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Olimpiadi Tokyo, Gregg Popovich: "Francia? Preparo la gara da 2 anni, ci penso sempre"

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©Getty

Dopo la pesante sconfitta nei quarti di finale dei Mondiali 2019, gli Stati Uniti non vogliono commettere un nuovo passo falso contro Rudy Gobert e compagni: come sottolineato anche dall’allenatore di Team USA, questa volta nessuno penserà di sottovalutare l’impegno a cui gli All-Star statunitensi sono chiamati nelle prossime due settimane

Il Mondiale 2019 è un boccone amaro che Team USA non ha ancora del tutto digerito. Anzi: quella sconfitta brucia ancora, subita nei quarti di finale contro la Francia per 89-79 e che ha poi costretto i ragazzi guidati da Gregg Popovich a rinunciare alla conquista di una medaglia. Situazione a cui gli Stati Uniti non sono abituati quando si parla di pallacanestro. Sono tante le cose cambiate in questi ultimi due anni, a partire da un roster profondamente rinnovato e con diverse (nuove) punte di diamante. In panchina però c’è sempre l’allenatore dei San Antonio Spurs e la prima sfida della cavalcata olimpica di Team USA è proprio contro la Francia. Un match che Popovich ha cerchiato sul proprio calendario da tempo: “Ci stiamo preparando per questa sfida da due anni, penso a quella partita persa ogni giorno”.

Un modo alla Popovich - diretto, senza giri di parole - per raccontare lo stato d’animo della delegazione degli Stati Uniti a queste Olimpiadi: con la crescita di tanti movimenti nazionali in giro per il mondo, non c’è più l’opportunità di sottovalutare gli avversari o di giocare con arroganza o con un pessimo approccio. La storia è tutta dalla parte di Team USA, che può vantare un record di 6-0 contro la Francia nelle sfide giocate alle Olimpiadi. Tutte sfide vinte con almeno una media di 30 punti di margine, almeno fino al 2016. Nell’ultima edizione di Rio infatti la squadra americana è riuscita a battere i transalpini, ma tenendoli a soli tre punti di distanza (preludio a quella che poi è stata la batosta incassata ai Mondiali 2019). Anche questa volta gli americani dovranno vedersela contro i vari Rudy Gobert, Evan Fournier, Nicolas Batum e Frank Ntilikina: un test molto indicativo per Team USA, che non ha alcuna intenzione di commettere altri passi a vuoto.

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