Mercato NBA, soldi sprecati: le peggiori firme delle ultime settimane. CLASSIFICA
Il sito "Bleacher Report" punta i riflettori su otto contratti troppo generosi: per alcuni si è trattato di rinnovi quasi obbligati, per altri di scelte assolutamente discutibili. E si sa come nella NBA investire (male) a medio/lungo termine può compromettere le ambizioni di una franchigia per parecchi anni a venire
CHI HA PAGATO TROPPO | Ogni finestra di mercato NBA ha squadre che ne escono (sulla carta) vincenti e altre perdenti. In una free agency che doveva essere “povera” (per via del Covid e di una classe 2021 molto più appetibile) non sono però mancati grossi contratti, alcuni dei quali elargiti all’apparenza anche con troppa generosità. Secondo “Bleacher Report”, questa è la classifica dei peggiori affari fatti dalle franchigie NBA
MENZIONE D’ONORE | JOE HARRIS, BROOKLYN NETS | 4 ANNI, 75 MILIONI DI DOLLARI | Certo, nella NBA di oggi il tiro è probabilmente il fondamentale più importante. E Harris — lo ricordano in grafica anche i Nets — nel 2018-19 è stato il miglior tiratore dall’arco di tutta la NBA e in carriera ha anche vinto la gara del tiro da tre punti all’All-Star Weekend. Detto questo, quasi 20 milioni di dollari all’anno sembrano troppi
MENZIONE D’ONORE | DAVIS BERTANS, WASHINGTON WIZARDS | 5 ANNI, 80 MILIONI DI DOLLARI | Anche qui: l’importanza del tiro, a maggior ragione se qualità principale di un giocatore alto 2.08. Il 42.4% dall’arco mandato a referto nelle 54 gare disputate nella capitale ha convinto gli Wizards a investire pesantemente sul lettone, che però difensivamente è giocatore spesso attaccato dalle squadre avversarie e che ad alti livelli deve ancora dimostrare tutto (dopo un triennio da riserva agli Spurs)
MENZIONE D’ONORE | STEVEN ADAMS, NEW ORLEANS PELICANS | 2 ANNI, 35 MILIONI DI DOLLARI | Il suo contratto è un’estensione di quello attualmente già in essere, firmato con i Thunder: contando anche l’ultimo anno dell’accordo con OKC, i Pelicans pagheranno al centro neozelandese oltre 62 milioni di dollari nel prossimo triennio. Un po’ troppo per un centro un po’ “vecchio stile”, guerriero difensivo sì ma forse con i suoi migliori anni già alle spalle (già 7 nella lega)
5. MARCUS MORRIS, L.A. CLIPPERS | 4 ANNI, 64 MILIONI DI DOLLARI | Non c’erano molti giocatori 3&D sul mercato, e i Clippers sono stati quasi “costretti” a confermarlo: poteva chiedere il 120% in più rispetto al suo ultimo stipendio e lo ha quasi ottenuto, strappando un contratto per 16 milioni (invece di un massimo di 18) all’anno. Ha già 31 anni, ai Clippers ha tirato solo il 31% da tre punti ed è sembrato aver perso mobilità difensiva. I 30 milioni dati a Jae Crowder dai Suns per 3 anni fanno sembrare l’affare Clippers un potenziale mezzo disastro
4. JERAMI GRANT, DETROIT PISTONS | 3 ANNI, 60 MILIONI DI DOLLARI | I dubbi arrivano un po’ dal valore del giocatore (3 tiri su 4 di quelli presi da due l’anno scorso erano su assist, così come tutti quelli presi dall’arco, a testimonianza di una scarsa capacità di crearsi la propria conclusione) e un po’ dal fit tecnico a Detroit, dove non c’è un Jokic a passargli la palla né i tiratori dal perimetro a liberargli spazio. Resta un ottimo difensore, un grandissimo atleta e ha solo 26 anni: ma a 20 milioni all’anno è caro
3. MALIK BEASLEY, MINNESOTA TIMBERWOLVES | 4 ANNI, 60 MILIONI DI DOLLARI | È vero, ha tirato quasi il 43% da tre punti su oltre 8 tentativi a sera ma il campione statistico è molto piccolo (14 gare) e soprattutto alla sua pericolosità offensiva non corrisponde altrettanto valore difensivo (anzi…). In più Minnesota tra le guardie ora conta Anthony Edwards, D’Angelo Russell, Ricky Rubio e Josh Okogie. I 15 milioni all’anno dati a Beasley (anche alla luce dei suoi problemi legali fuori dal campo) appaiono un gran rischio
2. MASON PLUMLEE, DETROIT PISTONS | 3 ANNI, 25 MILIONI DI DOLLARI | Non è un centro che allarga il campo con il tiro da fuori in attacco; non è un centro capace di marcare più ruoli in difesa. Certo, è un buonissimo passatore, ma per strapparlo a Denver (dove godeva dell’attacco basato sui tagli di coach Malone) i Pistons si sono impegnati per oltre 8 milioni all’anno e hanno anche dovuto sacrificare dei giocatori (come Christian Wood). Non era meglio puntare su Dewayne Dedmon, ottenuto da Atlanta e poi subito tagliato?
1. GORDON HAYWARD, CHARLOTTE HORNETS | 4 ANNI, 120 MILIONI DI DOLLARI | Liberatosi dal disastroso contratto di Nicolas Batum, gli Hornets rischiano di averne firmato un altro altrettanto pericoloso. Perché Hayward ha già 30 anni, ha alle spalle una lunga storia di infortuni e tra 4 anni non sarà certo più forte di quanto sia oggi (anzi). Uno stipendio da 30 milioni annui si dà a un giocatore capace (quasi da solo) di assicurarti i playoff, obiettivo tutt’altro che scontato a Charlotte. Certo, in passato è stato anche un All-Star, ma sembra troppo tempo fa