
NBA, i 10 giocatori pagati “troppo” dalle proprie squadre. CLASSIFICA
Sono un bel po’ i pessimi contratti firmati dalle franchigie NBA, ma alcuni condizionano davvero la vita delle squadre - riempiendo il cap senza ottenere un contributo tangibile sul parquet: Bleacher Report ha stilato la classifica dei peggiori accordi relativi alla stagione 2019-20 appena conclusa, con tante sorprese anche sul podio - alle volte anche un All-Star può essere un peso a livello salariale

MENZIONI D’ONORE | ANDRE DRUMMOND, CLEVELAND CAVALIERS | 27.1 milioni di dollari nel 2019-20 | Il centro dei Cavaliers, finito a Cleveland nell’ultimo giorno di mercato lo scorso febbraio, è una delle grandi promesse non mantenute dell’ultimo lustro della pallacanestro NBA. Il gioco è cambiato e il suo ruolo è diventato obsoleto: non è che non sa fare quello per cui ha firmato un contratto milionario, è che non serve più

MENZIONI D’ONORE | AL HORFORD, PHILADELPHIA 76ERS | 28 milioni di dollari nel 2019-20 | Arrivato da Boston per portare esperienza e qualità, non ha trovato la giusta intesa sul parquet con Joel Embiid - risultando deleterio e spesso un vero e proprio problema per Philadelphia sul parquet. Anche lui avrebbe meritato di entrare nella top-10, ma c’è chi ha fatto peggio

10° POSTO | OTTO PORTER, CHICAGO BULLS | 27.25 milioni di dollari nel 2019-20 | Vi ricordate quanto Porter era il giocatore cruciale nella rotazione degli Wizards, un 3&D invidiato da molte franchigie? Beh, anche nel suo caso i soldi sono risultati una “condanna” per chi come Chicago ha deciso di puntare su di lui: non ha mai rispettato nell’ultimo triennio le attese legittime che c’erano sul suo conto

9° POSTO | STEVEN ADAMS, OKLAHOMA CITY THUNDER | 25.8 milioni di dollari nel 2019-20 | 11 punti e 9 rimbalzi di media, con tanta buona difesa: allora perché lamentarsi del suo contratto? Perché Adams è un giocatore obsoleto per molti aspetti, un peso in un roster che punta a svecchiare una franchigia che farebbe a meno di spendere tutti quei soldi per lui

8° POSTO | MIKE CONLEY, UTAH JAZZ | 32.5 milioni di dollari nel 2019-20 | Conley ha firmato uno dei contratti più ricchi della storia NBA, a Memphis, in una situazione molto diversa da quella di Salt Lake City: i Jazz speravano che potesse rappresentare il salto di qualità definitivo. Così però non è stato, nonostante i tanti milioni spesi

7° POSTO | NICOLAS BATUM, CHARLOTTE HORNETS | 25.6 milioni di dollari nel 2019-20 | Vi ricordate quando il giocatore francese era uno dei giocatori più duttili della lega, uno dei recordman per triple doppie in una singola stagione, perfetto sia in attacco che in difesa? Bene: gli Hornets ci sono cascati con tutte le scarpe e i 120 milioni di dollari per 5 anni sono state una delle condanne che gravano sul cap di Charlotte

6° POSTO | BLAKE GRIFFIN, L.A. CLIPPERS | 34.2 milioni di dollari nel 2019-20 | Una delle migliori giocate degli ultimi anni fatte dalla squadra di Los Angeles è stata quella di regalare a Griffin un rinnovo multimilionario per poi liberarsi di lui e scaricarlo a Detroit. L’infortunio lo ha condizionato per quasi tutta la parziale stagione disputata quest’anno, ma è una scusa soltanto parziale: per i Pistons anche l’ex All-Star con i Clippers è diventato un peso

5° POSTO | KEVIN LOVE, CLEVELAND CAVALIERS | 28.9 milioni di dollari nel 2019-20 | Per Bleacher Report, Love è peggio di Griffin: perché? Pare che per lui non ci sia alcuna possibilità di trovare spazio in una nuova squadra, nessuno è disposto a offrire qualcosa pur di sobbarcarsi il suo contratto. Un bel problema per i Cavs…

4° POSTO | ANDREW WIGGINS, GOLDEN STATE WARRIORS | 27.5 milioni di dollari nel 2019-20 | Doveva essere il nuovo LeBron James e in Minnesota, nonostante fosse chiaro l’errore di valutazione, gli hanno fatto firmare un contratto da star, prima di scaricarlo agli Warriors che adesso se lo tengono sul groppone e sperano di liberarsene nonostante la carta di identità dica soltanto: “25 anni”

3° POSTO | RUSSELL WESTBROOK, HOUSTON ROCKETS | 38.5 milioni di dollari nel 2019-20 | Sì, si può essere anche un All-Star ed essere un problema a livello salariale per la propria squadra: Westbrook era sbarcato a Houston per permettere ai texani di fare un salto in avanti rispetto a quanto conquistato con CP3. Le cose però sono andate in maniera diversa e la sua resa non giustifica uno dei contratti più ricchi della NBA

2° POSTO | TOBIAS HARRIS, PHILADELPHIA 76ERS | 32.7 milioni di dollari nel 2019-20 | L’accordo folle sottoscritto dai Sixers appariva già poco comprensibile anche prima dell’inizio di questa stagione: dopo il fallimento raccolto da Philadelphia però le cose appaiono in tutta la loro chiarezza. Harris, nel pieno della sua carriera, sarà chiamato a fare un difficile salto di qualità per giustificare cifre del genere

1° POSTO | JOHN WALL, WASHINGTON WIZARDS | 38.2 milioni di dollari nel 2019-20 | Gli infortuni, certo, la lunga assenza, ma in generale Washington continua a scontare un accordo multimilionario firmato con Wall che blocca il cap della squadra e ha segnato l’inizio della fine di un gruppo che qualche anno fa sembrava di buone speranze. Adesso invece tutti vogliono scappare dallo spogliatoio Wizards - tranne Wall, che ogni 15 giorni passa all’incasso