
NBA, risultati della notte: Durant-Harden show contro Orlando, torna Morant e Sixers ko
Successo in volata per Brooklyn che si gode l’esordio da record in tripla doppia di James Harden e i 42 punti di uno scatenato Kevin Durant contro Orlando. Ja Morant al rientro dopo otto gare regala a Memphis la quarta vittoria in fila, Lillard segna 36 punti e trascina al successo Portland contro Atlanta. Houston battuta nel derby texano da San Antonio, Miami travolta in casa da Detroit, vittoria di Toronto su Charlotte. Di seguito i risultati e gli highlights della notte

BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC 122-115 | Non poteva esserci esordio migliore per James Harden in maglia Brooklyn Nets - protagonista sin dalla palla a due nel successo (meno semplice del previsto) raccolto contro Orlando. Una sfida in cui tutti i riflettori erano puntati sul Barba, che sorridente si è caricato sulle spalle l’attacco della squadra di New York, sfruttando nel migliore dei modi l’arma più letale di cui una franchigia NBA possa disporre in attacco: Kevin Durant
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Per Harden alla sirena finale sono 32 punti, 12 rimbalzi e 14 assist - mai nessuno aveva messo a referto una tripla doppia da almeno 30 punti all’esordio con una nuova maglia (settimo all-time a inaugurare la sua nuova avventura con almeno 10 punti, 10 rimbalzi e 10 assist). Il Barba è il primo Nets a distribuire 14 assist nella prima gara con Brooklyn: “Sono un altruista, quando ci sarà anche Kyrie con noi saranno problemi per chiunque”
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Il migliore realizzatore del match infatti è Kevin Durant, che ritocca a rialzo il suo record di punti con la maglia di Brooklyn in questo straordinario avvio di stagione: per lui sono 42 punti con 16/26 al tiro, 5/8 dall’arco, cinque assist, quattro rimbalzi e un peso specifico su ogni giocata offensiva dei Nets che ha giustamente portato James Harden a sottolineare: “Il mio n°7 è differente”. Questa versione dei Nets fa davvero paura
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Orlando le ha provate davvero tutte per rovinare la festa ai Nets, con Nikola Vucevic scatenato e autore di 34 punti (14/22 al tiro), cinque triple, dieci rimbalzi, sette assist e cinque recuperi (mai nessun centro aveva messo a referto statistiche del genere nella storia NBA), a cui si aggiungono i 16 e otto assist di un sempre più convincente Cole Anthony - scelta n°15 all’ultimo Draft dei Magic - e i 23 punti arrivati a gara in corso da Terrence Ross; uno dei principali candidati al ruolo di sesto uomo dell’anno
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SAN ANTONIO SPURS-HOUSTON ROCKETS 103-91 | Patty Mills in uscita dalla panchina segna da solo quello che produce tutta la second unit di coach Stephen Silas (11 punti), visto il roster ai minimi termini con cui i Rockets sono costretti a scendere in campo. Houston vince il primo quarto ma poi non va mai oltre i 23 punti segnati nelle altre tre frazioni e nel secondo tempo gli Spurs guidati dai 24 punti di DeMar DeRozan hanno la meglio nel derby texano
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Sono 38 i punti della panchina di coach Popovich, perché insieme agli 11 di Mills vanno sottolineati anche i 13 con 11 rimbalzi di Jakob Poeltl. Doppia doppia (ma in quintetto) anche per Dejounte Murray, che ai suoi 18 punti aggiunge 10 rimbalzi: il prodotto di Seattle sta viaggiando oltre i 7 rimbalzi di media in stagione. Popovich elogia la difesa dei suoi nell’ultimo quarto, con i Rockets tenuti a 19 punti (38 in tutto il secondo tempo)

Quarto ko in fila per i Rockets, ancora in attesa di Victor Oladipo. Da salvare il 12/32 di squadra da tre punti (oltre il 37% contro il pessimo 5/24 degli Spurs) e ben tre giocatori oltre quota 20 punti. Il migliore è Christian Wood, che ai suoi 24 punti ci aggiunge anche la bellezza di 18 rimbalzi, ma ne firma 24 anche Mason Jones e 21 con 4/7 da tre Ben McLemore

MEMPHIS GRIZZLIES-PHILADELPHIA 76ERS 106-104 | Memphis festeggia nel migliore dei modi il ritorno in campo dopo otto gare d’assenza - causa infortunio alla caviglia - di Ja Morant: i Grizzlies si regalano il quarto successo in fila, battendo in volata i Sixers scesi in campo senza Joel Embiid. Sono sette i giocatori in doppia cifra tra i padroni di casa, che tengono per l’ottava volta consecutiva il proprio avversario al di sotto dei 110 punti segnati
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Il miglior realizzatore in casa Grizzlies è proprio il rientrante Ja Morant, che sembra essersi lasciato definitivamente alle spalle il dolore che lo ha costretto a rimandare due volte nella scorsa settimana il rientro in campo: per lui sono 17 punti con 7/14 al tiro e sei assist in 31 minuti d’utilizzo. “Mi sono mancati i compagni, lo stare in gruppo e soprattutto le sensazioni che regala il parquet”: con lui Memphis sa non solo di poter riportare al 50% il proprio record (6-6), ma di dover obbligatoriamente puntare ai playoff

