Mercato NBA, i Philadelphia 76ers vogliono Mike D’Antoni per puntare a James Harden?
MERCATO NBAUn giornalista di Philadelphia ha rilanciato la voce che vede i Philadelphia 76ers interessati a Mike D’Antoni per portare in città addirittura James Harden, con cui l’allenatore ha un ottimo rapporto. La stella degli Houston Rockets può uscire dal suo contratto nel 2022, ma i texani vogliono continuare a costruire attorno a lui
I Philadelphia 76ers promettono di essere tra le squadre più attive del prossimo mercato, a partire dalla scelta dell’allenatore. Dopo la firma di Billy Donovan con i Chicago Bulls, i due nomi più accreditati per allenare Joel Embiid e Ben Simmons sembrano essere quelli di Tyronn Lue e di Mike D’Antoni — ma proprio su questo secondo nome potrebbero esserci motivazioni "extra" per vederlo sulla panchina dei Sixers. Secondo quanto riportato dal giornalista televisivo di NBCS Philadelphia John Clark (che si occupa principalmente di football), uno dei motivi che spingerebbero i Sixers a puntare su D’Antoni sarebbe la prospettiva di poter stimolare James Harden a trasferirsi a Philly, spingendo per uno scambio. Dopo aver sfiorato il successo nei loro anni assieme a Houston, Mike D’Antoni ha deciso di non rimanere ai Rockets per il prossimo anno e sarebbe interessato a un ritorno a Philadelphia, dove è già stato assistente sotto Brett Brown (con la prospettiva, neanche troppo nascosta, di prenderne il posto alla prima difficoltà che poi non è mai arrivata).
Harden ai Sixers: come funzionerebbe lo scambio
Prima di pensare al clamoroso trasferimento di James Harden ai Philadelphia 76ers, però, ci sono diverse situazioni da valutare. Innanzitutto deve essere lui stesso a richiedere di essere ceduto visto che i Rockets non hanno intenzione di privarsene e lui è sotto contratto almeno fino alla free agency del 2022, quando potrà decidere di non esercitare la player option in suo favore per il 2022-23. Una stagione nella quale Harden compirà 33 anni e che lo vedrebbe ricompensato di 47.3 milioni di dollari, una cifra enorme che i Sixers non potrebbero permettersi sul mercato dei free agent, avendo già tutto il salary cap per il 2022-23 occupato da Tobias Harris (37.6 milioni), Joel Embiid (33.6) e Ben Simmons (33.3), oltre al non-garantito da 26.5 milioni di Al Horford.
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Se la strada della free agency è preclusa (a meno di scenari che davvero in questo momento non si possono prevedere), l’unico altro modo per far eventualmente ricongiungere Harden e D’Antoni è uno scambio, ma in quel caso i Sixers dovrebbero mettere sul tavolo almeno uno tra Simmons ed Embiid, entrambi decisamente più giovani rispetto al trentenne Harden (che potrebbe sempre liberarsi nel 2022 o nel 2023). Il General Manager di Philadelphia Elton Brand ha già dichiarato di voler costruire attorno alle sue due stelle e non spezzare la loro combinazione, e anche se Harden dovesse puntare i piedi per andare via da Houston (cosa di cui non c’è alcuna notizia), i Rockets avrebbero una lunga lista di offerte da poter valutare e/o proporre alle altre squadre.
Certamente sarebbe interessante vedere Harden in un contesto diverso rispetto alla Western Conference che non è riuscito a conquistare con la maglia di Houston, e anche il proprietario dei Rockets Tilman Fertitta — alle prese con qualche problema economico legato al COVID-19 — potrebbe pensare a un passo indietro dal punto di vista degli investimenti per una squadra che non è riuscita a competere davvero per il titolo. Ma devono succedere davvero molte cose per vedere Harden a Philadelphia: la prima di queste è sicuramente D’Antoni sulla panchina dei Sixers, le altre invece sono molto più improbabili.