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Kobe Bryant, Pau Gasol onora la famiglia Bryant e chiama la figlia Gianna

KOBE BRYANT

Il due volte campione NBA con i Los Angeles Lakers e la moglie Cat hanno annunciato la nascita della loro primogenita, a cui hanno dato il nome di Elisabet Gianna, chiaro riferimento a Gigi, figlia di Kobe Bryant deceduta insieme a lui nell’incidente di elicottero dello scorso gennaio. “Un nome molto significativo per la nostra bellissima figlia” ha scritto lo spagnolo sui social

Pau Gasol ha sempre dimostrato di essere molto vicino alla famiglia Bryant, passando del tempo nelle ultime settimane — anche nel giorno del suo compleanno — con le figlie di Kobe e la moglie Vanessa comportandosi da vero “zio”. Ora ha deciso di onorare anche la memoria di Gianna “Gigi” Bryant, la figlia 13enne deceduta nell’incidente aereo che ha tolto la vita a Kobe e ad altre sette persone. Il due volte campione NBA con i Los Angeles Lakers insieme alla moglie Cat ha annunciato la nascita della sua primogenita, a cui ha dato il nome di Elisabet Gianna: “La nostra piccola è finalmente arrivata! Il parto è andato molto bene e non potremmo essere più felici” ha scritto su Instagram. “Elisabet Gianna Gasol, un nome davvero significativo per la nostra bellissima figlia!!”. Gasol ha anche usato l’hashtag #girldad, che era come Kobe Bryant si riferiva a se stesso visto che ha avuto quattro figlie dal suo matrimonio con Vanessa. 

Vanessa Bryant: "La mia figlioccia è qui"

Anche Vanessa Bryant ha festeggiato la notizia scrivendo su Instagram “La mia figlioccia è qui!!!”, messaggio a cui Gasol ha risposto scrivendo “Ti voglio bene sorella, sarai la miglior madrina per la nostra Ellie Gianna”. Questo legame rinsalda ancora di più il rapporto strettissimo tra la famiglia Gasol e quella dei Bryant, come testimoniato anche dal viaggio in barca fatto assieme lo scorso mese a San Francisco e il giorno del suo quarantesimo compleanno passato insieme alle figlie di Kobe. “Abbiamo una connessione incredibile, è piuttosto evidente” aveva detto lo spagnolo lo scorso maggio. “Lui è stato sempre presente per me e per noi, in maniere e modi sempre diversi”.

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