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Mercato NBA, la lega apre un’investigazione sull’affare Bogdanovic-Milwaukee Bucks

MERCATO NBA
©Getty

Lo scambio saltato tra Milwaukee e Sacramento per portare Bogdan Bogdanovic ai Bucks ha portato la NBA ad aprire un’investigazione su quanto successo, per accertarsi che non ci siano state violazioni delle regole anti-tampering. Una situazione che potrebbe avere ripercussioni anche per Giannis Antetokounmpo

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: non capita praticamente mai che uno scambio annunciato come “fatto” da parte di uno dei giornalisti di punta della NBA come Adrian Wojnarowski o Shams Charania salti all’improvviso, specialmente dopo quasi 48 ore che è diventato di dominio pubblico. Eppure il passaggio di Bogdan Bogdanovic ai Milwaukee Bucks, dato per certo solo qualche giorno fa, è definitivamente saltato a poche ore dal Draft, come confermato anche dal fatto che i Bucks ieri hanno tagliato Ersan Ilyasova, uno dei contratti inseriti all’interno dello scambio insieme a Donte DiVincenzo e DJ Wilson. Lo scambio per come era stato riportato, allora, non si può più fare, e Bogdanovic a partire da questa mezzanotte potrà cercarsi una nuova squadra con il suo status di restricted free agent (dando quindi ai Kings la possibilità di pareggiare ogni offerta). Ma che cosa è successo?

Perché è saltato lo scambio per Bogdanovic

Le tempistiche di quanto accaduto non sono ancora chiare, ma pare che Bucks e Kings abbiano raggiunto un accordo “senza fare i conti con l’oste”, cioè senza coinvolgere attivamente Bogdanovic e il suo agente nelle loro discussioni. Secondo quanto scritto da Wojnarowski, i Kings e i Bucks speravano di inserire Bogdanovic all’interno di uno scambio più ampio, negoziando con lui un contratto a partire da venerdì, cioè la data di inizio ufficiale della free agency. Praticamente hanno concluso la trattativa ipotizzando un contratto tra i 14 e i 18 milioni all’anno per Bogdanovic, contratto che però i Bucks — secondo le regole — avrebbero potuto negoziare con il giocatore solo a partire da stanotte. Qualcosa però non stava bene a Bogdanovic, che è convinto (forse anche perché qualche altra squadra si è fatta viva nel frattempo) di poter prendere di più sul mercato dei free agent in termini di stipendio o di anni, e quindi ha detto chiaro e tondo di voler testare il mercato, facendo saltare tutto. Per concludere una sign & trade, infatti, serve il consenso di tutte le parti coinvolte (le due squadre e il giocatore), e una di queste evidentemente mancava. Ecco perché è saltato tutto.

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L’investigazione della NBA su quanto successo

Una questione molto ingarbugliata e sulla quale ci sono ancora molti lati oscuri, ma su cui la NBA intende fare chiarezza. Secondo quanto riportato dal New York Times, la lega ha aperto un’investigazione su quanto successo, anche perché se i Bucks avessero parlato con Bogdanovic quattro giorni prima dell’apertura del mercato sarebbe una palese violazione delle regole (il cosiddetto tampering, cioè le conversazioni proibite tra un giocatore sotto contratto e un’altra squadra). Il tampering è la consuetudine in NBA, visto che tutti parlano con tutti ben prima dei termini prestabiliti, ma c’è una certa attenzione nel non far trapelare certe indiscrezioni alla stampa con così tanto anticipo — accortezza che nel caso di Bogdanovic non è stata utilizzata, a quanto pare.

 

I Bucks rischiano una forte multa da parte della NBA, ma rischiano soprattutto che la situazione con Giannis Antetokounmpo si complichi. Dopo le voci sugli scambi per Jrue Holiday e Bogdanovic sembrava che il due volte MVP fosse propenso a estendere subito il suo contratto con un supermax da oltre 220 milioni di dollari in cinque anni, ma cosa penserà adesso che l’affare per la guardia serba sembra essere saltato? I Bucks hanno ancora qualche giorno per rimediare a quanto successo, ma quantomeno la figuraccia rimane.

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