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NBA, stagione finita per John Wall: e in estate potrebbe operarsi al ginocchio

NBA
©Getty

Da Houston fanno sapere che la point guard ex Wizards (titolare in 40 delle 61 gare disputate dai Rockets) ha uno stiramento di grado 2 al bicipite femorale destro. Visti i tempi di recupero stimati (tre settimane) non ha senso forzare il rientro per cui con ogni probabilità finisce qui la stagione di Wall. Che in offseason potrebbe finire sotto i ferri per mettere a posto anche il ginocchio

Questa stagione a John Wall è servita a dimostrare una cosa: può essere ancora il giocatore di una volta, per rendimento addirittura vicino a quello capace di guadagnarsi 5 convocazioni in fila all’All-Star Game, dal 2014 al 2018. Ma questa stagione è servita anche a confermare — se mai ce ne fosse bisogno — tutta la fragilità della point guard degli Houston Rockets, che con ogni probabilità ha già concluso qui la sua annata. Invece delle 72 gare previste, ne giocherà 40, tutte in quintetto e chiuse oltre i 20 punti di media, solo la terza volta in carriera per lui. Luci che però contemplano anche delle ombre, personali — l’ennesimo infortunio, al bicipite femorale destro, che lo parcheggerà ai box fino alla prossima stagione — e di squadra, con i suoi Rockets titolari del peggior record di lega, con sole 15 vittorie su 61 gare fin qui disputate. Proprio per questo lo stop a Wall sembra più precauzionale che altro: lo stiramento richiederebbe un recupero di circa tre settimane, fanno sapere da Houston, non ha senso forzare i tempi di rientro per una stagione che ormai non ha più obiettivi (se non quello di portare a casa una scelta alta al prossimo Draft). A maggior ragione per un giocatore che ha dovuto saltare tutto l’ultimo campionato (un anno e mezzo di stop) per due infortuni di grande gravità, al tallone e al tendine di Achille.

Quest’anno poi ci si è messo anche il ginocchio sinistro a fare le bizze, tanto che per Wall si parla di un possibile intervento in artroscopia durante l’estate. Quando ha potuto scendere in campo, ha dato lampi del suo vecchio stile di gioco, fatto di un incredibile mix di potenza e velocità. Ma gli anni passano (sono 30) e i Rockets gli devon ancora quasi 92 milioni di dollari per le prossime due stagioni: un contratto che il gm Rafael Stone ha ereditato nello scambio con Washington e Russell Westbrook ma che di sicuro non fa stare tranquillo il front office texano.

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