
Nico Mannion, un anno da sogno: dal Draft NBA alle Olimpiadi di Tokyo con l’Italia
Il rookie degli Warriors ha trascinato l’Italbasket con i suoi 24 punti nel successo a Belgrado contro la Serbia che ha permesso agli azzurri di conquistare un pass olimpico 17 anni dopo l’ultima volta. La conclusione perfetta di una stagione iniziata lo scorso novembre con la scelta n°48 al Draft 2020 e proseguita poi al fianco di Steph Curry. Ripercorriamo insieme le tappe più importanti di un’annata che potrebbe ancora regalare grandi soddisfazioni

MANNION, UN TALENTO USA MADE IN ITALY | Nico Mannion, nato il 14 marzo 2001 a Siena, è cresciuto in Toscana nei suoi primi anni di vita, prima di trasferirsi assieme alla sua famiglia - al termine della carriera da professionista di suo padre - a Scottsdale, in Arizona, dove è cresciuto senza dimenticare mai le sue origini (ha sempre chiamato l’Italia “il suo Paese”)

MANNION FIGLIO D'ARTE, PAPÀ PACE IN CAMPO IN NBA E IN ITALIA | La passione per la pallacanestro arriva da suo padre Pace, nato a Salt Lake City e giocatore NBA per Golden State Warriors, Utah Jazz, New Jersey Nets e Milwaukee Bucks, prima di trasferirsi in Italia nel 1989. Le esperienze nel campionato italiano lo hanno portato a giocare a Cantù, Treviso, Reggio Emilia e Caserta - città in cui conobbe sua moglie Gaia Bianchi, ex pallavolista di Guidonia

LA CONSACRAZIONE A 15 ANNI SU SPORTS ILLUSTRATED | Un giovane talento, un prodigio che non è sfuggito neanche ai più attenti osservatori USA, con tanto di articolo celebrativo a margine della sua esperienza con la squadra della Pinnacle High School - la scuola con cui ha viaggiato a oltre 30 punti di media. Un talento che ha poi scelto di restare in Arizona e di giocare all'università a Tucson

LA SCELTA A 17 ANNI: "VOGLIO GIOCARE CON L'ITALIA" | La buona notizia per la nazionale azzurra arriva qualche anno fa, quando a 17 anni decide di rispondere alla convocazione e si mette alla guida della compagine under-17: spazio e opportunità che difficilmente avrebbe avuto se avesse scelto gli Stati Uniti e un modo per "sdebitarsi" con un Paese verso il quale è da sempre molto legato. A 17 anni e tre mesi è diventato così il quarto più giovane all-time a indossare la maglia della nazionale

I SUOI DUE SOPRANNOMI: "RED MAMBA" E NON SOLO | Il suo capello rosso inconfondibile gli ha portato in dote il soprannome di Red Mamba - che gli è stato dato da amici e conoscenti dopo un incontro con Kobe Bryant nel 2012 a Salt Lake City. Un bambino che realizza il sogno di conoscere il proprio idolo. Il secondo invece è Ginja Ninja: “Ginger”, zenzero, viene usato spesso oltreoceano per definire le persone con capelli rossi. Insomma, il tratto distintivo resta quello

