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NBA, Donnie Nelson lascia i Dallas Mavericks dopo 24 anni, Doncic "deluso" per l’addio

DALLAS

Dopo 24 anni all’interno della franchigia, i Dallas Mavericks hanno deciso di separarsi dal capo della dirigenza Donnie Nelson. La decisione arriva dopo gli articoli sulla figura di Haralabos Voulgaris, con ESPN che ha citato espressamente le divergenze tra lui e Nelson come motivo per l’addio. Luka Doncic, secondo quanto riportato da Marc Spears, sarebbe deluso per la decisione

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Sono giorni di grande fermento all’interno dei Dallas Mavericks. A poche ore di distanza dall’articolo incendiario di The Athletic sulla situazione interna alla franchigia attorno alla figura di Haralabos Voulgaris, la squadra texana ha deciso di separarsi dal suo dirigente di riferimento, Donnie Nelson. Il capo della dirigenza dei texani lascia dopo 24 anni all’interno dell’organizzazione, passando dal ruolo di assistente GM a assistente allenatore prima di diventare capo delle operazioni cestistiche, rimanendo a Dallas nonostante l’addio non senza polemiche del padre Don nel 2005. “Voglio ringraziare Donnie per 24 anni di servizio per questa organizzazione” ha detto il proprietario Mark Cuban nel comunicato che ha annunciato la decisione. “Donnie è stato fondamentale per il nostro successo e nella vittoria del titolo del 2011. Il suo duro lavoro, la sua creatività e la sua visione lo hanno reso un pioniere. Donnie sarà sempre parte della famiglia dei Mavs e gli auguro solo il meglio”.

Il ruolo di Nelson: "gola profonda" del pezzo contro Voulgaris?

A pensar male si fa spesso peccato, ma è impossibile non collegare la decisione di separarsi da Nelson all’articolo uscito su The Athletic sulla situazione interna i Mavs, per il quale la forte sensazione è che proprio Nelson abbia fatto da “gola profonda”. Anche ESPN ha riportato che la decisione per l’addio arriva dopo “frizione interne dovute all’influenza sempre maggiore del direttore della ricerca quantitativa e dello sviluppo Haralabos Voulgaris, che riportava direttamente al proprietario Mark Cuban e comunicava con Rick Carlisle nonostante le obiezioni di Nelson”. Secondo quanto scritto, la decisione di Nelson sarebbe arrivata domenica scorsa, quindi prima della pubblicazione dell’articolo, ed è possibile che l’ormai ex capo della dirigenza abbia voluto “vendicarsi” per essere stato messo alla porta da Voulgaris, facendogli “terra bruciata” attorno per impedire una sua promozione al ruolo di GM. Secondo quanto detto dai Mavs, la squadra ha assunto l’agenzia di consulenza Sportsology di Mike Forde per trovare un nuovo capo della dirigenza, prassi abbastanza consolidata nelle franchigie NBA.

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La posizione di Doncic alla luce dell’addio di Nelson

In tutto questo rimane da definire la situazione legata a Luka Doncic, che a quanto scritto ha un pessimo rapporto con Voulgaris e, al contrario, era in eccellenti rapporti con Nelson, colui che lo ha portato a Dallas scambiando una scelta al Draft (oltre alla numero 5) pur di salire a prenderlo nel Draft del 2018. Secondo quanto detto dal giornalista di ESPN Marc J Spears al programma The Jump, Luka sarebbe “deluso” dalla decisione di licenziare Nelson e commenterà presto quanto accaduto. Spears ha anche aggiunto che non ci sono ancora trattative in corso per l’estensione di contratto dello sloveno, anche se a dire la verità si tratterà di una mera formalità: a Doncic verrà offerto il massimo salariale da oltre 200 milioni di dollari e qualsiasi altra richiesta voglia fare (come ad esempio un quinto anno in player option o un bonus del 15% in caso di scambio) verrà esaudita, rendendo le trattative davvero brevi. E considerando che manca ancora un mese e mezzo all’apertura della free agency, non c’è certamente bisogno di parlarne ora. Di tutto il resto, invece, bisognerà discutere.

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