Non cambia lo status delle due superstar già assenti in gara-1: la point guard di Phoenix rimane inserito nel protocollo anti-Covid, mentre il n°2 di L.A. non è neppure con la squadra in Arizona, scegliendo di restare in California a lavorare sul suo ginocchio nella speranza di non dover rinunciare a tutta la serie
Il via alla finale di conference a Ovest tra Suns e Clippers non ha visto della partita due delle superstar più attese - Chris Paul per Phoenix, Kawhi Leonard per L.A. - e la loro assenza ora è stata confermata, da una parte e dall'altra, anche per gara-2. La point guard dei Suns rimane inserito nel famoso "healthy and safe protocol", il protocollo anti-Covid ideato dalla lega, probabilmente in virtù di una positività mai confermata ufficialmente (nel rispetto della privacy di qualsiasi giocatore) ma ormai data per certa da più parti. Il due volte MVP delle finali NBA e star dei Clippers, invece, sconta l'infortunio al ginocchio destro che per molti potrebbe precludergli tutta la serie, se non addirittura tutti i playoff - soprattutto se dovesse venire confermato l'interessamento del legamento crociato, come da più fonti riportato. Una brutta tegola per entrambe le squadre e una brutta notizia anche per lo spettacolo, ma gara-1 ha già dimostrato che non mancano, né in una squadra né nell'altra, giocatori capaci di non far rimpiangere i due assenti. A rimpiazzare in quintetto Chris Paul a Phoenix nella gara di avvio della serie ci ha pensato Cameron Payne e l'ex OKC e Chicago ha avuto il merito di terminare gara-1 con ben 9 assist e una sola palla persa, una statistica (quella del rapporto tra le due voci) in cui di solito eccelle proprio il suo più illustre compagno. Coach Lue a Los Angeles ha scelto invece di andare con l'esperienza di Nicolas Batum in quintetto al posto di Leonard: al francese sono stati chiesti 37 minuti che lui ha chiuso con soli 5 tiri tentati e altrettanti punti ma contribuendo in doppia cifra a rimbalzo (10). Di minuti in casa Clippers in gara-1 (persa 120-114) ne ha giocati invece solo 21 Marcus Morris, anche lui alle prese con un problema al ginocchio destro. Il suo status per gara-2 rimane incerto: "Sente ancora del dolore - ha fatto sapere proprio Lue - ma sta continuando a ricevere ogni cura possibile. Al momento non so se potrò utilizzarlo ma quello che so è che sta facendo tutto il possibile per essere della partita".
Kawhi Leonard super coinvolto anche da "spettatore"
Da Los Angeles intanto rimbalzano notizie di un Leonard super disposto ad aiutare i suoi compagni anche in borghese. Sulla chat di squadra dei Clippers il suo nome in questi giorni è quello che appare più stesso, con il n°2 di L.A. pronto a offrire suggerimenti e input in base a quanto visto dallo schermo della propria tv durante gara-1. "Continua a essere propositivo e molto attivo, aiutando in mille modi diversi", ha confermato Ivica Zubac. "La sua attenzione ai dettagli è qualcosa di pazzesco: lo era quand'era in campo con noi, non è cambiata ora che è fuori". Il coinvolgimento di Leonard è arrivato al punto che la ex star di San Diego State (rimasto a lavorare sul suo corpo a Los Angeles, con la squadra impegnata a Phoenix) voleva "entrare" a far parte della riunione del suo caoching staff tramite FaceTime. Un'idea però bocciata da coach Lue, che ha ammesso di odiare le videochiamate: "Scrivici le tue idee", la risposta dell'allenatore dei Clippers. "Per questa volta facciamo così".