L’ANNO AL COLLEGE AD ARIZONA | Prima di approdare in NBA, Nico Mannion ha incantato al college ad Arizona, dominando fino a inizi marzo assieme a una squadra dalle ottime prospettive a livello universitario - guidata con sapienza e mettendo a referto cifre importanti (tanto da far ipotizzare una scelta al primo giro al Draft nei mesi precedenti alla selezione dello scorso novembre)
LE PREVISIONI DEL DRAFT 2020: NICO MANNION AL PRIMO GIRO?
LA CHIAMATA N°48 AL DRAFT NBA | Alla fine a selezionarlo sono stati i Golden State Warriors che hanno scelto di puntare su di lui con la chiamata numero 48 - cercando di allungare la rotazione alle spalle di Steph Curry con un talento pronto da subito a contribuire alla resa di squadra e al tempo stesso puntando su un giovane con grandi margini di miglioramento
DRAFT NBA 2020: TUTTE LE SCELTE DEL PRIMO E DEL SECONDO GIRO
SCELTO DA GOLDEN STATE, PROPRIO COME PAPÀ PACE | L’altra grande coincidenza è stata la chiamata da parte degli Warriors, la stessa squadra che nel 1983 decise di puntare su suo padre - Pace Mannion - con la scelta n°43. Come scrissero quel giorno sugli account social di Golden State: “Tale padre, tale figlio”
"TALE PADRE, TALE FIGLIO": GOLDEN STATE SCEGLIE DI NUOVO MANNION
I COMPLIMENTI DI COACH STEVE KERR | Una decisione vagliata, voluta e avallata anche da coach Steve Kerr - che ben conosce il college di Arizona, dove lui aveva giocato da ragazzo e con cui ha partecipato anche a una Final Four NCAA nel 1988. “Bear down”: il motto universitario, rilanciato anche come frase motivazionale sui social
LE CONGRATULAZIONI DI STEVE KERR A MANNION
IL LEGAME CON STEPH CURRY | Finire a giocare a Golden State per Mannion vuol dire anche poter condividere lo spogliatoio, il campo di allenamento e raramente anche il campo con Steph Curry - non solo il suo idolo, ma anche mentore e organizzatore di tornei a cui il talento azzurro ha preso parte (facendosi anche orgogliosamente fotografare al fianco del n°30 Warriors)

L’ESORDIO IN PRESEASON CONTRO DENVER | La sua prima partita in maglia Warriors arriva il 13 dicembre, in uno dei match di preparazione alla stagione contro i Nuggets: 5 tiri in 8 minuti sul parquet, zero canestri ma tanta voglia di incidere per un talento che dovrà attendere qualche settimana prima di esordire anche in NBA

I PRIMI MINUTI IN NBA CONTRO SACRAMENTO | Otto minuti, 0/2 al tiro, ma l’emozione di aver rotto finalmente il ghiaccio: Nico Mannion è in campo, dopo 10 giorni d’attesa dall’inizio della regular season, senza nascondere la sua commozione dopo aver preso il posto di uno Steph Curry scatenato e ancora una volta decisivo

