Mercato NBA, Los Angeles Lakers, Anthony Davis fuori per infortunio: 5 possibili sostituti
Il n°3 dei Lakers, fermato dai problemi al polpaccio e al tendine d'Achille, non sarà a disposizione dei campioni NBA per almeno quattro settimane, come annunciato da coach Frank Vogel. Nonostante a Los Angeles sembrano essere in grado di fare a meno di lui (le vittorie arrivano lo stesso), sul mercato potrebbero crearsi delle opportunità per allungare la rotazione e far riposare di più LeBron James e compagni in vista dei playoff del prossimo maggio
CHI NON PUÒ ARRIVARE - JAVALE MCGEE | Passato ai Cavaliers durante l'ultima off-season, vorrebbe tanto fare il percorso inverso per dare una mano alla squadra che gli ha regalato l'anello NBA lo scorso autunno, ma le regole NBA lo impediscono nel giro di così poco tempo via trade
CHI AL MOMENTO NON ARRIVA - OTTO PORTER | A Chicago avevano pensato più volte al buyout per liberarsi del suo pesante contratto, ma i Bulls al momento sono in corsa per i playoff e continueranno ad avere bisogno di lui fino al termine della regular season. Difficile pensare che si possa liberare
CHI NON ARRIVERÀ - JJ REDICK | Andrà anche via da New Orleans e a Los Angeles ha giocato un bel po' di anni con i Clippers, ma nel formulare le sue richieste con i Pelicans è stato molto chiaro: "Voglio andare a Est e avvicinarmi alla mia famiglia". I Lakers dunque non sono nel radar
CHI NON ARRIVERÀ - BLAKE GRIFFIN | Il suo contratto è troppo pesante e nonostante la volontà di andare via da Detroit sia stata sottolineata più volte, diventa salarialmente complicato inserire il suo contrattone in mezzo a quelli dei Lakers
Già ex dei Lakers con cui ha vinto il titolo nel 2009 assieme a Kobe Bryant e Pau Gasol, Ariza è finito nel radar dei campioni NBA in carica già dallo scorso dicembre: le caratteristiche sono diverse da quelle di Davis, certo, ma la presenza sul perimetro e la capacità di aprire il campo potrebbero permettere ai gialloviola di allargare la rotazione e risparmiare energie e minuti
A OKC lo hanno messo in chiaro da tempo che per lui potrebbe esserci l’opportunità di cambiare aria prima della deadline del prossimo 25 marzo, ma qualora non dovessero arrivare offerte convincenti per i Thunder si potrebbe optare per il buyout. Una soluzione da non sottovalutare e che potrebbe portare in dote ai gialloviola il miglior tiratore da tre punti per percentuale della passata stagione: un lusso non da poco
Non sarà una guardia come Hill in grado di incidere su entrambi i lati del campo, ma Ellington è un giocatore che sa come far male con i piedi oltre l’arco: oltre il 44% in questa regular season e, nonostante i 33 anni, ha messo in mostra il suo arsenale anche contro gli stessi Lakers - contro cui ha segnato 20 punti e ben sei volte dalla lunga distanza
Washington sta faticando un bel po’ a trovare continuità di risultati, tra le ultime franchigie per resa nella Eastern Conference e ancora non in grado di incidere con il nuovo roster a disposizione. Robin Lopez è arrivato nei mesi scorsi per dare una mano, la percentuale di conversione è ottima (58.8%), ma lo spazio resta poco e le vittorie non arrivano. Dinanzi a un’offerta dei Lakers, il fratello di Brook farebbe subito le valigie
Un nome che non accende la fantasia, presenza marginale a Minnesota e vagabondo NBA nonostante i suoi 31 anni gli permettano di sperare che il suo futuro nel medio periodo sia ancora sui campi di pallacanestro USA. Ed Davis può “fare legna”, nonostante il talento, la pericolosità e la tipologia di gioco sia ben lontana da quella garantita da Davis