A Philadelphia invece non basta il quarto periodo da 13 punti segnati di Shake Milton - 28 totali, in un’altra ottima prestazione a livello realizzativo in uscita dalla panchina. Ai suoi canestri si aggiungono i 21 di un Tobias Harris che ne firma sei in fila per riportare i Sixers sul 105-104 a 85 secondi dalla sirena, prima di mettere un piede fuori e perdere malamente un pallone decisivo per le sorti del match. Ben Simmon invece si ferma un assist dalla tripla doppia (11 punti e 16 rimbalzi, massimo stagionale per lui)
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MIAMI HEAT-DETROIT PISTONS 100-120 | Dopo due partite di assenza torna in campo per i Pistons Derrick Rose e si vede: l’ex MVP NBA esce come sempre dalla panchina ma chiude con 23 punti e un ottimo 8/12 al tiro in soli 21 minuti. La gara si decide nel terzo quarto, quando Detroit piazza un parziale di 38-19 che chiude i conti (il +19 è lo scarto più alto per i Pistons nei loro ultimi 331 quarti di gioco disputati). Il migliore tra gli ospiti è Jerami Grant, autore di 24 punti, 9 rimbalzi e anche 6 assist
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Miami ritrova un ottimo Bam Adebayo (28 punti con 8/11 al tiro, 7 rimbalzi, 6 assist e 3 stoppate) ma è in pratica l’unica notizia buona in serata per coach Spoelstra, che ha 22 punti con 5/8 da tre da parte di Duncan Robinson e una doppia doppia in uscita dalla panchina da Goran Dragic, autore di 12 punti e 10 assist. Miami perde 22 palloni, il doppio di quanto fatto da Detroit.

TORONTO RAPTORS-CHARLOTTE HORNETS 116-113 | È la panchina di coach Nick Nurse a far la differenza nel successo dei Raptors, il secondo in fila dopo due sole vittorie nelle prime dieci gare di stagione. Fa 55-24 il parziale in favore delle riserve dei canadesi, che hanno 24 punti con 6/9 da tre da Norman Powell e 20 con 9 rimbalzi da Chris Boucher, che realizza due liberi decisivi a 3.4 secondi dalla fine. Toronto manda a bersaglio 21 triple (su 49 tentate, sfiorando il 43%) e ha 19 punti da Kyle Lowry e 18 da OG Anunoby
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Charlotte riaccoglie Gordon Hayward (fuori per un problema all’anca nell’ultima gara) e l’ex Celtics risponde segnando 21 dei suoi 25 punti nel primo tempo. È lui il top scorer degli Hornets, che vedono anche Terry Rozier (24) e Devonte’ Graham (20) trovare con continuità il bersaglio, anche se è proprio Rozier a sbagliare la tripla del potenziale pareggio alla sirena. Il rookie LaMelo Ball chiude con 11 punti ma il peggior plus/minus di serata: -19

PORTLAND TRAIL BLAZERS-ATLANTA HAWKS 112-106 | Quinta vittoria nelle ultime sei gare per i Blazers che recuperano lo svantaggio accumulato nel primo tempo contro gli Hawks (anche di 16 lunghezze in apertura) e si prendono un successo meritato nella prima gara senza l’infortunato Jusuf Nurkic sotto canestro. A farne le veci ci pensa un convincente Enes Kanter, autore di 12 punti e 15 rimbalzi con 5/9 dal campo
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Il vero protagonista della sfida però è un altro: Damian Lillard, che trascina i suoi a suon di canestri. Alla sirena finale sono 36 punti per l’All-Star di Portland, conditi con quattro triple, sette rimbalzi e sette assist - molti dei quali arrivati quando più serviva per armare la mano di Gary Trent Jr., che mette a referto 18 punti con quattro canestri pesanti dalla lunga distanza. A preoccupare però è l'infortunio alla caviglia di CJ McCollum, nella speranza che la distorsione non lo costringa a restare fuori a lungo
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Escono così battuti gli Hawks, ancora senza l'infortunato Danilo Gallinari. Trae Young segna 26 punti tirando però male (7/23 complessivo) e aggiungendo anche 11 assist e sette rimbalzi. Doppia doppia pesante anche per Clint Capela sotto canestro: 25 punti e 15 rimbalzi con 11/16 al tiro. Non basta però ad Atlanta per evitare la sesta sconfitta nelle ultime sette gare - di certo non il cammino ideale per una squadra che punta ai playoff