I PRIMI PUNTI IN NBA CONTRO UTAH | Al terzo tentativo in campo, finalmente Mannion riesce anche a muovere la retina: 8 punti durante le fasi finali di una gara già persa contro gli Utah Jazz, a dimostrazione di come il percorso di crescita sia tutt’altro che semplice anche quando si ha a disposizione un talento come il suo
VIDEO | I PRIMI PUNTI DI NICO MANNION IN CARRIERA IN NBA
LA PARENTESI IN G-LEAGUE CON I SANTA CRUZ WARRIORS | Le partite all’interno della bolla di Orlando - organizzate dalle squadre di G-League nel corso della regular season - sono la svolta per Mannion, che trova spazio, minuti, canestri e fiducia: una resa da quasi 20 punti a partita che convince Steve Kerr a richiamarlo in squadra dopo un paio di settimane in Florida
GOLDEN STATE HA DECISO: MANNION IN CAMPO CON LA SQUADRA DI G-LEAGUE
LA PRIMA GARA DA TITOLARE CON GLI WARRIORS | Al ritorno in gruppo, l’aumentata fiducia da parte di coach Steve Kerr porta lo staff tecnico di Golden State a puntare su di lui anche dalla palla a due. La sfida è di quelle speciali - contro Phoenix in Arizona, lì dove ha giocato al college - chiusa raccogliendo 9 punti e 6 assist con 3/5 dall’arco
VIDEO | LA PRIMA DA TITOLARE DI MANNION: SEGNA DA TRE COME CURRY
LA PRIMA DOPPIA CIFRA IN CARRIERA IN NBA | Contro i Clippers, in una gara in cui gli Warriors fanno grande fatica a trovare il fondo della retina, Nico Mannion riesce a togliersi anche un’altra soddisfazione, firmando il primo match da 10 punti della sua carriera da professionista
VIDEO | LA PRIMA DOPPIA CIFRA DI MANNION IN NBA
IL “BENVENUTO” IN NBA DI LEBRON A MANNION | Una della immagini diventate virali nel corso della regular season NBA, un impatto che ben racconta la fisicità del gioco NBA al quale Nico Mannion sta lentamente imparando ad adattarsi: lo scontro involontario tra la sua faccia e la spalla di LeBron James. Il risultato è tutto da vedere nel video linkato di sotto
VIDEO | LO "SCONTRO" TRA NICO MANNION E LA SPALLA DI LEBRON JAMES
LA CRESCITA DI MANNION AL FIANCO DI STEPH CURRY | Cruciale il rapporto con il n°30 degli Warriors, un confronto continuo con un campione senza tempo come Steph Curry che si è preso cura di lui sia in allenamento che in campo, sempre vicino a Mannion durante i timeout per dargli un consiglio o spiegargli come affrontare una situazione di gioco. Un confronto che è stato una delle principali ragioni di crescita per Mannion
VIDEO | STEPH CURRY DÀ CONSIGLI A MANNION DURANTE UN TIMEOUT
IL MASSIMO IN CARRIERA DA 19 PUNTI CONTRO SACRAMENTO | La miglior prestazione personale di Mannion è arrivata in un match straperso dagli Warriors contro i Kings (in una partita complicata per tutta Golden State). Il giovane talento azzurro però è stato il migliore dei suoi, autore di 19 punti con 5/8 dall'arco nei quasi 30 minuti giocati in uscita dalla panchina
VIDEO | GUARDA LA PRESTAZIONE DA MASSIMO IN CARRIERA DI MANNION
IL SIPARIETTO CON DANILO GALLINARI | Un’altra delle scene rimaste nella mente degli appassionati e riguardanti la prima stagione NBA di Nico Mannion è arrivata contro Atlanta, quando - rubando il pallone dalla mani di Trae Young - il talento azzurro è riuscito a segnare una tripla sulla sirena, con le telecamere che hanno subito pizzicato un infastidito Gallinari di fronte alla prodezza del giovane collega
VIDEO | LA TRIPLA DI MANNION E LA DISPERAZIONE DI GALLINARI
MANNION DIETRO LA SCHIENA E STEPH CURRY LO IMITA | L'ultimo highlights della sua stagione da rookie in NBA arriva durante la penultima partita di regular season degli Warriors, con Mannion che incanta con un passaggio dietro la schiena e Steph Curry - a riposo in panchina - che prova a imitarne il gesto: una vera e propria consacrazione per il giovane talento azzurro
VIDEO | MANNION INCANTA CON L'ASSIST DIETRO LA SCHIENA
LA CONVOCAZIONE CON L'ITALBASKET DI COACH MEO SACCHETTI | Dopo la delusione del play-in e l'eliminazione degli Warriors nella corsa agli ultimi due posti disponibili per i playoff, Nico Mannion si è subito messo a disposizione della nazionale guidata da Meo Sacchetti in vista dell'avventura a Belgrado. Obiettivo: battere la Serbia in casa e conquistare il pass per le Olimpiadi

MANNION SEGNA 24 PUNTI: SERBIA BATTUTA E PASS PER TOKYO | Una settimana da sogno alla guida dell'italbasket, coronata con la vittoria finale contro la Serbia, battuta anche grazie ai suoi 24 punti e alle sue giocate. Il modo migliore per mostrare la sua crescita anche agli Warriors e per far capire al mondo della pallacanestro che è pronto a stupire anche a Tokyo tra tre settimane
LE PAROLE DI MANNION: "NON RIESCO A SMETTERE DI PIANGERE"