Vista la storia recente della squadra (e le rimonte subite agli ultimi playoff dai Denver Nuggets) preoccupa non poco la sconfitta rimediata dai Clippers a Milwaukee. Solo 19 punti nell'ultimo quarto e solo errori negli ultimi 4 minuti: 5 tiri sbagliati da parte di Paul George, 4 da Kawhi Leonard, per il 9-0 di parziale decisivo dei Bucks. È il peggior collasso negli ultimi 10 anni della franchigia di L.A., e a mancare nel momento chiave sono ancora le superstar della squadra
Forse è ingiusto, ma dopo il collasso nei playoff dello scorso anno contro Denver (L.A. sopra 3-1 nella serie, con ampi vantaggi sprecati sia in gara-5 che in gara-6, prima del ko decisivo nella settima) ogni rimonta subita dai Clippers fa discutere e allarma in maniera particolare Steve Ballmer, coach Lue e il resto della franchigia. È successo anche contro i Milwaukee Bucks, autori di un parziale di 9-0 per chiudere i conti in un ultimo quarto che ha visto L.A. segnare soltanto 19 punti totali, con un pessimo 8/28 al tiro (che comprende un 3/14 dall’arco). In particolare sono gli ultimi 4 minuti di gara quelli su cui viene puntata la lente d’ingrandimento della critica: dopo il canestro di Kawhi Leonard per il 100-96 Clippers, gli uomini di coach Lue non sono più riusciti a trovare un singolo canestro, chiudendo con 0/9 al tiro la gara e condannandosi così alla sconfitta. In particolare tutti i nove tiri nel finale di partita sono stati presi o dallo stesso Leonard (0/4) o da Paul George (0/5), con il n°13 dei Clippers che ha chiuso l’ultimo quarto con 1/9 e la gara con 7/21 al tiro. Certo, erano stati proprio Leonard e George — le due superstar designate della squadra — a trascinare i compagni nel primo tempo, con 30 dei 48 punti di squadra, ma nel finale le cose sono andate sinistramente come in un passato troppo vicino per non essere ricordato.
Un record negativo: mai così male negli ultimi 10 anni
I nove errori di L.A. senza neppure un canestro negli ultimi 4 minuti di un quarto quarto sono la peggior prestazione in “clutch time” negli ultimi 10 anni della storia della franchigia. “La gente reagisce come se fosse la fine del mondo: abbiamo solo perso una partita” [ma anche 4 delle ultime 7, ndr], prova a difendersi coach Tyronn Lue. Ma senza giocare bene nei minuti decisivi è difficile pensare di fare strada nei playoff NBA, quando i finali sono spesso caldissimi.