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NBA, Anthony Davis e la frenata sul nuovo contratto con i Lakers: "Non c'è fretta"

NBA

La stella dei Lakers e il suo agente (Rich Paul) vogliono prendersi alcuni giorni di riflessione prima di decidere il da farsi. Sembra scontata la permanenza del giocatore in gialloviola: resta però da stabilire la formula e la durata del contratto. Ed è su questo che i due vogliono ragionare senza fretta

Alla mezzanotte italiana si apre ufficialmente il periodo di free agency, ma chi si aspetta il rinnovo di Anthony Davis con i Lakers molto probabilmente rimarrà deluso. È quanto ha fatto sapere lo stesso giocatore tramite il suo agente Rich Paul (lo stesso di LeBron James, sempre utile ricordarlo): Davis e Paul - riporta l'insider di ESPN Adrian Wojnarowski - con ogni probabilità non prenderanno una decisione prima di 3/4 giorni, avendo individuato la data del Giorno del Ringraziamento americano (giovedì 26 novembre) come quella attorno alla quale si pronunceranno sul futuro del neo-campione NBA. Allarme a Los Angeles, quindi? Tutto lascia pensare di no, perché la certezza quasi assoluta è che si vada comunque verso il rinnovo, e che i giorni di attesa servano soltanto per stabilire la formula (e la durata) del nuovo contratto. Un triennale (con player option al termine della stagione 2022-23) allineerebbe la scadenza di Davis a quella di LeBron James, e porterebbe nelle tasche del giocatore 106 milioni di dollari.

Ma sul piatto ci sono anche le possibilità di un contratto più breve (1+1, per un totale di 68 milioni) o più lungo, a quattro (per una cifra vicina ai 147 milioni) o addirittura cinque anni (189). Insomma, qualsiasi sia la scelta, di sicuro la sicurezza finanziaria di Davis è assicurata, così come sicura — a detta di tutti — è anche la sua permanenza in gialloviola. Ai tifosi dei Lakers viene solo chiesta un po’ di pazienza in più.

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