NBA, Kevin Durant parla degli insulti a Rapaport: "Dispiaciuto per il mio linguaggio"
PAROLEKevin Durant è tornato a parlare con la stampa per la prima volta dal 12 febbraio, giorno in cui si è infortunato contro Golden State, chiedendo scusa per l’incidente con l’attore Michael Rapaport: "Mi dispiace per il linguaggio che ho usato, non è quello che la gente dovrebbe sentire e vedere da me". Il suo rientro, nel frattempo, dovrebbe arrivare la prossima settimana
Anche se non scende in campo dallo scorso 13 febbraio, Kevin Durant non ha smesso di far parlare di sé. Purtroppo per lui lo ha fatto nella maniera peggiore, con gli insulti omofobici e le minacce all’attore e comico Michael Rapaport che hanno fatto il giro del web e hanno portato anche i Brooklyn Nets a parlare con lui di quanto successo. “Mi dispiace che la gente abbia visto il linguaggio che ho utilizzato” ha detto Durant parlando per la prima volta con la stampa dal suo infortunio di febbraio. “Non era mia intenzione che la gente vedesse e sentisse quelle parole da me, ma spero di potermelo lasciare alle spalle e tornare in campo al più presto”. La NBA non ha annunciato alcuna investigazione su quanto successo, almeno per il momento.
La riabilitazione e il recupero che si avvicina
Durant ha dichiarato che si sente piuttosto bene e non vede l’ora di tornare a giocare (“Sono stato fuori fin troppo”), anche se il suo allenatore Steve Nash si è detto dubbioso che possa farlo già domenica contro Chicago o lunedì contro New York. Più probabile che accada allora l’8 aprile contro New Orleans oppure l’11 contro i Lakers, dando un’ulteriore settimana per migliorare il tono muscolare visto che il giocatore non ha ancora affrontato carichi di allenamenti ad alta intensità. Lo stesso KD ha spiegato cosa è successo: “Inizialmente pensavo che non fosse niente di che, un classico stiramento. Poi dopo la seconda risonanza abbiamo visto che la lesione era un po’ più profonda. Non è particolarmente dolorosa, ma non è intelligente forzare la situazione e peggiorarla tornando in campo troppo presto. Bisogna avere pazienza e fare riabilitazione nel modo giusto”.
D’altronde i Nets hanno continuato ad ammassare vittorie su vittorie nonostante la sua assenza, vincendo 18 delle ultime 21 partite disputate senza di lui e prendendosi il primo posto in solitaria nella Eastern Conference come non accadeva da 18 anni. E questo nonostante lui, Kyrie Irving e James Harden abbiano giocato solo sette partite assieme, mentre nel frattempo si sono aggiunti anche Blake Griffin e LaMarcus Aldridge alla squadra. “Non vedo l’ora di giocare con tutti loro. Sono giocatori che hanno affrontato tante sfide in questa lega e sono ansiosi di inseguire qualcosa di speciale qui con noi” ha concluso KD.