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All-Star Game NBA: Kevin Durant non c’è, ma resta il capitano della squadra

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Fuori causa infortunio almeno fino al prossimo 10 marzo, sostituito da Jayson Tatum tra i titolari e da Domantas Sabonis all’interno del roster che prenderà parte alla gara delle stelle, Kevin Durant resterà il capitano della sua squadra (a cui darà il nome) e che sarà costretto a seguire senza poter dare il suo contributo sul parquet

La convocazione n°11 in carriera all’All-Star Game di Kevin Durant sarà purtroppo diversa dalle altre. Il rientro in campo dopo un anno e mezzo di stop è andato meglio del primo nei primi 40 giorni, ma adesso i problemi al bicipite femorale stanno portando lo staff medico dei Nets ad agire con estrema cautela. Per questa ragione il n°7 di Brooklyn non sarà sul parquet nella gara di domenica prossima ad Atlanta (da seguire in diretta nella notte tra il 7 e l’8 marzo su Sky Sport NBA), sostituito da Domantas Sabonis nel roster e da Jayson Tatum tra i titolari in campo alla palla a due. Restava però un altro nodo da sciogliere: Durant infatti è stato il giocatore più votato tra quelli della Eastern Conference, diventando così di diritto il capitano di una delle due squadre che prenderanno parte alla gara delle stelle - in questa nuova modalità che prevede modifiche nel calcolo del punteggio e soprattutto squadre miste tra Est e Ovest. Il capitano quindi, proprio come succede al campetto, sceglie i giocatori che compongono la squadra, uno alla volta alternandosi con l’altro - in questo caso LeBron James. Durant dunque non sarà sostituito da Giannis Antetokounmpo - il secondo più votato a Est e da molti indicato come il giocatore che avrebbe dovuto prendere il suo posto - ma sarà lui a scegliere i giocatori nell’appuntamento TV che si terrà nella notte tra il 4 e il 5 marzo. Resta ancora invece da chiarire se Durant poi sarà a bordocampo ad Atlanta a seguire la sfida o se, visto il rigido protocollo imposto durante l’evento, seguirà da casa il Team Durant e farà da lontano il tifo per loro.