
NBA Finals, Phoenix-Milwaukee gara-2 118-108: Giannis ci prova ma i Suns vanno sul 2-0
Antetokounmpo le prova tutte realizzando 42 punti e 12 rimbalzi, ma i Suns scappano via a fine primo tempo e controllano ogni tentativo di rimonta nella ripresa, portandosi sul 2-0 nella serie finale. Splendidi Booker con 31 punti e Bridges con 27, Paul ne aggiunge 23 con 8 assist pur commettendo 6 palle perse. Disastrose le prove di Holiday (7/21 per 17 punti) e Middleton (5/16 per 11): ai Bucks servirà un'impresa per riaprire la serie
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PHOENIX SUNS-MILWAUKEE BUCKS GARA-2 118-108 (SERIE 2-0) | Missione compiuta per i Suns, che difendono il fattore campo e si portano sul 2-0 nella serie di finale contro i Milwaukee Bucks. Devin Booker e soci resistono alla partenza aggressiva degli ospiti, andati anche sul +9 nel primo quarto, e mettono la testa avanti nella seconda metà del primo quarto senza più voltarsi indietro, mantenendo sempre almeno 5 lunghezze di vantaggio per tutta la ripresa nonostante gli sforzi di un eroico Giannis Antetokounmpo
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Il leader dei Bucks le ha provate tutte, segnando 20 punti nel 3° quarto (solo Jordan meglio di lui con 22 nella storia delle Finals negli ultimi 30 anni) e chiudendo con il suo record in carriera ai playoff con 42, a cui ha aggiunto anche 12 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate. Antetokounmpo ha attaccato il ferro a ripetizione (15/22 dal campo e 11/18 ai liberi) pur sbagliando 4 delle 5 triple tentate nella sua partita, rischiando di farsi male dopo una stoppata clamorosa su Bridges nel 4° periodo (venendo costretto a uscire per controllare che fosse tutto a posto)
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Il due volte MVP ha provato a caricarsi sulla schiena una squadra che offensivamente non lo ha seguito. Jrue Holiday ha provato a essere aggressivo nel primo tempo prendendosi ben 14 tiri, ma ne ha segnati appena 3 (solo Kobe Bryant in gara-7 delle Finals 2010 ebbe un primo tempo simile) e ha chiuso alla fine con 7/21 dal campo per 17 punti. Ancora peggio è andato un irriconoscibile Khris Middleton: 5/16 al tiro, 1/6 da tre e zero tiri liberi tentati in 41 minuti di gioco, realizzando appena 11 punti. Meglio di lui è andato persino Pat Connaughton con 14
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Se i Bucks sono riusciti più o meno a rimanere aggrappati alla partita è per merito innanzitutto di Antetokounmpo e in secondo luogo per il dominio a rimbalzo: la squadra di coach Budenholzer ne ha presi ben 18 in attacco, provando a sopperire con i punti da seconda opportunità (23) a un’altra serata terribile da tre punti (9/31 di squadra, 29%). Il conto complessivo a rimbalzo è però solamente di 56-50 per gli ospiti, che hanno quasi doppiato gli avversari nei punti in area (20-0 nel primo quarto, 54-28 alla fine)

Quello che sono riusciti a fare i Bucks però si esaurisce sostanzialmente qui, perché per il resto i Suns hanno dimostrato di essere la squadra migliore in campo. I padroni di casa hanno sopperito ai loro limiti fisici e a una serata sottotono di Deandre Ayton (10 punti e 11 rimbalzi ma con 4/10 dal campo) con una super prestazione dall’arco, trovando sei giocatori diversi con almeno due triple a segno nel 20/40 finale da tre punti, mandando tutto il quintetto in doppia cifra

Il migliore è senza dubbio Devin Booker, che nei 44 minuti passati in campo è glaciale nel realizzare 7 delle 12 triple tentate, di cui tre nel quarto periodo per tenere a bada i tentativi di rimonta dei Bucks. Per lui alla fine ci sono 31 punti, 5 rimbalzi e 6 assist con 12/25 dal campo senza neanche un tiro libero, in una serata in cui Phoenix ne ha tentati 14 solamente per i falli sistematici commessi a fine gara dai Bucks per provare la rimonta
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Ad approfittarne è stato Mikal Bridges, che ha chiuso con 27 punti e 7 rimbalzi con 8/15 al tiro, 3 triple a segno su 9 tentativi e un perfetto 8/8 dalla lunetta. Sopra quota 20 anche Chris Paul, che però ha giocato peggio rispetto a quanto appaia dalle (pur ottime) cifre: 23 punti e 8 assist ma con ben 6 palle perse, la peggior prestazione dei suoi magici playoff (non era mai andato sopra quota 4), in difficoltà contro la difesa asfissiante di Holiday ma fondamentale con un paio di giocate nel quarto periodo

Fondamentale è stato anche Ayton, che si è scrollato di dosso una serata complicata con un finale decisamente più attivo e incisivo contro il quintetto piccolo dei Bucks che stava riaprendo la partita, avendo anche la tripla del -2 fallita da Connaughton. A cambiare la serata di Ayton è stato coach Monty Williams, che lo ha preso in disparte e gli ha spiegato cosa fare, ottenendo negli ultimi minuti giocate decisive
VIDEO | LE PAROLE DI MONTY WILLIAMS PER AYTON
Ayton è stato anche il finalizzatore dell’azione-manifesto dei Suns in questa gara-2: un possesso sul finire del primo tempo (quando è arrivato il parziale decisivo della sfida) in cui ci sono stati ben 11 passaggi da una parte all’altra del campo, con un vorticoso movimento di palla che ha portato Flavio Tranquillo in telecronaca a dichiarare “sembrano l’Italia di Mancini”, arrivando fino al canestro con fallo del centro bahamense. Davvero da vedere e rivedere
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