Ambiziosa e ottimista (come sempre) la guardia dei Brooklyn Nets, che a sei mesi di distanza dall'intervento per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro professa ottimismo sulle sue chance di scendere in campo a luglio. Prima però i suoi Nets devono meritarsi la qualificazione in finale NBA
La data di gara-1 delle finali NBA? L'8 luglio. Ovvero, sei mesi esatti dalla data dell'operazione subita da Spencer Dinwiddie per ricostruire il legamento crociato anteriore del suo ginocchio destro, infortunatosi alla terza gara stagionale, il 27 dicembre nella sfida tra i suoi Brooklyn Nets e gli Charlotte Hornets, in uno scontro di gioco contro Bismack Biyombo. "Ma sarò in campo prima che non si dica", fa sapere il giocatore dei Nets, che presto si unirà alla squadra dopo aver condotto tutta la sua riabilitazione sulla West Coast, a Los Angeles. Dinwiddie, secondo quanto riportato dal "New York Daily News", è già tornato in palestra ad allenarsi con il suo trainer personale, Olin Simplis, e la volontà è quella di completare "il recupero più rapido mai visto da un infortunio di questo tipo" ("Sono passate 17 settimane", aveva scritto su Instagram a inizio maggio: "Chi è il giocatore che è tornato in campo più rapidamente?"). Sempre a inizio maggio coach Nash era stato al contrario molto cauto, su un possibile ritorno in campo già quest'anno della sua guardia ("Non penso che possa accadere, per due motivi: buttarlo in campo dopo tutto questo tempo fermo non sarebbe facile, così come non lo sarebbe per lui adattarsi ai nostri equilibri di squadra. Ma mai dire mai: sono successe cose ben più strane in passato", le parole del capo allenatore dei Nets), mentre più possibilista invece era apparso il GM Sean Marks: "Non scommetterei mai contro Spencer".
Ritorno a tempi record per inseguire un nuovo contratto?
Uno dei motivi che potrebbero spingere Dinwiddie ad affrettare i tempi del ritorno (oltre alla chance di poter scendere in campo in una finale NBA) ha a che fare anche con il suo contratto: rifiutando una player option da 12.3 milioni di dollari, la guardie dei Nets potrebbe rendersi disponibile sul mercato già da luglio, e farsi vedere in campo - completemente recuperato - potrebbe aiutarlo a strappare (a Brooklyn o altrove) un nuovo, ricco contratto. Terzo nelle votazioni per il premio di giocatore più migliorato nella stagione 2017-18 e poi quarto in quelle di sesto uomo dell'anno l'annata successiva, nel campionato 2019-20 Dinwiddie ha approfittato delle lunghe assenze di Kyrie Irving e Caris LeVert per viaggiare oltre i 20 punti di media con quasi 7 assist a sera. E se dimostra di poter ritornare quel tipo di giocatore, allora sono tante le squadre NBA disposte a bussare alla porta di Dinwiddie.