NBA, risultati della notte: Nikola Jokic travolge i Bucks, perdono Lakers e Clippers
Denver batte a domicilio Milwaukee grazie alla 50^ tripla doppia in carriera di Nikola Jokic (37 punti, 10 rimbalzi e 11 assist), i Lakers contro i Suns incassano la quinta sconfitta nelle ultime sette gare nonostante i 38 punti di LeBron James. A Boston si fermano anche i Clippers, scivolati al quarto posto a Ovest, otto punti di Danilo Gallinari nel successo Hawks a Miami. Tornano a vincere gli Spurs che liquidano i Knicks, 35 punti e 10 assist di Ja Morant e i Grizzlies superano gli Wizards
BOSTON CELTICS-L.A. CLIPPERS 117-112 | Dopo aver perso 9 gare su 14, Boston sembra aver ripreso ritmo e a farne le spese sono i Clippers, presentatisi al TD Garden senza Kawhi Leonard, alle prese con dei dolori alla schiena. Per L.A. si tratta del 5° ko nelle ultime 8, arrivato per mano di un Kemba Walker da 25 punti (4^ in fila con almeno 20), con 18 di Jaylen Brown e 39 dalla panchina, guidata Payton Pritchard (14) e Robert Williams (13), entrambi in doppia cifra. Boston vince anche la battaglia in area, 42-32
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Senza Leonard il peso dell’attacco dei Clippers ricade quasi interamente sulle spalle di Paul George. L’ex OKC risponde con 32 punti e 5 triple a segno (ma su 15 tentativi) ma quando è marcato da Brown o Tatum tira solo 1/11 (per 3 punti). Coach Lue ha 25 punti da Reggie Jackson, inserito in quintetto, ma non molto altro e L.A. deve incassare un’altra sconfitta che fa male
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MILWAUKEE BUCKS-DENVER NUGGETS 97-128 | Vittoria maiuscola e mai in discussione dei Nuggets in trasferta su un campo difficile come quello di Milwaukee - fermata e costretta alla sconfitta dopo 5 vittorie consecutive. Merito di un Nikola Jokic formato MVP e del parziale da 37-23 che indirizza dopo 12 minuti la sfida: Denver ha più energie e più voglia (come dimostra anche il 29-17 con cui si chiude la gara), mentre la difesa dei Bucks non riesce ad arginare gli ospiti e concede il 55.8% dal campo di squadra agli avversari
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Il protagonista indiscusso è ancora una volta Jokic, autore di 37 punti, 10 rimbalzi e 11 assist con un paio di recuperi e un letale 15/23 dal campo. Per il centro serbo è la nona tripla doppia stagionale, la 50^ in carriera, a conferma della sua duttilità e capacità di incidere in ogni aspetto del gioco. Ai suoi canestri si aggiungono quelli di un quintetto tutto in doppia cifra, con Jamal Murray a quota 24, Will Barton a 14 mentre P.J. Dozier in uscita dalla panchina ne firma 19 con ben 17 tiri tentati. Per i Nuggets è il terzo successo in fila
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Milwaukee chiude così malamente uno dei passaggi più favorevoli della regular season, l’ottava partita consecutiva in casa con i Bucks che terminano con un record di 5-3 questi 20 giorni trascorsi in Wisconsin. Giannis Antetokounmpo si ferma a quota 27 punti segnati - interrompendo a quattro la striscia di gara da 35 punti, una in meno del record di franchigia di Kareem Abdul-Jabbar - mentre Khris Middleton non va oltre i 20 punti in 29 minuti di utilizzo. I Bucks restano così terzi a Est e mancano l’aggancio al secondo posto dei Nets
WASHINGTON WIZARDS-MEMPHIS GRIZZLIES 111-125 | Secondo passo falso consecutivo degli Wizards, battuti a domicilio dai Grizzlies che allungano nel primo tempo e controllano nel secondo - sempre in vantaggio in doppia cifra negli ultimi 24 minuti di gara. Bradley Beal si ferma a quota 23 punti segnati, gli stessi messi a referto da Russell Westbrook che aggiunge sì 15 assist, ma che colleziona anche 8 delle 22 palle perse da Washington. Troppe per star dietro a Memphis e sperare di recuperare nella ripresa
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Terza vittoria nelle ultime quattro gare invece per Memphis, trascinata da un Ja Morant versione All-Star e forse il migliore della stagione fino a questo momento: alla sirena finale sono 35 punti e 10 assist, con 5 rimbalzi, 11/18 al tiro, un paio di triple a bersaglio e un +21 di plus/minus nei 33 minuti in cui resta sul parquet che ben racconta l’importanza e il peso del suo impatto. Sono sette i giocatori che i Grizzlies mandano in doppia cifra, con Dillon Brooks che chiude con 20 punti - gli stessi raggiunti in uscita dalla panchina da De’Anthony Melton
