I neroargento texani escono vincitori dalla caccia - improvvisamente affollata - al lungo ex Minnesota e Memphis, recentemente liberatosi con un buyout dai Grizzlies. Il giocatore ha sposato il progetto Spurs nonostante l'interessamento di Knicks, Sixers, Nets e Raptors a Est, Suns e Clippers a Ovest
Ieri la cessione (annunciata: il giocatore era già stato messo fuori rosa in attesa che trovasse la sistemazione gradita), oggi l’innesto. I San Antonio Spurs salutano dopo 5 anni e mezzo LaMarcus Aldridge ma accolgono in squadra Gorgui Dieng, lungo a sua volta diventato disponibile sul mercato dopo il buyout raggiunto con i Grizzlies. E pur non trattandosi certo di un nome di primissimo piano — in uscita dalla panchina a Memphis giocava meno di 17 minuti a sera, con quasi 8 punti e 4 rimbalzi e mezzo di media — la lista delle squadre interessate al 31enne lungo era significativa. Oltre ai soliti Nets, Suns, Clippers, Knicks, Sixers, Heat e Raptors avevano dimostrato un certo interesse, secondo quanto riportato dal giornalista del New York Times Marc Stein. Dieng invece ha finito per preferire gli Spurs, forse proprio in virtù del possibile minutaggio venutosi a creare con la partenza di Aldridge e dal contemporaneo taglio di Marquese Chriss (appena arrivato da Golden State) deciso dalla franchigia texana, che invece di "rischiare" su un giocatore più giovane e atletico, con più potenziale, ha evidentemente preferito l'esperienza e la solidità dell'ex Minnesota e Memphis (le cui cifre, se proiettate sui 36 minuti, sarebbero di 13 punti e 10 rimbalzi di media con anche 1.6 stoppate).
Sotto canestro l’austriaco Jacob Poeltl, che sta facendo bene, dovrebbe restare la prima opzione di coach Popovich ma Dieng va ad allungare le rotazioni fornendo ai texani un buon cambio capace di dare un contributo, in una stagione in cui gli Spurs — con un record attuale di 23-20 — vedono ancora l’obiettivo playoff assolutamente alla portata.