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NBA, Trae Young grida al complotto: fuori da Team USA come Isiah Thomas nel Dream Team '92

NBA
©Getty

Con un tweet polemico (riprendendo una dichiarazione famosa di Isiah Thomas, convinto che Michael Jordan avesse posto il veto sulla sua partecipazione alle Olimpiadi di Barcellona) la giovane superstar degli Atlanta Hawks manifesta in rete la sua delusione per non far parte della spedizione USA a Tokyo. Raccogliendo il supporto di Ja Morant, un altro escluso eccellente

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"Non so quali decisioni hanno portato a quella decisione, ma so che soddisfavo ogni criterio per essere selezionato in quella squadra. Eppure non mi chiamarono". Queste parole, pronunciate da Isiah Thomas con riferimento alla sua storica esclusione dal mitico Dream Team USA del 1992 (vincitore dell'oro alle Olimpiadi di Barcellona), sono quelle utilizzate sui social da Trae Young che evidentemente non ha preso bene l'esclusione dal roster della nazionale USA in partenza per Tokyo. La superstar degli Hawks, reduce da un'edizione dei playoff entusiasmante, per lui e per Atlanta, ha deciso di pubblicare il video dell'intervista a Thomas, accompagnato dall'emoticon di una faccia delusa e dalla bandiera a stelle e strisce. Il messaggio è chiaro: Young è convinto di essersi meritato sul campo l'inclusione nei 12 alla caccia dell'oro in Giappone, e il fatto di non far parte della squadra allenata da coach Popovich lo ha lasciato molto deluso. Young faceva parte della lista iniziale di 57 nomi, ma poi non ha superato il taglio con il proseguio delle selezioni, compiute da USA Basketball.  

Insieme alla superstar degli Hawks, un altro dei nomi la cui esclusione ha destato parecchio stupore è stato quello di Ja Morant, la giovane stellina dei Grizzlies, anche lui reduce da playoff superlativi. E proprio la point guard di Memphis, infatti, è stato tra i primi a commentare (con un consiglio: "Continua a lavorare") il post di Young, dimostrando solidarietà al collega degli Hawks. Non si è risparmiato un commento (sempre su Twitter) neppure il padre di Trae Young, Rayford (anche lui ex giocatore), molto visibile sulle piattaforme social durante tutta l'avventura playoff del figlio. E da buon padre non fa mancare il suo supporto, con un tweet ("Faglielo sapere") che appoggia la scelta di Young di non tenersi per sé un'esclusione a suo avviso immeritata. E che probabilmente gli darà ulteriore benzina da gettare sul fuoco delle sue motivazioni. 

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