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NBA, Warriors: "Wiseman sarà il nostro centro titolare", ma intanto si ferma Green

NBA
©Getty

Steve Kerr assegna il ruolo di 5 alla sua seconda scelta assoluta, ma non da subito: "Quando sarà pronto lo inseriremo in quintetto". E intanto per il via stagionale contro i Nets di Kevin Durant dovrebbe mancare anche Draymond Green

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Non basta l’assenza (per tutto l’anno, il secondo in fila) di Klay Thompson. Steve Kerr — con il via della stagione sempre più vicino — è alle prese con altri guai dall’infermeria: Draymond Green, risultato positivo al coronavirus al via del training camp, si è procurato un leggero stiramento muscolare al piede destro durante l’allenamento sostenuto dalla squadra venerdì. Golden State ha voluto escludere il peggio sottoponendo il giocatore a una risonanza magnetica (fortunatamente negativa) ma —nonostante Green partirà al seguito della squadra per il giro a Est in apertura della stagione 2020-21 (esordio a Brooklyn poi gare a Milwaukee aNatale, Chicago e Detroit) — è quasi certo che a partire nel ruolo di 4 contro i Nets ci sarà Eric Paschall. Green infatti non ha preso parte neppure a una delle tre gare amichevoli disputate dagli Warriors per prepararsi al via, e lo stesso vale anche per la seconda scelta assoluta all’ultimo Draft James Wiseman, fermato anche lui dalla positività al Covid 19. Risolti i problemi medici, Wiseman si è allenato col gruppo impressionando coach Kerr, che ha promosso — soprattutto in chiave futura — il lungo di Memphis: “Chiaramente sarà lui il nostro centro a lungo termine: quando sentiremo che sia pronto per essere inserito in quintetto lo faremo”, ha dichiarato Kerr, lasciando così intendere che sul breve periodo — ovvero nell’atteso debutto contro Kevin Durant e i Nets — Wiseman non sarà titolare.

Il ruolo potrebbe/dovrebbe allora ricadere sulle spalle o di Kevon Looney (sempre titolare fin qui in preseason) o di Marquese Chriss, che è sembrato più a suo agio al fianco di Steph Curry e compagni quando utilizzato nelle tre amichevoli. Insomma, dopo un anno intero trascorso aspettando i veri “Warriors” (decimati la scorsa stagione dagli infortuni) ai tifosi della Baia viene chiesta ancora un po’ di pazienza: senza Green e senza Wiseman la prima versione di Golden State non sarà quella da tutti attesa.

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