Mercato NBA, Kevin Love allo scoperto: "Amo Portland, giocare lì sarebbe speciale"
MERCATO NBAKevin Love non ha fatto mistero di dove vorrebbe giocare in futuro, tessendo le lodi della città di Portland e dei Blazers: "Sono di Portland, i miei anni formativi li ho passati lì. E chi non vorrebbe giocare con Damian Lillard? Per me è un posto speciale, vestire quella maglia sarebbe speciale". Ma il suo contratto coi Cavaliers è difficile da scambiare
Se Kevin Love fosse in cerca di lavoro, il suo ultimo intervento al podcast del giornalista Chris Haynes sarebbe un colloquio pressoché perfetto. E il lungo dei Cleveland Cavaliers non ha fatto alcun mistero di dove vorrebbe continuare la sua carriera: a casa sua, cioè ai Portland Trail Blazers. “Se mi chiedono dove sono nato ovviamente rispondo Los Angeles, ma io mi sento di Portland” ha detto parlando della città in cui è cresciuto. “Ho passato lì i miei anni formativi: andavo sempre al Memorial Coliseum, al Rose Quarter, ho visto lì il mio primo concerto e baciato la mia prima ragazza. Avrà sempre un posto nel mio cuore, è il posto che voglio rappresentare. Se se alla fine della mia carriera o tra sei mesi potessi indossare quella maglia, sarebbe davvero speciale. Vorrebbe dire giocare a casa”. Non solo: Love è andato avanti anche tessendo le lodi dei membri della franchigia, a partire ovviamente da Damian Lillard. “Chi non vorrebbe giocare con lui? Dame è speciale, è incredibile. E poi amo CJ McCollum. Melo ha fatto un lavoro incredibile da quando è arrivato lì. C’è Terry Stotts. Sono contento del successo che sono riusciti ad avere anche quest’anno, pur senza tifosi. Chi è stato lì sa che i tifosi ci sono sempre, sono tra i migliori di tutta la lega. Rip City è sempre stata speciale”.
Perché è difficile uno scambio per Kevin Love
Grandi parole d’amore, certo — ma i Cleveland Cavaliers cosa ne pensano? Sin da quando ha firmato un quadriennale da 120 milioni di dollari la spirale dei Cavs è sempre andata più in basso, e la sopportazione di Love già dallo scorso anno è ai minimi storici, facendo di tutto pur di esprimere la sua frustrazione — anche regalare il pallone agli avversari facendo finta di battere una rimessa. Le sue parole sui Blazers sono l’ennesima dimostrazione che considera concluso il suo tempo in Ohio, ma per quanto anche Portland abbia provato a prenderlo via trade, pareggiare i 60 milioni rimanenti nei prossimi due anni è impresa ardua per chiunque. Love ha giocato talmente male e si è comportato in maniera talmente non professionale da sconsigliare alle altre squadre l’opzione di prenderlo, anche perché il suo contratto prevede 31.2 milioni per la prossima stagione e 28.9 per quella successiva — per un giocatore che a settembre compirà 33 anni, non è mai stato un atleta di alto livello e ha tantissimi problemi fisici alle spalle. I Blazers potrebbero arrivare facilmente a lui solo sacrificando CJ McCollum, che però è più giovane, più forte e più sano rispetto a Love. Per chiudere uno scambio allora dovrebbero accorpare i contratti di Robert Covington (12.9 milioni) e Jusuf Nurkic (12 milioni non garantiti), ma entrambi sono membri chiave della squadra. E con Norman Powell e Derrick Jones in scadenza, imbastire una sign & trade sarebbe ancora più complicato. Le vie del mercato sono infinite (una terza squadra potrebbe rendere tutto più facile da gestire) e molto dipenderà da come finirà questa stagione, ma per il momento il sogno di Love è destinato a rimanere tale.