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NBA, il ritorno di Durant sulla Baia: tributo e abbracci ai Golden State Warriors. VIDEO

IL RITORNO
©Getty

Kevin Durant è tornato a giocare nella Baia di San Francisco per la prima volta dopo il suo addio nel 2019, venendo celebrato dai Golden State Warriors con un video-tributo e con calorosi saluti nel finale di gara. “Ripenso a quei momenti ogni giorno, è stata una grande esperienza formativa per me” ha detto dopo la partita vinta dai suoi Brooklyn Nets

Dopo l’addio nell’estate del 2019 — al termine di tre anni in cui sono arrivate tre finali, due titoli, due premi di MVP delle Finals e un tendine d’Achille rotto —, Kevin Durant non era più sceso in campo nella Bay Area contro i Golden State Warriors. Purtroppo per via della pandemia è stato un ritorno in tono minore, visto che non c’erano i tifosi sugli spalti e nemmeno si è giocato alla Oracle Arena di Oakland, dato che nel frattempo la franchigia si è spostata al Chase Center di San Francisco. Ma è stato comunque un momento significativo, la chiusura di un cerchio per lo stesso KD che ha passato l’ultima settimana in isolamento per via dell’esposizione al COVID-19. “Siamo scesi in campo e abbiamo giocato una grande partita” ha detto dopo la vittoria per 134-117, in cui ha segnato 20 punti con 5 rimbalzi e 6 assist. “Eravamo concentrati sin da stamattina allo shootaround e abbiamo avuto buone sensazioni per tutta la giornata”.

Il video-tributo e i saluti a tutti gli Warriors

Gli Warriors hanno ovviamente mostrato un video-tributo dei migliori momenti di Kevin Durant nel suo triennio sulla Baia, anche se hanno già fatto sapere che ne mostreranno un altro quando ci saranno anche i tifosi sugli spalti del Chase Center per poter tributare a KD il giusto riconoscimento. “I video tributi sono fighi, penso a quei momenti ogni giorno” ha detto Durant. “Penso e analizzo ogni singolo momento che ho avuto in questa lega: il mio periodo qui è stato divertentissimo, una grande esperienza formativa specialmente dal punto di vista cestistico, imparando una filosofia diversa. Rimarrà con me per il resto della mia vita”. E Durant non ha mancato di ringraziare e salutare i membri di Golden State uno per uno a fine partita (anche andando contro quelle che sono le indicazioni del protocollo NBA), fermandosi in particolare ad abbracciare il trainer Rick Celebrini (uno di quelli che lo ha seguito di più nei suoi travagliati playoff del 2019) e salutando calorosamente Klay Thompson, Draymond Green e Steph Curry, con il quale è anche scoppiato in una fragorosa risata. L’appuntamento per una standing ovation è rimandato a data da destinarsi, ma nel frattempo ci si può accontentare.