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NBA, Marcus Smart attacca: "Embiid simula". La risposta: "Parla lui?"

POLEMICA

Dopo i 21 tiri liberi tentati da Joel Embiid, Marcus Smart ha detto che "è difficile vincere quando difendi con le mani alte ma va comunque in lunetta a ogni azione perché simula". La risposta del centro non si è fatta attendere: "Lui ha detto che io simulo? Sappiamo tutti che è lui quello famoso per farlo"

Joel Embiid ha cominciato questa stagione come meglio non si potrebbe, e lo ha dimostrato una volta di più rifilando 42 punti ai Boston Celtics con una prestazione sensazionale. C’è un avversario però che non ha apprezzato particolarmente il 17/21 ai liberi con cui Embiid ha superato tutti i biancoverdi messi assieme (13/20): “Non si può battere una statistica del genere, è proprio dura vincere” ha detto Marcus Smart. “È particolarmente dura perché anche quando difendi contro di lui con le mani alte, lui simula e si prende il fischio. Poi dall’altra parte ci sono giocatori che attaccano il ferro, subiscono contatti e non gli viene fischiato niente. Se fossi in lui, lo farei anche io: voglio dire, se ogni volta che alzo le braccia o vengo toccato vado in lunetta, è difficile anche non entrare in ritmo in quella maniera”.

La risposta di Embiid: "Lui parla? Io non simulo, uso il mio IQ"

Quando gli sono state riferite le parole del suo avversario, Embiid non si è certo tirato indietro dal rispondergli: “Marcus Smart ha detto che io simulo? Dai, siamo seri. Sono sicuro che sa anche lui chi è quello che simula tanto tra noi due. E non penso di essere io a farlo. Voglio dire, se guardate le partite, ogni singolo fallo c’era. Anzi, a volte non me li fischiano neanche tutti. Il gioco è fisico e le altre squadre tendono a essere più che fisiche con me. Immagino di essere più intelligente degli altri perché lo sfrutto a mio vantaggio. Potete chiamarla intelligenza cestistica: se metti la tua mano lì, io la sfrutto per andare in lunetta, perché so di essere un grande tiratore di liberi e che questo dà alla mia squadra una migliore possibilità di vincere”. 

PHILADELPHIA, PA - JANUARY 2: Joel Embiid #21 of the Philadelphia 76ers hi-fives Ben Simmons #25 and Danny Green #14 during the game against the Charlotte Hornets on January 2, 2021 at the Wells Fargo Center in Philadelphia, Pennsylvania NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and/or using this Photograph, user is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2021 NBAE (Photo by David Dow/NBAE via Getty Images)

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Le parole di Stevens e Harris su Embiid

Coach Brad Stevens, dal canto suo, ha evitato le polemiche del suo giocatore sottolineando invece i demeriti dei suoi: “Dobbiamo fare un lavoro migliore per difendere senza fare fallo. Sappiamo che è in grado di fare i suoi punti, ma 42 sono troppi. È dura vincere una partita quando il migliore degli avversari ne segna 42. Embiid è stato molto bravo non solo a segnare, ma anche a gestire i raddoppi bene in un paio di occasioni che hanno portato a delle triple. Ha avuto un impatto enorme sulla partita ed è stato eccellente”. Al di là delle polemiche, Embiid sta effettivamente giocando da MVP e trascinando Philadelphia, che con lui ha un record di 10 vittorie e due sconfitte. “Non sta giocando come un MVP, è l’MVP” ha detto Tobias Harris, autore di 22 punti. “Sera dopo sera controlla la partita e il pitturato. Sta facendo una stagione da MVP, ma la cosa più importante è farlo con continuità. Sono contento per lui perché ha lavorato davvero tanto, e quando vinci come squadra ricevi anche quel tipo di attenzioni”.

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