa, dove spesso ha commesso errori non da lui.

Le parole di Siakam dopo la sconfitta

Ovviamente devo migliorare” ha detto il 26enne dopo la sconfitta in gara-7, chiusa con 13 punti, 11 rimbalzi e 5 palle perse. “Per me si tratta di un’esperienza formativa: devo imparare da quello che è successo e farmi trovare pronto il prossimo anno. Non sono riuscito ad aiutare i miei compagni: gran parte della colpa è mia”. Il suo 12.5% da tre punti nella serie rappresenta il peggior dato nella storia dei playoff per un giocatore con almeno 30 tentativi in una singola serie, e il 10/53 nei playoff è secondo solo a Lindsey Hunter nel 2001 (8/53) tra quelli con almeno 50 tentativi. Un dato decisamente sconfortante visto che in regular season Siakam aveva viaggiato a 23.6 punti di media col 36% da tre punti. Nella bolla però era evidente che qualcosa non stesse andando, come testimoniano i soli 17 punti col 39.4% di media nelle sette “seeding games” disputate. 

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La fiducia di Nick Nurse

Ho molta fiducia in lui” ha detto coach Nick Nurse, che lo ha sempre tenuto in campo nonostante i problemi. “Quello in cui siamo è uno scenario strano e unico. Non posso sottolineare abbastanza quanto stesse giocando bene prima della sospensione: era assolutamente dominante nei finali di gara, che fosse tirando o attaccando il ferro o trovando i tiratori sul perimetro. Per le ragioni più diverse tutti noi siamo stati influenzati da questa situazione, ma non ho intenzione di andare troppo in là con le analisi. La sua crescita per noi è stata costante e progressiva”.

VanVleet e Lowry lo difendono: “Tornerà più forte”

Proprio perché nella sua carriera Siakam non ha fatto altro che migliorare, tutti i suoi compagni sono stati veloci nel difenderlo dopo la conclusione di gara-7. “Sono orgoglioso di lui e gli voglio bene, è mio fratello" ha detto Fred VanVleet. Andrei in guerra con lui ogni giorno: so che non ha giocato ai suoi livelli, ma il suo impegno e la sua intensità sono state perfette. Non ha mai puntato il dito contro nessuno e non è mai stato un cattivo compagno: ha continuato a provarci anche se non è andata bene. Ma fa parte del viaggio: tutti hanno alti e bassi. Per lui sfortunatamente è arrivato adesso. Ma succede. Succede a tutti”.

 

Uno a cui sicuramente è successo è Kyle Lowry, che prima di togliersi la soddisfazione di vincere il titolo lo scorso anno ha affrontato tanti momenti in cui le sue prestazioni non sono state all’altezza, almeno secondo l’opinione generale. Per questo ha voluto dare un consiglio al suo giovane compagno: “Quando siamo stati eliminati da Washington in quattro partite [stagione 2014-15, ndr] ho letto ogni singola cosa che è stata scritta su di me. Buone, cattive, tremende, terribili, bellissime: le ho usate tutte come motivazioni. Questo è il consiglio che io gli darei: guarda tutto, ripensa a tutto e vedrai tutto. Usala come benzina per il tuo lavoro. Ci sono passato anche io: può chiamarmi quando vuole e io non gli dirò niente di sbagliato. È un’esperienza da cui uscirà migliore come giocatore e come uomo. Non sarei sorpreso nel ritrovarlo ancora più affamato e pronto a distruggere gli avversari”.

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Nurse: "Questa squadra mi manca già, due anni incredibili"

Queste parole, che lo stesso Siakam ha definito come “incredibili” per ringraziare del sostegno ricevuto dopo le brutte prestazioni nella serie, sottolineano quanto lo spogliatoio di Toronto sia unito — anche se potrebbe essere stata la loro ultima volta insieme. In estate infatti VanVleet, Serge Ibaka e Marc Gasol saranno free agent, e non tutti potrebbero essere di nuovo in Canada nella prossima stagione: “Questa squadra mi manca già” ha ammesso coach Nurse. “È stata una cavalcata di due anni incredibile con buona parte di questi ragazzi. Non ci pensavo fino a quando la partita non è finita, non pensavo davvero potesse essere l’ultima. Speravo davvero di vincere la serie e cominciare a pensare a Miami”. Per Lowry, però, il risultato è stato giusto: “È stata una battaglia incredibile ma loro ci hanno battuti. Hanno giocato duro e ci siamo resi la vita difficile a vicenda. Abbiamo avuto le nostre chance, ma loro sono stati più bravi e sono andati avanti. È triste perché avevamo qualcosa in più da dare, ma sfortunatamente non potremo più farlo”.

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