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Mercato NBA, Rick Carlisle lascia Dallas: tensioni con Doncic alla base dell’addio?

DALLAS
©Getty

Dopo il licenziamento del GM Donnie Nelson, anche Rick Carlisle ha deciso di non tornare sulla panchina dei Dallas Mavericks per la prossima stagione, interrompendo una collaborazione che durava a 13 anni. "È stata solamente una mia decisione" ha detto l’allenatore, il cui rapporto con Luka Doncic era ormai contrassegnato dalle tensioni

Una cosa è certa: i prossimi Dallas Mavericks saranno decisamente diversi rispetto a quelli che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni. Dopo l’addio controverso al General Manager Donnie Nelson, un altro membro fondamentale della squadra capace di conquistare il titolo nel 2011 ha deciso di lasciare, e si tratta nientemeno che di coach Rick Carlisle. Come anticipato da ESPN, l’allenatore ha deciso di dimettersi dalla panchina dei Mavericks che occupava da ben 13 anni, secondo coach più longevo attualmente in NBA insieme a Erik Spoelstra alle spalle dell’irraggiungibile Gregg Popovich. “Dopo una serie di conversazioni con Mark Cuban nell’ultima settimana, oggi l’ho informato che non tornerò come allenatore dei Dallas Mavericks” ha scritto Carlisle in una nota sul suo iPhone, consegnata curiosamente poi a Adrian Wojnarowski di ESPN. “È stata una decisione esclusivamente mia. Sia io che la mia famiglia abbiamo avuto un’esperienza meravigliosa nei 13 anni passati con grandi persone in una grande città. Dallas sarà sempre casa per noi, ma sono eccitato per il mio prossimo capitolo della carriera da allenatore”. “Voglio bene a Rick Carlisle” ha detto invece il proprietario dei Mavs Mark Cuban. “Non solo è stato un bravo allenatore, ma anche un amico e confidente. Il nostro rapporto va ben oltre la pallacanestro e so che questo non cambierà mai”. Carlisle, 61 anni, lascia i Mavericks dopo un record di 555 vittorie e 478 sconfitte e soprattutto l’anello del 2011, dopo il quale però non è più riuscito a vincere una serie di playoff.

La polveriera in casa Mavs dopo l'articolo di The Athletic

È particolarmente significativo che Carlisle abbia dovuto specificare che si tratta “esclusivamente di una mia scelta”, considerando anche che la decisione è stata annunciata un giorno dopo l’addio a Donnie Nelson. Il quale, nonostante il comunicato ufficiale parli di “separazione consensuale”, è stato invece licenziato dai Mavericks dopo 24 anni, complice un rapporto di fiducia incrinato tra lui e il proprietario Cuban per via della figura ormai famigerata dell’ex scommettitore professionista Haralabos Voulgaris, ora membro dell’organizzazione e da molti considerato la voce più influente all’orecchio di Cuban. Una situazione diventata di dominio pubblico dopo l'articolo di The Athletic sulla situazione all'interno della franchigia, definito dallo stesso Cuban come "tutte stron..." ed evidentemente smentito dalla realtà dei fatti. Dal canto suo, il vulcanico proprietario dei Mavs ha dichiarato che penserà prima ad assumere un nuovo capo della dirigenza (compito per il quale è stato assunto il noto Mike Forde di Sportsology) e solamente poi a trovare un nuovo allenatore per Luka Doncic.

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Lo scontro di personalità tra Carlisle e Doncic

Proprio il rapporto tra la stella slovena e l’ormai ex allenatore dei Mavericks è diventato un argomento di discussione alla luce dell’addio di Carlisle. Secondo quanto scritto da ESPN, la tensione tra il 22enne e il coach era diventata sempre più preoccupante all’interno dell’organizzazione, con Doncic che più di una volta ha avuto atteggiamenti dimostrativi nei confronti della panchina tanto in campo quanto durante i timeout. In uno, in particolare, pare abbia detto a Carlisle “Chi è quello che decide qui, tu o Bob?” facendo riferimento a Voulgaris, particolarmente inviso a Doncic che invece aveva un grande rapporto con Donnie Nelson. Uno scontro di personalità, quello tra Doncic e Carlisle, dovuto soprattutto a due temperamenti particolarmente focosi per entrambi, per quanto l’allenatore abbia dato alla superstar davvero ogni libertà possibile in campo per scegliere come attaccare in questi tre anni.

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L'estate difficile dei Mavs: Jamahl Mosley promosso in panchina?

Ora i Mavericks dovranno prendere delle decisioni ancora più pesanti nel corso dell’estate prima ancora di pensare al mercato: l’estensione di contratto da oltre 200 milioni di dollari di Doncic non sembra in discussione, ma renderlo felice — e costruirgli attorno una squadra vincente — è ora l’imperativo assoluto per evitare che le voci di questi giorni diventino sempre più incontrollabili. E uno dei modi potrebbe essere quello di promuovere a capo-allenatore l’assistente preferito di Doncic, cioè Jamahl Mosley: “Ha tutto quello che serve per diventare un capo-allenatore, lo può fare certamente” aveva detto lo sloveno dopo una partita allenata da Mosley contro i Knicks, saltata da Carlisle per un tampone falso positivo. Sia come sia, a Dallas sarà un’estate decisamente calda — anche perché il roster avrà bisogno di un deciso restyling, a partire da cosa fare con Kristaps Porzingis.

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