Oggi è un affermato allenatore NBA, con un anello vinto nel 2019 e il titolo di coach of the year incassato quest'anno. Ma nel giugno del 1998, appena nominato capo allenatore dei Raptors, l'invito di Phil Jackson a raggiungerlo nel Montano gli era sembrata la cosa più incredibile che potesse succedergli
L’anno scorso, all’esordio su una panchina NBA, Nick Nurse ha vinto il titolo NBA. Quest’anno — fuggiti verso Los Angeles 2/5 del suo quintetto base — ha guidato i Raptors a un record ancora migliore (il 73.6% di percentuale di vittorie contro il 70.7% dello scorso anno) finendo per ricevere il premio di allenatore dell’anno NBA. Del suo lungo, tortuoso e inusuale cammino verso una panchina nella lega si è parlato a lungo, con gli stop in Europa (in Inghilterra ma anche in Belgio), tante leghe minori e gli inevitabili inizi nella pallacanestro collegiale. Proprio qui, a livello NAIA — quando aveva solo 23 anni — Nurse ha avuto il suo primo incarico da capo allenatore, alla Grand View University. Che l’attuale coach di Toronto faceva giocare seguendo i dettami offensivi del Triangolo ideato da Tex Winter e adottato da Phil Jackson, soprattutto ai Bulls ma anche ai Lakers. Giunto poi sulla panchina dei Raptors, proprio nello stesso giorno in cui ottiene la nomina ufficiale a capo allenatore (a metà giugno 1998) Nurse viene anche informato da un membro dello staff dei Raptors, Alex McKechnie (responsabile della saluta e delle performance sportive dei giocatori di Toronto), della possibilità di incontrare proprio Phil Jackson, con cui McKechnie aveva un buon rapporto per il decennio trascorso assieme ai Lakers.
“Mi aveva invitato a raggiungerlo nel Montana. Non sapevo se sarebbe stato per il tempo di un caffè assieme o se invece mi sarei fermato lì”, ha raccontato recentemente Nurse. Che però non esita: si imbarca sul primo aereo e raggiunge il rifugio privato di Jackson. I due finirono per trascorrere tre interi giorni assieme, affrontando tantissimi temi tra cui anche lunghe chiacchierate sulle diverse filosofie di gioco con cui allenare una squadra. E allora oggi non sorprende che l’introduzione al volume con il quale Nick Nurse ha esordito nelle librerie — “Rapture — 15 squadre, 4 Paesi, un titolo NBA e come trovare un modo per vincere quasi ovunque” — porti proprio la firma di coach Zen.