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NBA, LeBron James si fa male ma torna in campo: arriva così la tripla da record

LA SPIEGAZIONE
©Getty

Il n°23 dei Lakers resta in campo solo 11 minuti contro Atlanta, uscito a seguito del duro colpo subito alla caviglia destra: prima però era ritornato sul parquet giusto qualche secondo, il tempo di segnare la tripla dall’angolo che ha portato il suo bottino complessivo a quota 10 punti - la 1.036^ gara in fila in doppia cifra. La ragione per cui “rischiare” anche zoppicando di peggiorare il suo infortunio

Come si tiene aperta una striscia da record e nel frattempo trovare il miglior esempio per raccontare la costanza e della longevità di LeBron? Basta guardare a quanto accaduto a inizio secondo quarto della sfida contro Atlanta: James va a terra, colpito durante da Solomon Hill sulla caviglia. Rotola, si contorce, sembra non farcela. Tornato in panchina però il n°23 dei Lakers fa i conti: 7 punti a referto in 11 minuti scarsi, ne mancano tre per mantenere intatta la sua striscia da record più impressionante - sempre in doppia cifra alla voce punti dal 6 gennaio 2007 a oggi, da quando in un match vinto contro i Milwaukee Bucks il giorno della Befana dai suoi Cavaliers James non riuscì a trovare con continuità il fondo della retina. Da quel momento sono arrivate ben 1.036 partite consecutive con almeno 10 punti a referto, compresa quella con gli Hawks visto che a LeBron servono davvero pochi istanti per liberarsi in angolo, trovare il fondo della retina dall’arco, fare cifra tonda e prendere immediatamente la strada degli spogliatoi (evitando ulteriori rischi). La grandezza di un campione sconfinato sta anche in questo: nell’attenzione ai dettagli, nella chirurgica capacità di sistemare un attimo le cose, prima di fare tutti gli esami e iniziare sin da subito il percorso di riabilitazione.