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MIAMI HEAT-ATLANTA HAWKS 80-94 | Una squadra ha appena cambiato allenatore (Atlanta), l’altra cavalca una striscia di 6 vittorie in fila (Miami). Ma sono gli Hawks a regalare a coach Nate McMillan il successo alla prima da head coach per Atlanta, grazie a un decisivo Trae Young, capace di segnare 13 punti consecutivi (dei suoi 18) nel quarto quarto. Tutto il quintetto Hawks è in doppia cifra, con 17 punti di John Collins e 17 rimbalzi (con 10 punti) di Clint Capela, in una rara gara dal punteggio bassissimo
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Atlanta ha cambiato l’allenatore ma non sembra cambiato, almeno alla prima uscita, il ruolo di Danilo Gallinari, utilizzato sempre in uscita dalla panchina e sempre con minuti abbastanza limitati (25 contro gli Heat). L’azzurro risponde con 8 punti e 4 rimbalzi in una serata in cui non tira bene (2/7 dal campo, tutte conclusioni da tre punti tranne una) ma chiude con il miglior plus/minus dei suoi (+20): quando è in campo Gallinari Atlanta gira alla grande
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Il primo stop dopo 6 vittorie in fila coincide non a caso con l’assenza di Jimmy Butler, fermato per la seconda gara in fila da un’infiammazione al ginocchio. Tirano malissimo gli Heat all’inizio (29% nel primo quarto, 36% all’intervallo — ma 37% anche il bilancio fine gara) segnando solo 37 punti nel primo tempo; con un terzo quarto da 29-19 rientrano però in partita prima di subire un ultimo parziale da 31-14. Inutili i 14 punti a testa di Duncan Robinson e Goran Dragic, solo 3/12 al tiro per Tyler Herro
SAN ANTONIO SPURS-NEW YORK KNICKS 119-93 | Gli Spurs (pur senza LaMarcus Aldridge) riportano sulla terra i Knicks con una mai in discussione dopo il terzo quarto, vinto dai texani 36-21. Il miglior marcatore di San Antonio — il nono diverso dall’inizio della stagione — è Trey Lyles con 18 punti. Ne aggiunge 17 Dejounte Murray ma è la profondità della panchina di coach Popovich (55 punti segnati contro i 44 di quella dei Knicks, che però ne ha 26 solo da Quickley) a far notizia.
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Vincenti in 7 delle ultime 9, i Knicks incappano in una serata storta in cui, per la prima volta dal 17 febbraio, non riescono a superare quota 100 a fine gara. Dei 93 punti segnati, 26 portano la firma dell’ottimo rookie Immanuel Quickley, sempre più convincente. Approfittando anche dei minuti liberati dall’assenza di Derrick Rose, Quickley si prende ben 21 tiri mandando a bersaglio 6 triple su 13. In doppia doppia Julius Randle (14 con 11 rimbalzi, meno produttivo del suo solito), New York ha anche 15 punti con 5/9 al tiro da RJ Barrett
LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 104-114 | Neppure a metà del terzo quarto l’espulsione di Devin Booker (17 punti fino a quel momento) sembra poter rovinare i sogni di gloria dei Suns allo Staples Center. Invece Phoenix trova un eroe inaspettato in Dario Saric, che segna 10 dei suoi 21 punti (miglior marcatore di squadra) nell’ultimo periodo, spalleggiato tutta la sera da un Mikal Bridges autore di 19 punti. La 15^ vittoria nelle ultime 18 dei Suns li porta al 2° posto a Ovest dietro Utah, superando proprio i Lakers
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Già senza Anthony Davis e Kyle Kuzma, i Lakers devono rinunciare prima del via anche a Marc Gasol, promuovendo per la prima volta in quintetto Montrezl Harrell. Troppe assenze per pensare di poter aver la meglio di una delle squadre più calde della lega, nonostante gli sforzi supplementari di un LeBron James da 38 punti con 16/24 al tiro, 6 assist e 5 rimbalzi. Sono 17 i punti di Dennis Schroder (ma con 17 tiri, solo 6 segnati) e 16 quelli in 19 minuti dalla panchina di Talen Horton-Tucker, ma L.A. incassa il 5° ko nelle ultime 7
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