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NBA, in campo dopo 14 mesi: com'è andato il ritorno di Isaiah Thomas

NBA
©Getty

È già rimasto in campo tanto, in un roster decimato dalla assenze: e nei 25 minuti disputati contro gli Hawks si sono viste luci (8 punti consecutivi nel secondo quarto) e ombre (4/13 al tiro e 4 palle perse). Ma al di là delle cifre, il ritorno sui parquet NBA del nuovo n°24 dei Pelicans è una bella notizia per tutta la lega

Si è autodefinito lui stesso “fisicamente al 102%”, assicurando che la questione della sua completa guarigione da una serie quasi interminabile di infortuni “non è neppure  più un argomento”. Isaiah Thomas vuole sgombrare il campo da ogni dubbio su di sé, candidandosi a un rientro nella lega dalla porta principale. Il primo passo è stato fatto, nella sfida (persa) contro gli Atlanta Hawks. Il nuovo n°24 dei Pelicans — numero scelto in omaggio a Kobe Bryant — è entrato in campo con 5’18” da giocare nel primo quarto sostituendo la grande star della squadra, Zion Williamson. Si è preso il primo dei suoi 13 tiri dopo neppure dieci secondi, sbagliandolo, ma dimostrando che di certo fiducia e un filo di faccia tosta non le ha certo perse. Per vedere i primi punti della sua partita bisogna aspettare il secondo quarto, quando manda a bersaglio una prima tripla dopo due minuti di gioco, a cui ne fa seguire un’altra poco dopo. Ben 8 punti dei suoi 10 punti di serata arrivano consecutivamente, nell’arco di un minuto e mezzo, ma il piccolo-grande uomo di Tacoma resta in campo 25 minuti, finendo con 4/13 al tiro ma anche 4 palle perse — un po’ di ruggine ampiamente giustificabile visto la lunga assenza dai parquet NBA.

Penso abbia giocato bene — ha detto il suo allenatore Stan Van Gundy — ovviamente tenendo conto che non scendeva in campo da un anno” (3 febbraio 2020 l’ultima sua gara, in maglia Washington Wizards). Lui ha commentato solamente su Twitter, dove non ha mai smesso di far sentire la sua voce: “Testa già alla prossima! Domani si torna in campo”. La mentalità è quella del guerriero, da sempre. Ad aspettarlo da avversari Kyrie Irving e Kevin Durant, ma niente ha mai spaventato Isaiah Thomas.

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