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NBA, Golden State Warriors: avvio disastroso per Kelly Oubre, Steph Curry lancia l’allarme

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©Getty

L’ultimo arrivato a San Francisco per fare le veci dell’infortunato Klay Thompson non solo è costato tanto agli Warriors, ma ancora non riesce a trovare ritmo e canestri. Lui e Andrew Wiggins sono tra i principali problemi offensivi di una squadra che non si deve adagiare dopo due sconfitte, come ricorda anche Curry: “Non devono venire meno volontà e impegno”

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Due partite, due sconfitte. Una più pesante dell’altra, nonostante la trasferta lontano da casa e lo spessore delle avversarie in parte giustifichino il doppio passo falso. Gli Warriors hanno straperso sia contro Brooklyn che con Milwaukee, mettendo a nudo tutte le difficoltà di un gruppo che ancora deve trovare la giusta amalgama. Problemi prima di tutto offensivi, soprattutto per i due giocatori chiamati a fare da spalla a Stephen Curry. Kelly Oubre Jr., ad esempio, acquistato nel giro di poche ore a seguito della rottura del tendine d’Achille che ha messo nuovamente fuori dai giochi Klay Thompson. L’ex giocatore dei Phoenix Suns, arrivato utilizzando la trade exception da oltre 17 milioni di dollari ottenuta dalla cessione di Andre Iguodala, pesa sul salary cap di Golden State per ben 82.4 milioni di dollari: 14.4 di salario più i 68 di tassa di lusso da aggiungere a causa dell’extra esborso dovuto al suo contratto. Un investimento enorme, tutt’altro che ripagato al momento: il record negativo riguarda i tentativi dalla lunga distanza, con Oubre che è il primo giocatore della storia NBA a partire tirando 0/11 dall’arco nelle prime due gare della stagione, senza mai trovare il fondo della retina. Le cifre combinate tra lui e Andrew Wiggins sono lì da vedere: 14/58 complessivo al tiro, 2/21 dalla lunga distanza e un rivedibile impatto che non ha permesso agli Warriors di superare la soglia psicologica dei 99 punti segnati nelle prime due gare. Segnali, soltanto indizi al momento, che potrebbero però diventare una prova.

Le parole da leader di Curry: "Questa è una stagione diversa"

In una situazione non semplice, Curry è anche il primo a cui viene chiesto conto di ciò che sta accadendo alla squadra: “Non so bene perché, ma per esperienza posso dire che quando si sbagliano tante conclusioni, la tendenza è quella di forzare la mano, di cercare subito un altro tiro per provare a interrompere la striscia negativa. Così si peggiorano soltanto le cose”, sottolinea il n°30 di Golden State, che poi aggiunge: “Quest’anno è diverso: sappiamo bene di avere il DNA dei campioni che ci arriva in dote dal passato, siamo consapevoli che ci sono delle aspettative sul nostro conto ed è ciò che vogliamo. Ma questa stagione richiede valutazioni diverse: siamo un nuovo gruppo pieno di giovani, saremmo stati felici di avere Klay Thompson in squadra con noi per fare meglio nelle prime due uscite stagionali, ma questo non potrà di certo segnare a priori la nostra regular season. Se vinciamo le prossime due gare avremo un record di 2-2: questo è quello su cui ci dobbiamo concentrare. Restare focalizzati su questo, tutti coinvolti e responsabili anche degli errori commessi dai compagni e come gruppo, con l’unico obiettivo che resta quello di migliorare. Dobbiamo assicurarci che non vengano mai meno volontà e impegno, fondamentali per superare le prime naturali difficoltà”.